La prima causa di brachicefalia è da rintracciare nel prolungato posizionamento supino del neonato (brachicefalia posturale). L'appoggio continuo sulla parte posteriore del cranio durante i momenti di sonno, infatti, provoca una pressione anormale alla zona interessata che, a causa dell’alta malleabilità delle ossa infantili, può provocare la deformità.
Altre possibili cause sono:
La brachicefalia si manifesta con sintomi abbastanza evidenti:
Per diagnosticare una condizione di brachicefalia in genere è sufficiente un esame obiettivo.
Test strumentali più specifici (TAC, raggi X) possono essere eseguiti qualora ci sia ritardo dello sviluppo psicomotorio.
Il trattamento per la brachicefalia varia in base alla gravità della condizione.
La deformità in genere guarisce spontaneamente, senza particolari cure.
Spesso, infatti, è sufficiente che i genitori adottino alcuni accorgimenti per ridurre la pressione sulla zona cranica interessata. Come ad esempio:
I casi più gravi di brachicefalia, invece, possono anche richiedere un trattamento più specifico, fino al ricorso ad un’operazione chirurgica.
Se non trattata adeguatamente la brachicefalia può comportare: