La disgenesia cerebrale è un anormale sviluppo del cervello, conosciuta infatti anche come malformazione cerebrale. Essa differisce dalle altre cause della paralisi cerebrale, che comportano anche danni al cervello. Tali malformazioni sono frutto di:
Miliardi di cellule di svariato tipo, prendono continuamente forma e si spostano (migrazione neuronale) in diversi luoghi mentre il cervello e il cranio si sviluppano. Qualunque evento che interrompe questo sviluppo può portare alla malformazione o alla mancanza di un’area del cervello; ciò comporta la perdita delle funzioni cerebrali. Le malformazioni possono essere più o meno gravi; nei casi più gravi si può giungere a un disturbo isolato o a un insieme di essi, quali epilessia, paralisi cerebrale, disabilità intellettiva e disabilità sensoriali.
Il cervello comincia a svilupparsi quasi subito dopo il concepimento. Le prime 20 settimane di gestazione sono le più critiche, quindi qualunque trauma può comportare serie ripercussioni.
Incidenti nella mutazione genetica, infezioni, febbre e traumi possono tutti essere delle potenziali probabilità delle disgenesia cerebrale, ma la presenza di uno o più di questi rischi non comporta necessariamente lo sviluppo del disturbo.
La mutazione genetica nei primi stadi dello sviluppo cerebrale, può determinare importanti lesioni in quanto una cellula “danneggiata” possa replicarsi più volte.
Anche le infezioni sono considerate come un possibile rischio. Il corpo si difende dalle infezioni producendo citochine – che superano la barriera ematoencefalica ed entrano nel sistema nervoso del bambino. Le citochine possono accrescere la suscettibilità del cervello verso l’asfissia causando anche un’infiammazione secondaria, che danneggia il sistema nervoso.
Alcune infezioni sono considerate dei fattori di rischio per lo sviluppo della disgenesia cerebrale e di altri handicap del cervello. Si includono:
Tecniche di neuroimaging come l’ecografia cranica, la TAC e la RM (risonanza magnetica) vengono effettuate soprattutto dopo la nascita per verificare lo stato del cervello. Ricerche recenti hanno condotto alla scoperta di alcuni geni che possono entrare a far parte delle cause di questa patologia. Ecco perché test genetici e analisi cromosomiche sono considerati utili.
Il grado di handicap può variare. In seguito alla nascita, certi segni possono portare il medico a sospettare di una disgenesia cerebrale; tra questi abbiamo:
Le cure della disgenesia cerebrale si occupano di gestire i sintomi che il bambino avverte, visto che per la paralisi cerebrale la terapia è solo sintomatica. Le procedure includono una serie di terapie fisiche ed occupazionali, in base ai sintomi e alla loro gravità.
È importante un intervento precoce, specie perché il cervello continua a svilupparsi dopo la nascita. È possibile che questo, nel corso dello sviluppo, segua una strada diversa riducendo la gravità dell’handicap.
Trattandosi del risultato di una malformazione del cervello, la probabilità di prevenire la disgenesia cerebrale sta nel ridurre i fattori di rischio precedentemente citati.