La sindrome di Bernard-Horner deriva da un’interruzione del nervo simpatico che arriva all’occhio ed è caratterizzata dalla classica triade di miosi (i.e. costrizione della pupilla, ptosi parziale e perdita della sudorazione facciale o anidrosi). La sindrome di Bernard-Horner associata all’eterocromia dell’iride è detta sindrome di Von Passow.
Anche se non sempre presente, anche l'enoftalmo fa parte del quadro classico della sindrome di Bernard-Horner.
La sindrome di Bernard-Horner può essere congenita, acquisita o puramente ereditaria (autosomica dominante). L’interruzione delle fibre simpatiche può avvenire centralmente (i.e. tra l’ipotalamo e il punto di uscita delle fibre dalla colonna vertebrale [da C8 a T2]) o perifericamente (i.e. nella catena simpatica cervicale, al ganglio superiore cervicale o lungo l’arteria carotide).
Le lesioni più comuni alla base della sindrome interferiscono con le fibre pregangliari lungo il loro corso attraverso la parte superiore del torace. Virtualmente, tutte le lesioni che producono delle disfunzioni simpatiche postgangliari sono intracraniche o intraorbitali perché il ganglio cervicale superiore si colloca vicino al cranio. La sindrome indica una patologia di fondo molto grave ed è associata ad un’alta incidenza di tumori maligni. Il coinvolgimento postgangliare ha invece delle cause principalmente benigne (i.e. solitamente un mal di testa vascolare).
Le cause possono anche essere classificate secondo il coinvolgimento delle lesioni nervose di primo, secondo o terzo ordine. Le lesioni nervose di primo ordine che potrebbero originare la sindrome includono:
Le lesioni nervose di secondo ordine che possono dare origine alla sindrome di Bernard-Horner comprendono le seguenti:
Le lesioni nervose di terzo ordine che possono dare origine alla sindrome di Bernard-Horner comprendono le seguenti:
Le cause delle sindrome di Bernard-Horner comprendono le seguenti:
Si tratta di una patologia poco comune e sembra colpire senza distinzioni di età, genere o etnia. La prognosi e le complicanze da aspettarsi dipendono dalla causa all’origine della sindrome, come il suo trattamento.
Anamnesi del paziente. Ottenere una storia dettagliata del paziente può essere molto utile per localizzare le lesioni alla base delle sindrome di Bernard-Horner. I sintomi riportati dal paziente dipenderanno dalla causa alla base, come segue:
Nonostante la sindrome di Bernard-Horner sia solitamente scoperta accidentalmente in connessione ad una causa benigna, talvolta può rappresentare la manifestazione di una malattia grave e potenzialmente fatale. Indirizzare la storia del paziente in modo da eliminare l’eventualità della presenza di queste malattie è di vitale importanza.
Visita. La pupilla sul lato colpito potrebbe essere tonda e contratta (i.e. miosi). Negli individui con questa sindrome, l’anisocoria è maggiore nell’oscurità piuttosto che alla luce. La pupilla affetta si dilata più lentamente rispetto alla pupilla sana, perché le manca l’assistenza del muscolo dilatatore. I pazienti potrebbero presentare la perdita del riflesso ciliospinale, in cui la pupilla non si dilata quando la pelle della parte posteriore del collo viene pizzicata.
I pazienti presentano una pelle secca (i.e. anidrosi) nel lato del viso in cui la pupilla è affetta. Il pattern dell’inabilità del paziente a sudare potrebbe essere utile per localizzare la lesione. Se il paziente ha subito una lesione nell’area dell’arteria carotide comune, la mancanza di sudorazione coinvolge l’intero lato della faccia. Con lesioni distali rispetto alla biforcazione carotidea, la mancanza di sudorazione è confinata alla parte mediale della fronte e al lato del naso.
Diagnosi differenziale. Quando accompagnata da dolore, merita una considerazione particolare. Un dolore assiale, della spalla, scapola, braccio o mano, potrebbe essere indicativo di una compressione da parte di un tumore dell’apice del polmone (tumore di Pancoast).
In presenza di dolore ad insorgenza acuta, ipsilaterale nella faccia e nel collo, si può pensare ad una dissezione dell’arteria carotidea, che potrebbe essere causata da un disturbo cardiovascolare, arteriopatia (e.g. displasia fibromuscolare o disturbi del collagene), o da un trauma (anche minore, come girare la testa in modo brusco). Se si sospetta la dissezione dell’arteria carotidea, specialmente in presenza di sintomi di ischemia della retina, è necessario ottenere una consultazione da parte di un neurologo ed effettuare degli esami di neuroimaging (risonanza magnetica per imaging o angiografia).
La sindrome, quando associata a mal di testa ipsilaterale, ha molte cause. Il paziente con dissezione spontanea dell’arteria carotide potrebbe presentare questo tipo di sintomi. I pazienti con cefalea a grappolo potrebbero invece sviluppare la sindrome durante un attacco acuto.
In generale, un trattamento appropriato per la sindrome dipende dalla causa di fondo. L’obiettivo del trattamento è quello di eradicare il processo della malattia; tuttavia in molti casi non si conosce nessuna cura efficace. L’immediato riconoscimento della sindrome e il rivolgersi a specialisti è vitale.
Se sia consigliato un intervento e quale tipo sia appropriato dipende sempre dalla causa della sindrome.