Cosa sono le piattole
Le
piattole sono la denominazione popolare dei
pidocchi del pube, che in gergo scientifico si chiama
pediculosis pubis causata dallo
Phtirus pubis. Si tratta di piccoli
parassiti privi di ali che danno luogo a un’
infezione nota come
pediculosi pubica.
Le piattole genitali sono
parassiti che per vivere hanno bisogno di
nutrirsi del sangue di un altro organismo, a cui aderiscono. La loro presenza può causare una sensazione di
prurito e
bruciore intimo in orrispondenza delle aree in cui si annidano.
Dove si annidano le piattole
I
pidocchi responsabili della
pediculosi genitale si annidano principalmente a livello dei
peli dell’area genitale, dove poi vi depositano le uova.
Questi parassiti sono
molto
diversi dai pidocchi così comunemente chiamati, che si annidano principalmente lungo il cuoio capelluto e responsabili della tipica
pediculosi della testa (
pediculosi), dando così luogo a una parassitosi particolarmente diffusa tra i bambini.
Come riconoscere le piattole
Il più evidente
sintomo di piattole è dato da un fastidioso
prurito intimo, che causa un
arrossamento dell’intera
regione pubica.
Il prurito è provocato dal morso delle piattole genitali, la cui saliva contiene una sostanza urticante per la pelle. Tuttavia, grattarsi intensamente può causare la formazione di ferite e di croste, che possono essere infettate da altri batteri, aggravando così la situazione.
Talora, sono presenti caratteristiche macchiette bluastre, quelle definite macule cerulee, molto probabilmente prodotte da un secreto della piattola, che viene iniettato nella cute, quando il parassita la punge per nutrirsi.
Un sintomo che tante volte viene sottovalutato, ma che potrebbe essere un segnale di allarme, è la
cistite, causata anche da rapporti sessuali non protetti.
Il medico che visiterà il paziente dovrà essere
attento ai sintomi e ai segni delle piattole che troverà sul corpo, per non scambiare le piattole per
scabbia, un'altra malattia della pelle che però ha un'altra cura e un altro tipo di trattamento.
Come si prendono le piattole
I
pidocchi dei genitali si trasmettono attraverso un contatto diretto come può accadere, ad esempio, durante un
rapporto sessuale. È anche possibile che il contagio avvenga in modo indiretto
attraverso l’utilizzo di asciugamani comuni, lenzuola, vestiti.
Il pidocchio del pube
si moltiplica molto rapidamente, deponendo sui peli piccole uova e provocando un forte prurito, che obbliga la persona infestata ad un
grattamento energico. Nelle sedi infestate, anche in rapporto al furioso grattamento, si possono osservare piccole
emorragie, crosticine siero-ematiche ed infezioni secondarie.
Questi pidocchi raramente abbandonano il corpo che li ospita e non sono in grado di saltare o volare come mosche.
La pediculosi pubica è più diffusa negli adulti. Tuttavia, se si lascia dormire i bambini nello stesso letto di una persona con le piattole genitali, ne saranno inevitabilmente contagiati. Poiché, però, i bambini non hanno i peli pubici, i pidocchi si annideranno tra le ciglia e a volte tra le sopraciglia.
Le piattole si vedono ad occhio nudo
I
pidocchi hanno un corpo ovale grigiastro, la loro lunghezza varia da 1 a 6 mm. Le
femmine sono più grosse e più attive dei maschi e diventano sessualmente mature in 15 giorni circa, deponendo le uova (lendini), delle dimensioni di una capocchia di spillo, grigiastre ed aderenti ai peli.
I pidocchi del pube vengono chiamati piattole a causa dell’appiattimento del loro corpo. Si tratta di insetti molto piccoli, con 6 zampe, grazie alle quali riescono facilmente a spostarsi e ad annidarsi nelle diverse aree del corpo.
Si attaccano alla pelle e si nutrono del sangue, che da essa succhiano. Nonostante le piccole dimensioni, le piattole possono comunque essere visibili ad occhio nudo, così come si possono vedere le loro uova, che appaiono lungo il fusto del pelo come puntini bianchi.
Ciclo vitale delle piattole
L'uomo può essere infestato da
3 varietà del parassita, che prediligono il
capo (
pediculosis capitis), i
vestiti (
pediculosis corporis) e le
regioni genitali (
pediculosis pubis).
In genere, ogni varietà limita la sua azione parassitaria soltanto a determinate regioni cutanee. I pidocchi del pube vivono annidati tra i peli per circa 3-4 settimane. In questo periodo, la femmina riesce a depositare fino a 10 uova al giorno. Le uova, chiamate lendini, hanno una ferma sferoidale ed un colorito perlaceo e grigiastro.
Al termine di un
periodo di incubazione della durata di circa 7-10 giorni, l
e uova maturano e si schiudono grazie anche ad una temperatura garantita dal corpo umano.
Dalle uova nascono le ninfe, simili agli esemplari adulti, ma più piccoli; le ninfe si nutrono di sangue più volte al giorno, fino a raggiungere l’età adulta dopo appena 10 giorni, completando un ciclo vitale in poco più di un mese.
A chi vengono le piattole
Come eliminare le piattole
Per riuscire a
eliminare definitivamente le piattole,
è necessario avviare una
disinfestazione completa del proprio corpo, dei vestiti e anche dell’intera casa.
Il
trattamento più comune consiste nell’applicazione di lozioni o shampoo contenenti per lo più
permetrina. Prima di avviare qualsiasi tipo di trattamento, è importante chiedere il consiglio di un medico, soprattutto se si è in condizioni di
gravidanza o in fase di
allattamento.
Poiché dalle uova depositate nascono nuovi pidocchi, è importante ripetere il trattamento dopo 10 giorni dal primo. Dopo aver concluso il trattamento, è meglio liberarsi di asciugamani e di altri oggetti utilizzati per evitare che la parassitosi possa ripresentarsi.
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