Cos'è l'obesità: la definizione
L'
obesità è un disturbo complesso o multifattoriale (ossia determinato da svariati fattori),
caratterizzato da un anomalo accumulo di grasso corporeo o adipe.
Essa
viene definita dall'indice di massa corporea, ossia il rapporto tra peso in chilogrammi e il quadrato dell'altezza espresso in metri.
Il grasso in eccesso non viene bruciato dall'organismo, a causa di inattività fisica e per ragioni che possono essere: dietistiche, mediche, genetiche, farmacologiche, psicologiche e sociali.
Tale disturbo non è un problema che può riguardare solo la sfera dell'aspetto fisico, ma può aumentare anche il rischio di patologie cardiache, diabete e ipertensione. Infatti, come segnalato anche dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, l'obesità ha raggiunto proporzioni epidemiche, i cui livelli nel mondo continuano a crescere nella popolazione.
Alcuni cambiamenti alimentari, dello stile di vita, così come l'attività fisica possono migliorare o prevenire i problemi di salute associati all'obesità. I farmaci e la chirurgia sono da considerarsi solo dei metodi estremi ed opzionali per curare l'obesità.
Indice di massa corporea e obesità
Si è obesi quando l'indice di massa corporea (BMI) è pari o superiore a 30.
Come accennato, il
calcolo del BMI si ottiene dividendo il peso in chilogrammi per l'altezza al quadrato espressa in metri.
Per la maggior parte delle persone, il BMI può aiutare a fornire una stima del grasso corporeo. Tuttavia, non deve essere considerato un indice assoluto, perché non misura direttamente la massa grassa, ma si rifà a un calcolo generico, senza tenere conto per esempio della massa muscolare.
In questo senso, un atleta particolarmente muscolo, secondo il BMI, potrebbe risultare obeso.
Ecco perché il consulto con un medico è sempre opportuno.
Sintomi dell'obesità
Tra i
sintomi correlati ad un eccesso di peso si possono menzionare:
- Affanno
- Aumento della sudorazione
- Russare
- Incapacità di far fronte all'esercizio fisico
- Sensazione di stanchezza costante (sindrome da stanchezza cronica)
- Dolori alla schiena e alle articolazioni
- Colesterolo alto
- Disturbi del sonno
- Ipertensione
- Aumento dell'appetito
- Presenza di patologie cardiovascolari
- Diabete di tipo 2
- Bassa fiducia e autostima
Obesità: cause
L'e
quilibrio tra apporto calorico e dispendio energetico determina il peso di una persona: se una persona mangia più calorie di quanto riesce a metabolizzare, la persona guadagna peso; se una persona mangia meno calorie di quanto metabolizza, perderà peso.
Pertanto, le
cause più comuni di obesità sono l'eccesso di cibo e l'inattività fisica. In definitiva, il peso corporeo è il risultato di: genetica, metabolismo, ambiente, comportamento e cultura.
In generale,
le più comuni cause di obesità prevedono:
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Inattività: le persone sedentarie bruciano meno calorie delle persone attive. Esiste infatti una forte correlazione tra inattività fisica e aumento di peso in entrambi i sessi.
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Alimentazione eccessiva: l'eccesso di cibo porta all'aumento di peso, soprattutto se la dieta è ricca di grassi. Alimenti ricchi di grassi o zuccheri (come per esempio cibo da fast food, fritture e dolci) possiedono un'alta densità energetica. Studi epidemiologici hanno dimostrato che le diete ad alto contenuto di grassi contribuiscono all'aumento di peso.
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Genetica: una persona ha più probabilità di sviluppare obesità se uno o entrambi i genitori sono obesi. La genetica colpisce anche gli ormoni coinvolti nella regolazione del grasso. Per esempio, una delle cause genetiche dell'obesità è la carenza di leptina. La leptina è un ormone prodotto nelle cellule adipose e nella placenta. Le leptina controlla il peso segnalando al cervello di mangiare di meno quando le riserve di grasso corporeo sono troppo alte. Se, per qualche ragione, il corpo non riesce a produrre abbastanza leptina o la leptina non può segnalare al cervello di mangiare di meno, tale controllo è perso; l'obesità, così, si verifica. Il ruolo della sostituzione della leptina come trattamento per l'obesità è in fase di sperimentazione.
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Dieta ricca di carboidrati: il ruolo dei carboidrati nell'aumento di peso non è chiaro. I carboidrati aumentano i livelli di glucosio nel sangue, che a loro volta stimolano il rilascio di insulina da parte del pancreas, e l'insulina promuove la crescita del tessuto adiposo e può causare aumento di peso. Alcuni scienziati ritengono che carboidrati semplici (zuccheri, fruttosio, dolci, bibite, birra, vino, ecc.) contribuiscano all'aumento di peso perché sono più rapidamente assorbiti nel sangue rispetto ai carboidrati complessi (pasta, riso integrale, cereali, verdure, frutta cruda, ecc.) e quindi provocano un rilascio di insulina più pronunciato dopo i pasti rispetto ai carboidrati complessi. Questa maggiore emissione di insulina, secondo alcuni scienziati, contribuirebbe all'aumento di peso.
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Mangiare molto frequentemente: il rapporto tra la frequenza del mangiare (quanto spesso si mangia) e il peso è piuttosto controverso. Ci sono molti rapporti di persone in sovrappeso che mangiano meno spesso di persone con peso normale. Gli scienziati hanno osservato che le persone che mangiano piccoli pasti quattro o cinque volte al giorno hanno livelli di colesterolo più bassi e/ o più stabili livelli di zucchero nel sangue rispetto alle persone che mangiano meno frequentemente (due o tre grandi pasti al giorno). Una possibile spiegazione è che piccoli pasti frequenti producono livelli stabili di insulina, mentre i pasti di grandi dimensioni causano grandi picchi di insulina dopo i pasti.
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Alcuni tipi di farmaci: farmaci associati con l'aumento di peso includono alcuni antidepressivi, anticonvulsivanti, alcuni farmaci per il diabete (ossia medicinali utilizzati per abbassare lo zucchero nel sangue come insulina, sulfoniluree, e tiazolidinedione), alcuni ormoni come contraccettivi orali e la maggior parte dei corticosteroidi. Alcuni farmaci per la pressione alta e antistaminici possono causare aumento di peso. Il motivo per l'aumento di peso con i farmaci è differente per ogni farmaco. Per questo motivo, è indispensabile valutare con il proprio medico il proprio piano terapeutico e l'eventuale sospensione di medicinali.
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Fattori psicologici: per alcuni, le emozioni possono influire sulle abitudini alimentari. Molte persone mangiano eccessivamente in risposta a emozioni come la noia, tristezza, stress, o rabbia. Circa il 30% delle persone che cercano trattamento per gravi problemi di peso hanno difficoltà con il disturbo da alimentazione incontrollata.
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Malattie: come l'ipotiroidismo, l'insulino-resistenza, sindrome dell'ovaio policistico e la sindrome di Cushing.
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Problemi sociali: esiste un legame tra le questioni sociali e l'obesità. La mancanza di denaro per acquistare cibi sani o la mancanza di luoghi sicuri per camminare o praticare esercizio fisico può aumentare il rischio di obesità.
Come curare l'obesità?
Innanzitutto, è necessario rivolgersi a un medico.
Il
trattamento principale per l'obesità è il dimagrimento. Questo può essere ottenuto attraverso una
dieta sana e con l’
aumento dell’esercizio fisico.
Risulta sempre raccomandabile tentare di perdere peso in questo modo prima di ricorrere all’intervento chirurgico, poiché
l’intervento chirurgico comporta il rischio di complicazioni e richiede, successivamente, un cambiamento significativo del proprio stile di vita.
Cosa è l'obesità morbigena
Si parla di
obesità morbigena quando l’indice di massa corporea è di 40 o maggiore.
Si parla di
obesità grave quando si ha un indice di massa corporea di 35-39. L’obesità morbigena è una patologia molto seria che può avere effetti su quasi tutto il sistema biologico del corpo umano.
Si ritiene che l’obesità morbigena aumenti il rischio di molte altre patologie, come il diabete e i coaguli nel sangue.
Le persone affette da obesità morbigena sono soggette alle seguenti patologie cardiovascolari, come:
- Emboli nel sangue
- Pressione sanguigna alta
- Cardiopatia coronarica, quando l’afflusso del sangue al cuore è limitato
- Arteriopatia periferica, quando l’afflusso di sangue alle gambe è limitato
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Aterosclerosi, cioè l’indurimento e il restringimento delle arterie
- Attacco cardiaco
- Colpo apoplettico
- Aneurismi dell’aorta addominale
- Morte improvvisa
I disturbi respiratori sono spesso riscontrati in persone con obesità morbigena e comprendono:
- Asma
-
Apnea ostruttiva notturna, quando una persona smette di respirare per brevi periodi di tempo durante il sonno
- Sindrome obesità-ipoventilazione, quando una persona non riesce a respirare profondamente o abbastanza velocemente da soddisfare il bisogno di ossigeno del corpo, causando sintomi come sonnolenza, pressione alta e mal di testa.
Le patologie metaboliche sono spesso riscontrate in persone con obesità morbigena e comprendono:
- Diabete di tipo 2
- Alti livelli di colesterolo nel sangue
Il peso eccessivo associato all’obesità morbigena comporta una grande pressione su muscoli, articolazioni e ossa. Questo può portare a patologie come:
- Dolore alla parte bassa della schiena
- Ernia del disco, dove uno dei dischi che formano la spina dorsale sono danneggiati e si spostano dalla loro posizione
-
Osteoartrite delle anche, delle ginocchia, delle caviglie e dei piedi. L’osteoartrite si verifica quando i legamenti sono danneggiati, causando sintomi come dolore alle articolazioni e rigidità.
Una dieta ricca di grassi, specialmente se protratta per molti anni, può deteriorare le normali funzioni dell’apparato digerente che non è più in grado di digerire quantità eccessive di grassi e carboidrati. Le patologie digestive associate all’obesità morbigena comprendono:
- Calcoli biliari
- Disturbo da reflusso gastroesofageo, che si verifica quando l’acido dello stomaco fuoriesce dallo stomaco sino ad arrivare in gola
- Disturbo del fegato grasso non da alcol
L’obesità morbigena aumenta significativamente il rischio di contrarre alcuni tipi di tumore, come:
Le persone affette da obesità morbigena spesso hanno una qualità di vita scadente e una bassa autostima. Questo le rende potenzialmente più vulnerabili allo sviluppo di:
- Depressione
- Disturbo d’ansia generalizzata
- Attacchi di panico
-
Agorafobia, quando una persone ha diverse paure irrazionali in varie circostanze, come per esempio uscire di casa o trovarsi in posti affollati
Rischi dell'obesità
I
rischi dovuti all'obesità sono molteplici e comprendono anche le situazioni meno gravi, che vanno comunque affrontate e corrette con un'alimentazione e uno stile di vita adeguati.
Tuttavia, i rischi più gravi si manifestano quando:
- si ha un indice di massa corporea di 40 o superiore;
- si ha un indice di massa corporea di 35 o superiore e un’altra patologia grave che potrebbe migliorare con la perdita di peso, come per esempio un diabete di tipo 2 o la pressione sanguigna alta.
Interventi chirurgici: cosa sapere e quali sono i rischi
Qualora il ricorso a una dieta sana, all'attività fisica e a cambiamenti nello stile di vita non si fossero rivelati efficaci per il soggetto o se vi è la presenza di una patologia grave che potrebbe migliorare con la perdita di peso, sempre sotto controllo medico, si potrebbe raccomandare l’intervento chirurgico può essere raccomandato anche per la cura di persone con obesità grave.
I tipi d’intervento chirurgico per l'obesità più usati sono:
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Bendaggio gastrico: una banda viene utilizzata per ridurre la dimensione dello stomaco così che lo stomaco necessiti di una minore quantità di cibo per raggiungere la sazietà.
-
By-pass gastrico: il cibo che raggiunge il tubo digerente viene dirottato al termine dell’intestino tenue dove normalmente dovrebbe avvenire l’assorbimento degli alimenti. In questo modo, il cibo viene assorbito solo in piccola parte mentre al contrario la maggior parte viene eliminato. Si tratta di un ‘malassorbimento’ voluto che, anche se produce effetti benefici sul peso corporeo, è sempre una alterazione importante nella funzionalità dell’intestino, del metabolismo e della nostra alimentazione. Deve essere un intervento attentamente valutato dagli specialisti perché ha un impatto non trascurabile sulla salute complessiva della persona, in quanto esclude in pratica una parte importante dell'intestino tenue che, è come se venisse asportato.
-
Sleeve gastrectomy: con questa procedura viene rimossa una parte dello stomaco.
In generale, i vari tipi di chirurgia per la perdita di peso utilizzano due metodi principali per ottenere il dimagrimento:
-
Restrizione: lo stomaco viene effettivamente reso più piccolo così che meno cibo è necessario per raggiungere la sazietà.
-
Malassorbimento: l’intervento altera la struttura dell’apparato digerente, così che qualsiasi cibo ingerito bypassi una sezione dell’intestino e il paziente digerisca meno cibo.,
Alcuni tipi di chirurgia per il dimagrimento, come per esempio il bypass gastrico, usano una combinazione di entrambi i metodi per ottenere la perdita di peso.
Come si vive dopo l’intervento chirurgico?
L’intervento chirurgico per il dimagrimento può portare risultati efficaci in termini di perdita di peso, ma non dovrebbe essere visto come una cura per l’obesità.
Le persone che hanno subito l’intervento chirurgico per il dimagrimento dovranno attenersi ad un programma rigoroso per tutta la vita, per evitare di riprendere i chili persi o complicazioni a lungo termine. Questo programma comprenderà:
- Dieta controllata scrupolosamente
- Regolare attività fisica
- Controlli medici clinici e di laboratorio
- Supporto psicologico prima e dopo l’intervento
Quali rischi comporta la chirurgia per il dimagrimento?
Come in tutti i tipi di chirurgia, anche l’intervento chirurgico per il dimagrimento comporta il rischio di complicazioni, alcune delle quali possono essere gravi e potenzialmente fatali, come:
- Emorragia interna
- Coagulo di sangue nella gamba (trombosi venosa profonda)
- Coagulo di sangue o altre ostruzioni nei polmoni (embolia polmonare)
- Cirrosi epatica
-
Depressione e altri disturbi psicologici
- Anemia
Si stima che il rischio di morte dopo un’operazione di chirurgia bariatrica (per l'obesità) sia di circa 1 su 200. Tuttavia, questo rischio può aumentare fino a 1 su 40 se si hanno altri fattori di rischio, come l’alta pressione sanguigna.
Quali sono i risultati della chirurgia per il dimagrimento?
Fino a quando il paziente affetto da obesità è disposto ed è in grado di attenersi al programma concordato a seguito dell’intervento,
la chirurgia può ridurre il peso e trattare patologie associate all’obesità, come il
diabete.
Intervento chirurgico per il dimagrimento: in cosa consiste
Vediamo in cosa consistono le diverse tipologie di intervento.
Bendaggio gastrico
Il
bendaggio gastrico è effettuato come un tipo di laparoscopia, dove viene eseguita una serie di piccole incisioni nell’addome, anziché un’unica grande incisione.
Il vantaggio di questo tipo di operazione è che causa meno dolore successivamente all’intervento e
prevede un tempo di ripresa più breve. Tuttavia, non sempre la chirurgia laparoscopica è possibile nelle persone con obesità morbigena grave. Il
bendaggio gastrico viene eseguito in anestesia totale.
Il chirurgo praticherà le incisioni nell’addome e poi inserirà uno strumento, conosciuto come laparoscopio, attraverso una delle incisioni. Un laparoscopio è un piccolo tubo flessibile che contiene una fonte luminosa e una telecamera. La telecamera trasmette immagini dell’interno dell’addome su uno schermo.
Altri piccoli strumenti vengono inseriti attraverso le incisioni per posizionare il bendaggio intorno allo stomaco, dividendolo in due e lasciando una piccola sacca nella parte superiore dello stomaco.
Occorrerà meno cibo per riempire la sacca, quindi il paziente avrà bisogno di meno cibo per sentirsi sazio.
Il bendaggio contiene una porta d’accesso attraverso cui si può far passare della salina (acqua salata sterile) per gonfiare il bendaggio. Questo permette di regolare il bendaggio e la dimensione della sacca dopo l’intervento.
Bypass gastrico
Il bypass gastrico è eseguito come tipo di intervento laparoscopico, poiché ciò provoca meno dolore successivamente all’intervento e una ripresa più veloce. Tuttavia, questo potrebbe non essere idoneo per le persone con obesità morbigena grave. Come nel bendaggio gastrico, anche qui viene creata una piccola sacca nella parte superiore dello stomaco.
Questa sacca viene poi connessa direttamente a una sezione dell’intestino tenue, bypassando il resto dello stomaco e dell’intestino. Questo significa che occorrerà meno cibo per sentirsi sazi e inoltre verranno assorbite meno calorie dal cibo ingerito.
Gastrectomia a manica
L’intervento di gastrectomia a manica è un tipo di operazione che può essere utilizzata nel trattamento delle persone con obesità morbigena estrema (con un indice di massa corporea di 60 o superiore).
Un livello cosi alto di obesità rende il bendaggio gastrico o il bypass gastrico molto pericolosi poiché entrambe le tecniche hanno un alto rischio di causare complicazioni.
Durante l’operazione, una sezione dello stomaco viene rimossa chirurgicamente, riducendo la dimensione dello stomaco di tre quarti.
Una volta ottenuta questa perdita di peso, dovrebbe essere possibile sottoporsi a bendaggio gastrico o bypass gastrico senza rischi.
Diversione bilio pancreatica
La diversione bilio pancreatica è simile al bypass gastrico, tranne che per il fatto che viene bypassata una più grande sezione dell’intestino tenue, il che significa che il paziente assorbirà ancora meno calorie dal cibo che ingerisce.
Palloncino intragastrico
Il palloncino intragastrico è un palloncino di silicone morbido che viene impiantato chirurgicamente nello stomaco. Il palloncino è riempito con aria o con soluzione salina e quindi occupa spazio all’interno dello stomaco. Questa è una procedura temporanea, e solitamente il palloncino è rimosso dopo sei mesi.
Questa tecnica è utile se il paziente non soddisfa i criteri per sottoporsi agli altri tipi d’intervento. Solitamente la procedura del palloncino intragastrico può essere eseguita senza praticare un’incisione nell’addome.
Invece, si può far passare il palloncino dalla bocca fino allo stomaco attraverso un endoscopio (un tubicino flessibile che ha una luce e una telecamera all’estremità).
Quali sono i risultati?
Se ci si attiene alle raccomandazioni che verranno date dopo l’intervento, tutti i tipi d’intervento per la perdita di peso possono ottenere risultati positivi.
Una persona con il bendaggio gastrico può aspettarsi di perdere il 50% del proprio peso corporeo in eccesso entro due anni.
La
perdita di peso è un processo graduale con:
- 35% del peso corporeo in eccesso perso entro sei mesi dall’ intervento
- 40% del peso corporeo in eccesso perso entro 12 mesi
- 50% del peso corporeo in eccesso perso entro 24 mesi
Il paziente può anche aspettarsi di vedere un miglioramento notevole nelle patologie legate all’obesità, e in particolare:
Alcune persone riportano anche un miglioramento della loro qualità di vita in termini di:
- dolore e disagio giorno dopo giorno
- salute fisica generale
- salute mentale
Una persona con il bypass gastrico dovrebbe aspettarsi di perdere il 70% del proprio peso corporeo in eccesso entro due anni.
La perdita di peso tende a essere più rapida durante il primo anno (60% del peso corporeo in eccesso perso) e poi a rallentare durante il secondo anno, con solo un’ulteriore perdita di peso del 10%.
Anche in questo caso, ci si può aspettare di vedere un notevole miglioramento delle condizioni di salute.
Quali sono i rischi dell’intervento chirurgico per il dimagrimento?
La rapida perdita di peso legata all’intervento chirurgico per il dimagrimento può causare diversi effetti collaterali, e presenta vari rischi.
Le complicazioni che possono verificarsi durante o subito dopo l’intervento comprendono:
- Infezione
- Coaguli di sangue nelle gambe (trombosi venosa profonda) o nei polmoni (embolia polmonare)
- Emorragia interna
Mentre l’intervento chirurgico per il dimagrimento può rimuovere efficacemente il grasso corporeo, non può pero riportare la pelle alla condizione di elasticità e fermezza antecedente l’obesità.
Pertanto, se un paziente è stato obeso, e lo è stato per molti anni, può ritrovarsi con pieghe in eccesso e rotoli di pelle, in particolare nella zona del seno, nella pancia, nei fianchi e negli arti, che diventano evidenti dopo 12-18 mesi dall’intervento chirurgico.
In seguito a ciò, si può essere soggetti allo sviluppo di eruzioni cutanee e infezioni su questi accumuli di pelle, poiché potrebbe risultare difficile anche igienizzarle. Si può ricorrere alla chirurgia estetica per rimuovere la pelle in eccesso.
Circa 1 persona su 12 sviluppa i calcoli biliari dopo l’intervento per la perdita di peso, solitamente 10 mesi dopo l’operazione. I calcoli biliari sono piccoli calcoli, solitamente fatti di colesterolo, che si formano nella cistifellea.
Nella maggior parte dei casi, i calcoli biliari non causano alcun sintomo. Tuttavia, se finiscono intrappolati in un dotto (un orifizio o un canale), possono irritare e infiammare la cistifellea e causare sintomi come:
- Un dolore intenso improvviso nell’addome
- Nausea e vomito
- Itterizia (ingiallimento della pelle e del bianco degli occhi)
Quali sono gli effetti dell’intervento chirurgico
Mentre la maggior parte delle persone che si sottopongono all’intervento chirurgico per il dimagrimento riportano un miglioramento nella qualità della propria vita, la rapida perdita di peso può avere molti effetti psicosociali.
Alcune persone hanno riportato problemi relazionali con il proprio partner (che potrebbe sentirsi nervoso, ansioso o eventualmente geloso in seguito alla perdita di peso). Inoltre, occasioni sociali che si svolgono attorno al cibo, come cene di famiglia, possono diventare situazioni difficili, poiché il paziente tende a sentirsi consapevole della propria capacita ridotta di mangiare.
Risulta anche abbastanza comune per il paziente sperimentare un peggioramento dell’umore quando il proprio peso si stabilizza, di solito due anni dopo l’intervento.
Questo spesso succede perché molte persone si rendono conto che molti dei propri problemi che esistevano prima dell’intervento, sono ancora lì anche dopo l’operazione.
Potrebbe essere utile discutere di tali questioni con altre persone che si sono sottoposte a intervento chirurgico per la perdita di peso.
Una
complicazione comune nelle persone con bypass gastrico è che la cavità (stoma) che collega la sacca dello stomaco all’intestino tenue viene ostruita da un pezzo di cibo. Questa è conosciuta come
stenosi dello stoma e si pensa che avvenga in un quinto delle persone con bypass gastrico.
Il
sintomo più comune della stenosi dello stoma è il
vomito continuo.
La stenosi dello stoma può essere trattata guidando un piccolo tubo flessibile, conosciuto come endoscopio, nell’area dello stoma.
Un palloncino attaccato all’endoscopio viene gonfiato per sbloccare lo stoma. Il modo migliore per prevenire la stenosi dello stoma è sempre tagliare il cibo in piccoli bocconi, masticare i bocconi a lungo, ed evitare di bere durante i pasti.
Lo spostamento del bendaggio gastrico, invece, è una complicazione che affligge circa 1 persona su 50. Come suggerisce il nome, il bendaggio scivola fuori posto.
Questo significa che la sacca dello stomaco diventa più grande di come dovrebbe essere, causando sintomi come:
- bruciore di stomaco;
- nausea;
- vomito.
Un successivo intervento chirurgico sarà necessario per riparare il bendaggio.
Circa 1 persona su 35 con il bendaggio gastrico sviluppa un’intolleranza alimentare, spesso molti anni dopo l’intervento.
Un’intolleranza alimentare avviene quando il corpo non è in grado di tollerare alcuni cibi ( tra cui carne rossa o insalata verde), causando una serie di sintomi spiacevoli come:
- nausea;
- vomito;
- disturbo da reflusso gastroesofageo.
Se si hanno sintomi persistenti associati a una serie di diversi cibi, potrebbe essere necessario rimuovere il bendaggio e sostituirlo con il bypass gastrico.
Ad ogni modo, nessun intervento chirurgico è completamente senza rischi e tutte le procedure chirurgiche implicano un rischio di morte, anche se piccolo, legato a una serie di condizioni che potrebbero insorgere durante o subito dopo l’intervento per il dimagrimento, tra cui:
-
Embolia polmonare che causa serie difficoltà respiratorie e poi la morte
- Emorragia interna
- Infezione
- Attacco cardiaco
- Apoplessia
Alcuni fattori di rischio che possono aumentare il rischio di morte durante o subito dopo l’intervento sono:
- Avere più di 45 anni
- Soffrire di pressione alta
- Avere un indice di massa corporea di 50 o superiore
- Essere uomo, poiché gli uomini affetti da obesità tendono a pesare di più delle donne obese
- Avere un fattore di rischio conosciuto di l’embolia polmonare
Tuttavia, l’obesità non curata, specialmente se morbigena, comporta un notevole rischio di morte prematura.