Cos'è il tumore di Brenner
Il
tumore di Brenner è un tipo molto raro di
neoplasia a lenta evoluzione, appartenente alla classe della superficie epiteliale-stromale del
tumore all'ovaio.
Esso può essere di diversi tipi:
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Tumore benigno di Brenner – Detto fibroma ovarico;
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Tumore di Brenner borderline – Cioè a basso grado di malignità rispetto al carcinoma ovarico;
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Tumore maligno di Brenner – Può causare teratoma ovarico e teratoma cistico.
I tumori, sia maligni che benigni, sotto la superficie epiteliale-stromale sono caratterizzati dalla presenza di cellule neoplastiche, ossia di cellule che si dividono fuori controllo, senza nessun tipo di ordine, sulla superficie ovarica.
Questa classe di tumori è la responsabile della
maggior parte dei tumori ovarici, che rappresentano la quinta famiglia più letale delle neoplasie maligne nelle donne. La maggior parte dei tumori di Brenner, fortunatamente, sono benigni, e solo una piccola percentuale può trasformarsi in maligna.
Generalmente, il
tumore di Brenner interessa le donne sopra i 40 anni. Inoltre e risulta molto più comune nelle donne in
menopausa.
Sebbene non sia ancora del tutto chiaro il motivo, i tumori di Brenner possono insorgere negli uomini, nell’epitelio testicolare. Questo caso resta comunque molto raro.
I tumori di Brenner sono delle masse solide e chiaramente delineabili, del colore che varia dal giallo al marroncino scuro. Possono crescere fino a 30 cm, ma in genere non si estendono oltre i pochi centimetri. Più del 90% dei tumori di Brenner si originano esclusivamente in un solo ovaio, lasciando l’altro illeso.
Infine, soltanto i
tumori di Brenner maligni possono intaccare il tessuto circostante e dare
metastasi, tuttavia una situazione del genere è molto rara.
Tumore di Brenner: sntomi
La maggior parte dei
tumori di Brenner è
asintomatica, nel senso che la paziente non presenta i
sintomi del tumore alle ovaie. Tuttavia, spesso vengono identificati casualmente durante una visita ginecologica e vari esami addominali.
Il più delle volte, con un tumore così asintomatico, i medici utilizzano il termine “segno” anziché “sintomo” per descrivere la condizione del paziente. Chi esegue tale distinzione per indicare che la malattia presenta alcune caratteristiche che solo un medico può riconoscere.
Un possibile sintomo del tumore di Brenner, nonostante sia molto raro, sono le perdite ematiche dopo la menopausa.
Quando il tumore di Brenner è molto piccolo non causa sintomi; tuttavia, quando raggiunge dimensioni maggiori si manifesta come una massa ben definita e localizzata nel bacino, esso percepibile dal medico specialista solo tramite palpazione dell’addome.
Tasso di sopravvivenza del tumore di Brenner
La
prognosi solitamente è eccellente, nel senso che il
tasso di sopravvivenza del carcinoma ovarico è molto alto.
La tendenza delle masse a restare benigne migliora di gran lunga i
tassi di morbilità e mortalità. Inoltre, persino i tumori di Brenner maligni presentano una prognosi positiva rispetto a tanti altri tipi di cancro.
Durante la chirurgia, il tumore può essere rimosso con facilità, proprio perché si trova su uno strato superficiale e, una volta rimosso non presenta recidività.
Diagnosi del tumore di Brenner
Per diagnosticare la presenza dei tumori di Brenner possono essere utilizzati diversi test diagnostici:
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Ultrasuoni – In genere la tecnologia ad ultrasuoni rivela i tumori ovarici asintomatici, eseguita durante la visita ginecologica ed eventuali test addominali. La tecnologia sfrutta le onde sonore ad alta frequenza per generare immagini delle strutture all’interno del corpo. La tecnologia è molto simile a quella dei radar marittimi che vengono impiegati per controllare il fondale marino.
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Diagnostica per immagini – Se un test ad ultrasuoni rivela una crescita ovarica, sono consigliate dal medico curante sia la tomografia computerizzata, sia l’immagine a risonanza magnetica, per comprendere meglio l’esatta grandezza del tumore, la forma, dove è localizzato e il tasso di metastasi, se presente.
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Biopsia – Una volta confermata la diagnosi di tumore, viene eseguita la biopsia. Questa procedura comporta la rimozione di un campione del tessuto neoplastico, per poter essere esaminato al microscopio. Una caratteristica di diagnostica chiave per il tumore di Brenner è la presenza dei nuclei a forma di chicchi di caffè, nell’epitelio delle ovaie.
Cura del tumore di Brenner
La
terapia per i tumori di Brenner consiste nella loro
eliminazione chirurgica. Infatti, grazie alla classica forma molto chiara e all’area in cui solitamente sono localizzati, essi non intaccano il tessuto circostante e sono molto semplici da rimuovere.
La
rimozione chirurgica è spesso curativa ed eliminerà anche tutti i sintomi, se presenti.
Dopo la chirurgia, i tumori di Brenner sono trattati come tutti gli altri tipi di tumori, con la somministrazione di
chemioterapia o
radioterapia.
Persino i tumori maligni di Brenner, se diagnosticati precocemente, sono degli ottimi candidati per una rimozione chirurgica totale.