La demenza vascolare comprende tutte le forme di deterioramento mentale secondarie ad una encefalopatia su base ischemica o emorragica.
La demenza vascolare può essere causata da un blocco dei piccoli vasi sanguigni; tali blocchi possono essere dovuti ad un accumulo di placca sulla parte interna della parete delle arterie o dalla rottura di coaguli di sangue.
L'esordio della demenza vascolare è spesso improvvisa e a gradini rispetto a quella degenerativa che è più lunga, lenta e progressiva.
I sintomi che possono manifestarsi in presenza di demenza vascolare possono variare in funzione della specifica zona del cervello interessata dalla riduzione della circolazione sanguigna e possono comprendere manifestazioni cognitive/comportamentali e disturbi motori di varia natura e gravità. I sintomi cognitivi e comportamentali più comuni sono:
La visita per la diagnosi è di pertinenza neurologica, geriatrica o psichiatrica, la visita clinica e l'analisi di una TC o una RMN encefalo sono di solito sufficienti (l'analisi del liquor è riservata per ora solo a studi scientifici).
Per diagnosticare la demenza vascolare il paziente può essere sottoposto a visita neurologica oltre ad accertamenti clinici quali:
I trattamenti comprendono farmaci ad azione colinergica che spesso ne rallentano solo la progressione e possono avere effetti collaterali come agitazione e peggioramento dell'incontinenza.
Attualmente, infatti, non si hanno a disposizione trattamenti specifici per contrastare la demenza vascolare dopo che si è instaurata. Si può, però, cercare di frenare l'evoluzione del danno cerebrale ed evitare che la situazione peggiori riducendo l'impatto negativo dei principali fattori di rischio, attraverso buone regole di vita e terapie mirate.