Cos'è la biopsia prostatica
La
biopsia prostatica è una procedura indispensabile per escludere o confermare la diagnosi di
carcinoma prostatico in caso di sospetto clinico posto mediante
esplorazione rettale,
ecografia transrettale o dosaggio
PSA (antigene prostatico specifico).
Quando effettuare la biopsia prostatica
La
biopsia prostatica può essere indicata anche in caso di
lesioni preneoplastiche ad una precedente
biopsia (PIN ed ASAP), in caso di sospetto clinico di ripresa di malattia ed in casi particolari di ristadiazione clinica di malattia. In base al risultato dell'esame e di quelli precedentemente eseguiti (esplorazione rettale, ecografia prostatica trans-rettale, PSA), vengono poste le indicazioni terapeutiche o programmato, in caso di mancata evidenza di tumore, il successivo iter diagnostico.
Come ci si prepara alla biopsia prostatica
Per la biopsia prostatica, affinchè le possibili complicanze della biopsia siano ridotte al minimo, è necessario che il paziente segua scrupolosamente la preparazione richiesta:
- a partire da 7-10 giorni prima di eseguire una biopsia prostatica ecoguidata, viene prescritta l’interruzione del trattamento con farmaci anticoagulanti (per esempio Aspirina, Cardioaspirina o Warfarin)
- il giorno prima e per 4-5 giorni dopo l’esame, viene prescritta una terapia antibiotica per prevenire eventuali infezioni locali e/o sistemiche
- viene consigliato un clistere per pulire il retto e rendere più igienica la procedura, riducendo al minimo le possibilità di contaminazione batterica (il perineo è l’area compresa tra l’ano e la base dello scroto).
Come si svolge la biopsia prostatica
Durante la
biopsia prostatica, il paziente è posto in posizione “
ginecologica” (supino, a gambe flesse e divaricate). Sotto guida ecografica, mediante ago denominato “
TRU-CUT”, sono effettuati 10-12 (o più) prelievi nei sei sestanti della
prostata.
L’
ago preleva in modo molto rapido e generalmente poco doloroso piccoli campioni di tessuto prostatico denominati “
cores” della lunghezza di 1-2 cm e della larghezza di pochi millimetri, che verranno esaminati al microscopio dallo specialista
anatomo-patologo il quale fornirà successivamente il
referto istologico.