Che cos’è la bartolinite
La
bartolinite è un
processo infiammatorio a carico delle
ghiandole del Bartolini. Le ghiandole di Bartolini sono due formazioni ghiandolari annesse ai genitali femminili e sono responsabili della
produzione di un secreto viscoso, che ha la funzione di lubrificare la
vagina, proteggendo la mucosa vaginale durante i rapporti sessuali.
In alcuni casi, può verificarsi un’
ostruzione a carico del dotto escretore. Di conseguenza, il secreto non può più defluire liberamente, tende ad accumularsi creando un
rigonfiamento contenente liquido, anche noto come
cisti di Bartolini.
Il progressivo
accumulo di liquidi costituisce l’ambiente ideale per lo
sviluppo di processi infiammatori, che possono portare alla formazione di un vero e proprio
ascesso.
Sintomi della bartolinite
Gli iniziali
sintomi della bartolinite comprendono un
arrossamento in corrispondenza del dotto escretore di una delle due ghiandole di Bartolini e la presenza di un
secreto mucoso purulento. Questa fase precede l’effettiva ostruzione del dotto.
Quando si è in presenza di un
dotto ostruito, il liquido che si accumula contribuisce alla formazione di una
cisti, che può raggiungere le dimensioni di una pesca. Inizialmente, la
cisti di Bartolini non si associa ad alcun sintomo particolare. Man mano che si sviluppa, è possibile notare i successivi
segni della bartolinite:
- rigonfiamento in corrispondenza dell’orifizio vaginale
- dolore e bruciore intimo
- arrossamento della zona interessata
- fastidio durante i rapporti sessuali o quando ci si siede.
Nelle fasi più acute, l’
infiammazione di una ghiandola di Bartolini può causare un’innalzamento della temperatura corporea fino ai 39°C (
febbre). Tale condizione si associa spesso a
debolezza,
dolori muscolari e
brividi di freddo.
Cause della bartolinite
La
causa della bartolinite è un processo infettivo innescato da una serie di
batteri:
stafilococchi,
streptococchi,
Escherichia Coli. Questi
batteri nei dotti escretori della ghiandola possono bloccare il flusso secretorio e appunto causare l’infezione.
Altre possibili cause della bartolinite comprendono:
- scarsa igiene personale
- vestiti troppo stretti che possono bloccare il flusso del secreto della ghiandola
- rapporti sessuali non protetti che possono causare malattie veneree e infezioni genitali
- difese immunitarie basse in seguito a condizioni di stress o carenza di vitamine.
Non vanno sottovalutate poi quelle che sono le
cause psicologiche della bartolinite o, meglio, della dolenzia delle ghiandole del Bartolino, assimilabile alle
uretriti maschili
sine materia (cioè, senza vera infezione). Esse comprendono:
- sensi di colpa
- scarsa autostima
- insoddisfazione generale verso il proprio corpo
- rabbia repressa.
Diagnosi di bartolinite
Solitamente, il
ginecologo riesce facilmente a
diagnosticare la bartolinite. Il segno più evidente è la presenza di un’
area gonfia e arrossata in corrispondenza dell’orifizio vaginale. In genere, il
ginecologo esegue un
esame pelvico con il prelievo di un
campione di secrezioni vaginali da far analizzare in laboratorio.
Il medico inoltre raccoglie
informazioni sulla storia clinica della paziente, in particolare su eventuali malattie veneree pregresse. È possibile inoltre che il medico effettui una
biopsia del tessuto infetto per
escludere l’eventuale presenza di cellule tumorali.
Prevenire la bartolinite
Non c'è modo di
prevenire la bartolinite al 100%, perché tutte le donne ne sono esposte, con un rischio maggiore in prossimità della
menopausa. Ci sono dei consigli utili, come coltivare delle
buone abitudini igieniche e vestirsi con abiti comodi, evitando che la zona vaginale si stringa.
Un'altra buona abitudine consiste nell'
evitare un utilizzo frequente di salvaslip e assorbenti per l'intera giornata, a meno che non sia necessario. Questi infatti impediscono la traspirazione della cute. Per lo stesso motivo, è
sconsigliato indossare vestiti di materiale sintetico e aderenti: infatti, lo sfregamento del tessuto sulla pelle può irritare localmente la zona.
Inoltre, la pratica del
sesso sicuro, attraverso l'uso di
preservativi è un buon modo per
prevenire le infezioni cistiche e la formazione di ascessi.
Bartolinite: terapia
Non sempre un
trattamento per la cisti della ghiandola del Bartolino è necessario, soprattutto se non ci sono sintomi evidenti. Tuttavia, in presenza di un quadro sintomatologico più articolato, è opportuno rivolgersi ad un medico per iniziare una terapia mirata.
La prima cosa da fare è riuscire a
ridurre l’infezione, pertanto si ricorre a farmaci per la
bartolinite: antibiotici e
antinfiammatori per la bartolinite. È importante utilizzare un
antibiotico specifico per l’elemento patogeno responsabile dell’infezione, tuttavia anche un antibiotico ad ampio spettro può essere efficace.
Nelle forme più acute, è possibile valutare l'incisione chirurgica dell’ascesso, con eventuale marsupializzazione. Se neanche l’intervento chirurgico risolve il problema e la bartolinite diventa una condizione cronica, allora è necessario provvedere all’asportazione della ghiandola di Bartolini.
Rimedi naturali per la bartolinite
In alcuni casi, diversi prodotti naturali si sono dimostrati efficaci
rimedi casalinghi per la bartolinite. Le
vitamine C e
D,
alimenti probiotici sono ottimi
rimedi naturali per la bartolinite. Le
vitamine C e D sono tra le principali alleate del
sistema immunitario e aiutano il corpo a combattere eventuali infezioni batteriche. Anche i
probiotici aiutano ad eliminare le infezioni, rafforzando le difese immunitarie.
Un altro
rimedio naturale efficace per la bartolinite è lo
zenzero, grazie alle sue proprietà antinfiammatorie.
A volte, la
bartolinite può essere la conseguenza di un
periodo particolarmente stressante, caratterizzato da un generale malessere psicofisico. Può essere utile praticare
yoga per ristabilire il proprio equilibrio interiore o rivolgersi ad uno
specialista di coppia se il problema va ricercato nel rapporto con il proprio partner.
La bartolinite resta comunque una condizione piuttosto rara. Se si sviluppa l’infezione, è possibile trattarla in diversi modi, quindi non c’è da spaventarsi se si rientra in quel 2% di donne con bartolinite.
Bartolinite: cosa mangiare
Una
cattiva alimentazione protratta nel tempo (consumo di
cibi zuccherati, bibite, gelati, succhi,
latte, derivati e pasticceria)
provocano infiammazione e dolore, ma possono anche
peggiorare delle infezioni in corso.
Prediligete quindi un'
alimentazione sana in caso di bartolinite, integrando nella dieta fibre, frutta, legumi, proteine vegetali e grassi insaturi. Infine,
evitare lo zucchero raffinato, sia nel caffè, nel the sia in bevande già ampiamente zuccherate artificialmente, come bibite, alcolici e integratori sportivi.