Cheratosi seborroica
Le cheratosi seborroiche sono lesioni pigmentate benigne, la cui causa è sconosciuta.
Granuloma anulare
Dermatologia
Indice del contenuto
- Che cos'è il granuloma anulare?
- Quali sono le cause del granuloma anulare?
- Quali sono le parti del corpo interessate dal granuloma anulare?
- Quali sono i sintomi del granuloma anulare?
- Quali sono i soggetti più a rischio da granuloma anulare?
- Come si diagnostica il granuloma anulare?
- Quali sono i trattamenti per il granuloma anulare?
Che cos'è il granuloma anulare?
Il granuloma anulare è una condizione cronica della pelle caratterizzata dalla presenza di papule rossastre in rilievo, che hanno una caratteristica disposizione anulare.
Quali sono le cause del granuloma anulare?
La causa del granuloma anulare è sconosciuta anche se occasionalmente è associato al diabete mellito.
Quali sono le parti del corpo interessate dal granuloma anulare?
Le papule rossastre dovute al granuloma anulare si formano su:
- mani
- piedi
- gomiti
- ginocchia
Quali sono i sintomi del granuloma anulare?
Generalmente, il granuloma anulare si manifesta con papule rossastre in rilievo che possono espandersi e con un lieve prurito.
Quali sono i soggetti più a rischio da granuloma anulare?
Il granuloma anulare può colpire soggetti di qualsiasi età e sesso, ma sono maggiormente a rischio:
- donne
- bambini
- chi ha più di 40 anni
- chi ha il diabete mellito o malattie della tiroide
Come si diagnostica il granuloma anulare?
Nella maggior parte dei casi, il granuloma anulare può essere diagnosticato con una semplice visita medica. Per confermare la diagnosi possono essere eseguiti alcuni test, tra cui:
- test di KOH
- biopsia cutanea
Quali sono i trattamenti per il granuloma anulare?
Nella maggior parte dei casi il granuloma anulare non richiede alcun trattamento e le lesioni scompaiono in un periodo che va dai pochi mesi ai due anni. Se la presenza del rash crea fastidio allora si possono usare:
- creme o pomate di corticosteroidi
- iniezioni di corticosteroidi
- crioterapia
Nei casi più gravi, si può ricorrere alla terapia con luce ultravioletta.
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