Cos'è la palatoschisi
La
palatoschisi è una malformazione congenita del palato, che si manifesta con una schisi della parete anteriore del palato duro. Esistono anche
forme più gravi, in cui tale fessura interessa anche il margine alveolare del palato, la volta palatina, il palato molle e l'ugola.
Cos'è la labioschisi
La
labioschisi (o
cheiloschisi), più comunemente nota come “
labbro leporino”, è una
malformazione congenita relativamente comune: colpisce 1 persona ogni 1000 nati vivi.
È causata dall'interruzione (schisi) delle due porzioni del labbro superiore del neonato e può presentarsi in forma più o meno grave: da una piccola fessura sulla pelle del labbro alla completa separazione delle fosse nasali.
A sua volta la schisi può presentarsi solo da un lato del labbro (unilaterale) o da entrambi (bilaterale). In altre forme più rare questa fessura è al centro del labbro superiore o inferiore.
Labioschisi e palatoschisi
La
labioschisi e la
palatoschisi possono presentarsi in contemporanea. La condizione è nota come
labio-palatoschisi. Solitamente è
monolaterale (a destra o a sinistra), ma può presentarsi anche
bilaterale.
La labioschisi può comportare anche:
- anomalie dei denti;
- malformazioni delle cartilagini;
- mancata saldatura della mascella e delle ossa nasali.
Cause della labiloschisi e della palatoschisi
All'inizio della
gravidanza, i lati della faccia si sviluppano normalmente in modo indipendente, per saldarsi tra loro solo in un secondo momento. Qualora questa saldatura non avvenisse in modo corretto, è possibile assistere a labioschisi o a palatoschisi.
Le cause di queste condizioni non sono ancora note, ma si verificano nel feto entro il terzo mese di gravidanza. Si ipotizza che possano essere provocate da fattori ambientali, tra cui:
- infezioni virali e non;
- assunzione di farmaci;
- fumo o abuso di alcolici da parte della madre.
Sembrerebbe inoltre esserci ereditarietà per tali disturbi.
In generale:
- nel 20% dei casi si tratta di una condizione di tipo ereditario, ossia sono già presenti altri casi di labioschisi o palatoschisi in famiglia;
- nel restante 80% dei casi la schisi è causata da una combinazione di fattori ereditari e ambientali, che influiscono negativamente durante i primi mesi di gravidanza, ossia il periodo in cui avviene il processo di saldatura.
Palatoschisi e malformazioni
La
palatoschisi può anche comportare altri problemi legati:
- alle infezioni broncopolmonari da aspirazione (quali la polmonite);
- alle infezioni dell'orecchio interno causate dai liquidi (come saliva e latte), i quali possono invadere il canale uditivo del bambino passando attraverso la fessura nel palato.
Rimedi per la labiopalatoscisi e la palatoschisi
In
tutti i casi (
laparoschisi,
palatoschisi o
labio-
palatoschisi), la chirurgia
offre ottime soluzioni.
Un altro
rimedio include la
prevenzione in gravidanza. I ginecologi spesso suggeriscono l'assunzione di
acido folico durante le prime settimane di gravidanza, o comunque prima del secondo mese. Dopo questo periodo, infatti, non avrà più effetto poiché la malformazione è già presente. L'acido folico è anche utile per prevenire la
spina bifida.
Diagnosi di labiopalatoscisi e palatoschisi
È possibile una
diagnosi prematura attraverso un'
ecografia prenatale, la quale si effettua nelle normali visite ginecologiche nel corso della gravidanza a partire dalla dodicesima settimana.
Avere una diagnosi il prima possibile permette ai genitori di informarsi adeguatamente per affrontare il problema al meglio.
Intervento per labiopalatoscisi o palatoschisi
Si tratta di
interventi di chirurgia plastica che mirano a
chiudere la schisi del labbro, del palato, del naso e delle gengive. Sono quindi la migliore soluzione in caso di labiopalatoschisi parziali, complete, mono e bilaterali. Il consiglio è quello di
operare il neonato il prima possibile, solitamente entro i primi due mesi di vita, con future revisioni nel corso degli anni.
L'intervento è effettuato in
anestesia e dura una o due ore. Il chirurgo pratica delle incisioni lungo i due lati della fessura, i bordi sono quindi avvicinati e fissati con dei punti per cicatrizzare. Il fine è quello di
ricostruire la pelle e i muscoli del labbro evitando di prelevare tessuti da altre parti del corpo. Spesso è necessaria più di un'operazione per ottenere un risultato, anche se il
rischio è quello di lasciare una grossa cicatrice sul labbro del bimbo.
In seguito a questa chirurgia bisogna prestare attenzione: il bambino non deve infatti né toccare né sfregare il labbro o rischierebbe di aprire i punti di sutura. Qualora ciò accadesse, sarebbe necessaria una nuova operazione. Al bambino saranno inoltre somministrati solo alimenti liquidi o soffici (se è abbastanza grande). Il tutto deve essere ingerito senza toccare la ferita e con cautela, grazie ad una siringa con la punta di gomma o al lato del cucchiaio.