Parestesia: significato
Con il termine
parestesia si intende una condizione clinica, che comporta una
percezione alterata della sensibilità ai diversi stimoli sensitivi, causando una reazione anormale al caldo, al tatto, ai dolori e alle vibrazioni.
In genere, le
parestesie sono problemi che interessano il
sistema nervoso centrale, periferico oppure persino la circolazione sanguigna.
Per diagnosticare una parestesia è necessario sottoporsi a diversi esami:
-
analisi del sangue, per ricercare eventuali carenze della vitamina B12 e in generale deficit del gruppo di vitamine B;
- visita medica;
- test della sensibilità;
- ulteriori esami connessi alla patologia che ha causato la parestesia.
Parestesia: sintomi
Le
parestesie possono essere scatenate anche
senza la presenza di uno stimolo specifico e comprendono un disturbo di tipo soggettivo della sensibilità.
I principali
sintomi di parestesia si manifestano con sensazioni anormali di
formicolio (spilli/aghi) scollegati da uno stimolo sensoriale reale ma, oltre al
formicolio, possono comparire:
- Pizzicore
- Solletico
- Prurito
- Intorpidimento.
Altri sintomi di parestesia sono:
Parestesie: cause
Le più comuni
cause delle parestesie interessano il funzionamento del
sistema nervoso, che interferisce con alterazioni di varia natura.
Nell'indagare la causa bisogna valutare anche la simmetria del disturbo: un grado di simmetria alto suggerisce una causa sistemica (metabolica, tossica, farmacologica, infettiva o post-infettiva, da carenza vitaminica), invece, l'asimmetria è più comune nel caso di problemi strutturali (tumori, traumi, ictus, danni ad un plesso, compressione di un nervo, malattia degenerativa focale o multifocale).
Le patologie più comuni che possono costituire causa di parestesia sono:
La
nevralgia trigeminale (infiammazione del
nervo trigemino) e post-erpetica in genere, invece, non dà parestesia, poiché tra i suoi sintomi è più tipico un forte dolore.
Quando la parestesia è provocata da
neuropatie periferiche, significa che i nervi del midollo spinale manifestano un funzionamento errato, causato da vari traumi. Specie se interessa il tratto lombo-sacrale, la
parestesia può causare sintomi come:
Il
formicolio a gambe e glutei è invece un sintomo tipico di ernia al disco. Le parestesie possono essere causate da disturbi di natura psicologica e non solo fisica, come
ansie e
attacchi di panico.
Infine, le parestesie possono essere una conseguenza di una lesione da compressione del sistema nervoso, provocata da:
- Interventi chirurgici
- Lesioni
- Fratture
- Ernie
- Avvelenamenti, specie da piombo.
Parestesia da stress
Le condizioni di formicolio, intorpidimento o pizzicore tipiche della parestesia possono, in alcuni casi, essere scatenate o aggravate da
stress e
stati d'ansia e possono interessare diverse parti del corpo come mani, piedi, testa e in alcuni casi anche braccia e gambe.
Potrebbe interessarti anche:
Parestesia agli arti inferiori
Per
parestesia degli arti inferiori si può intendere anche la
sindrome delle gambe senza riposo, oppure la sensazione di formicolio alle gambe, causata da una posizione che impedisce la corretta circolazione del sangue negli arti inferiori.
Per esempio, tenere le gambe accavallate a lungo può causare una
parestesia al piede.
Parestesia agli arti superiori
La
parestesia agli arti superiori può essere avvertita sotto forma di:
- formicolio al braccio sinistro o destro;
- formicolio alla mano destra o sinistra;
- formicolio alla testa, causata da cervicali e nota anche come parestesia facciale.
Come nel caso degli arti inferiori, anche gli arti superiori possono risentire di una scorretta posizione durante il sonno.
Per esempio, dormire con il braccio sotto al corpo per diverse ore può causare parestesie agli arti al risveglio, dunque, sia una parestesia al braccio che una parestesia alla mano, riconoscibile dalla mancata sensazione degli arti seguita da un fortissimo formicolio.
Rimedi per la parestesia
Come è stato descritto, la
parestesia può essere
provocata da patologie gravi, da stati di
ansia, oppure perfino da posizioni scomode e scorrette. Ecco perché le
cure per la parestesia variano in base alla causa che la ha provocata.
Nel caso di un arto intorpidito a causa di una posizione errata è necessario, innanzitutto, effettuare un piccolo massaggio o un po’ di pressione e attendere che ritorni normale la circolazione. Sebbene possa essere molto fastidioso, questa condizione è considerata molto lieve e piuttosto ricorrente, specie nelle persone che hanno uno stile di vita molto sedentario.
Fare attività fisica in modo costante permette di
limitare il problema delle parestesie, perché migliora la circolazione e riduce lo stato di ansia e
stress, spesso alla base del problema. Gli esperti consigliano di
fare esercizio fisico almeno tre volte a settimana, per circa trenta minuti ad allenamento. Lo sport è perfetto non solo per scaricare lo stress, ma anche nel caso di neuropatie. Inoltre, permette di contrastare
obesità e
sovrappeso, che sono una delle cause principali di un’alterata circolazione sanguigna.
Indossare scarpe comode e con un plantare ortopedico permette di prevenire l’insorgenza delle parestesie, così come avere una dieta sana e varia senza alcolici ma a base di frutta, verdura, legumi e cereali, che elimina il problema della carenza di vitamine.
Nei casi più gravi, dove il problema è molto radicato, potrebbe essere necessario assumere farmaci
anticonvulsivanti e
immunosoppressori cortisonici, oltre ad anestetici locali quando le parestesie provocano dolore invalidante. Se la parestesia è causata da una
lesione dei nervi a opera di virus, la soluzione comporta l’assunzione di farmaci
antivirali.