Il trofoedema è un edema cronico che colpisce uno o anche entrambi gli arti inferiori.
Consiste in un rigonfiamento edematoso che dipende da problemi di permeabilità dei vasi capillari,
spesso connessi a squilibri del sistema nervoso vegetativo. È un disturbo che può facilmente essere ereditario e/o congenito.
L’edema è un eccessivo accumulo di liquido interstiziale dei tessuti o di quello contenuto nelle cavità sierose (pericardio, peritoneo, pleure). Si manifesta con un evidente gonfiore della pelle. L’edema può essere circoscritto ad un’area specifica del corpo oppure essere generalizzato (in questo caso è più comunemente detto anasarca).
Un edema si forma quando i vasi linfatici non riescono più a drenare il liquido interstiziale all’interno dell’organismo.
Queste sono le cause più ricorrenti per spiegare la formazione di un edema:
Il primo obiettivo per trovare le cure specifiche più adatte deve essere quello di rintracciare la malattia di base che ha causato l’edema. Questo permette al medico curante di adottare la strategia migliore per combattere il disturbo.
Più generalmente, possiamo dire che per curare un edema è necessario eliminare il liquido in eccesso presente nell’organismo. Per fare questo è possibile assumere diversi farmaci, ma i diuretici sono largamente i più utilizzati e i più efficaci in questi casi.
L’uso dei diuretici è però valido per eliminare i sintomi, non per combattere la causa che è alla base della formazione di un edema. È quindi sempre importante tenere presente la patologia di base, così da risolvere il problema alla radice e con maggiore efficacia.