La sclerosi ossea è una una condizione secondo cui vi è un ispessimento della matrice ossea, che il più delle volte risulta doloroso. L'osso o le ossa in questione diventano così più dure e compatte e, allo stesso tempo, perdono di elasticità, risultando nel complesso meno resistenti.
Sostanzialmente tale condizione patologica comporta una situazione inversa rispetto all'osteoporosi: le ossa colpite si compattano sempre di più per via di una neo-formazione di tessuto osteoide, che si arricchisce via via di sali calcarei, riempiendo i fori midollari. La durezza raggiunta dall'osso è così paragonabile all'avorio e, pertanto, tale situazione prende il nome di eburneizzazione.
La diagnosi di sclerosi ossea è possibile tramite una semplice radiografia, che mostra chiaramente se la cartilagine risulta consunta o in fase di consunzione, nonché il grado di addensamento osseo.
Sintomi
I sintomi dell'osteosclerosi possono includere:
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forte dolore articolare;
aumentato rischio di fratture, per la ridotta l'elasticità.
Sclerosi ossea: cause
Le cause di osteosclerosi sono differenti e possono includere:
Artrosi, una patologia che determina una progressiva erosione della cartilagine che si trova tra due superfici ossee, che a sua volta determina una infiammazione cronica.
Leucemia o tumori ossei, che comportano una anomala vascolarizzazione
Osteite o osteomielite, situazioni in cui, di nuovo, la vascolarizzazione ossea risulta compromessa, causando un ispessimento dei tessuti
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Sclerosi ossea: come si cura
Attualmente, non esiste una vera e propria terapia per la sclerosi ossea. Si può, tuttavia, trattare la sintomatologia attraverso i seguenti accorgimenti:
Perdere peso, poiché l'adipe in eccesso grava sullo scheletro e incrementa il dolore