Cos’è
In questo differisce dalla
policitemia che è, invece, l’aumento della superficie percentuale occupata nel sangue dagli eritrociti, che consiste nello specifico nell’aumento del numero delle cellule ematopoietiche di tutti i tipi (non solo globuli rossi quindi ma anche
piastrine o
leucociti).
L’aumento del numero dei globuli rossi è, solitamente, denominato eritrocitemia, un termine di uso non generale che serve per raccontare l’aumento dei valori dei globuli rossi relativi o assoluti.
Valori normali
Si tratta di uno dei più importanti indicatori dello stato di salute di una persona e, come tali, i valori dell’eritrocitosi vanno tenuti fortemente sotto controllo ed evitare che diventino troppo elevati. Vengono presi solitamente come riferimento questi dati:
- 4.10 – 5.10 x1012 per litro nelle donne
- 4.52 – 5.90 x1012 per litro negli uomini
Come detto, è necessario evitare che i valori siano eccessivamente elevati in quanto questi possono indicare che qualcosa nell’organismo non funziona come dovrebbe.
Tipi
Esistono diverse tipologie di eritrocitosi:
-
eritrocitosi primaria: può essere la causa di una malattia familiare o neoplastica;
-
eritrocitosi familiare e congenita: le cause sono ignote;
-
policitemia vera o eritrocitosi idiopatica: è una malattia mieloproliferativa cronica ed è conosciuta anche come leucemia eritroide cronica. Porta all’eritropoiesi – causata dalla mutazione omozigote del singolo amminoacido con i relativi effetti sull’enzima – ed è una diagnosi di eliminazione;
-
eritrocitosi secondaria: dovuta principalmente alla maggiore produzione di eritropoietina si divide a sua volta in secondaria appropriata (nei casi ad esempio di malattie cardiovascolari) ed eritrocitosi secondaria inappropriata, quando l’eritropoiesi potenziata è mediata dall’eritropoietina).
La situazione più grave è certamente causata dalla
policitemia vera, che si riferisce specialmente a un tipo di
leucemia mieloide cronica che colpisce il lignaggio eritroide.
Cause
Tra le cause di eritrocitosi ve ne possono essere talune, possibili, come:
A livello più specifico l’
aumento dei globuli rossi nei confronti del
plasma può essere visto attraverso: segnali clinici, risposte dei fluidi corporei e i valori di eritropoietina, che vanno tenuti sotto stretto controllo.
Sintomi
Diverse sono le
sintomatologie che possono portare all’eritrocitosi. Per i soggetti fumatori si può spesso parlare di
eritrocitosi reversibile.
È più complicato il discorso nei casi di persone con malattie polmonari croniche,
trapianto renale, sindrome da
iperventilazione o che soffrono della pressione (vivendo ad altitudini elevate) e possono essere affette da emoglobinopatie.
Altre sintomatologie sono più prettamente legate a stati passeggeri quali possono essere
diarrea o
vomito e postumi legati a forte
disidratazione corporea.
Rapporto tra eritrocitosi e microcitosi
L'
eritrocitosi è una situazione assai diffusa; come si è visto, non si tratta sempre di una patologia, ma una manifestazione sanguigna tramite la quale si verifica un
aumento del numero dei globuli rossi. La
microcitosi, invece, riguarda il
volume corpuscolare medio; si parla di microcitosi quando tale valore è minore di 80. È verificabile attraverso alcune piccole alterazioni fisiche facilmente ravvisabili, quali possono essere per esempio un senso di
stanchezza perenne o di
debolezza.
Per evitare queste condizioni andrebbero assunte particolari precauzioni anche da un punto di vista alimentare, riducendo alimenti che non provocano assorbimento del
ferro e cercando di migliorare l’apporto nutrizionale al proprio corpo tramite apposita dieta. Va sottolineato come la microcitosi sia rilevabile solo attraverso esami di laboratorio molto complessi qual è, per esempio, l’emocromo.
Microcitosi ed eritrocitosi possono anche essere compresenti in uno stesso soggetto, ma non hanno legami tra loro, ovvero, non sono legate l'una all'altra da un rapporto di causa-effetto.