Si parla di distacco intempestivo di placenta normalmente inserita nell’utero, che è una situazione diversa dalla placenta praevia. La placenta è inserita normalmente, quando, dalla ventesima settimana in poi, si trova in uno dei due angoli superiori della cavità uterina.
Ricordiamo che, inizialente la placenta ricopre praticamente tutta la cavità uterina. In seguito, una parte di placenta si trasforma nella parte liscia che delimita il sacco amniotico (in cui sono contenuti feto e liquido amniotico, ed in una parte con radici - dette cotiledoni - ) che ha la forma di un disco e che, progressivamente va a situarsi verso il fondo uterino e, dalla ventesima settimana in poi, occupa il fondo uterino stesso.
Si parla di placenta praevia quando la placenta non è situata (sin dall’inizio o da quando si distingue la parte coi cotiledoni) sulla parete laterale-fondo uterino, ma permane in posizione bassa, cioè davanti, praevia, al feto. Altro fatto importante è che mentre la parete uterina è “ elastica”, cioè in grado di allungarsi in relazione allo sviluppo del feto e degli annessi (placenta e liquido amniotico), la placenta è anelastica, quindi col rischio di staccarsi , se la sua area di impianto è diversa dell’area uterina cui precedentemente aderiva (più vasta in caso di contrazioni uterine e, rispettivamente, minore in caso di iperestensione della parete uterina stessa, come succede in caso di gemellarità o eccesso di liquido amniotico.
La zona di placenta con i cotiledoni, che si affondano nella parete uterina, è quella zona deputata a fornire elementi di crescita ed ossigeno al feto. Il distacco viene definito intempestivo, quando avviene prima che sia stato espulso il feto dall’utero.
Il distacco della placenta è un disturbo raro, spesso improvviso, che si verifica con più probabilità nel corso delle ultime settimane della gravidanza.
I sintomi più comuni di un distacco della placenta sono:
In alcuni casi il distacco della placenta può svilupparsi anche molto lentamente, ma in questi casi è “ parcellare” : interessa solo piccolissime aree e può dare piccoli sanguinamenti senza grossi dolori.
La causa specifica che porta al distacco della placenta è spesso sconosciuta, ma alla base resta questa differente elasticità tra parete uterina e disco placentare.
In genere, le cause più probabili sono:
Esistono diversi fattori che possono aumentare il rischio di distacco della placenta:
Il distacco della placenta può essere molto pericoloso sia per la madre sia per il feto.
Ecco cosa rischia la madre:
Ecco cosa rischia il feto:
Se l'emorragia non viene controllata, potrebbe essere necessaria la rimozione dell'utero (isterectomia)), per non incorrere nei problemi di coagulazione secondari.
Gli esami che possono diagnosticare uno stato di distacco della placenta sono:
Purtroppo quando una placenta si stacca non è più possibile ricollegarla alla parete dell’utero.
Gli interventi terapeutici dipendono del periodo in cui avviene il distacco:
Prevenire un distacco della placenta non è possibile.
L’unica cosa che si può fare è prestare attenzione a tutti i fattori di rischio e quindi: