Cos’è un’allergia alimentare
Un'
allergia alimentare si verifica quando il
sistema immunitario genera una
reazione avversa a delle proteine specifiche che si trovano nel cibo.
I
sintomi di un’allergia alimentare possono variare da moderati, come un formicolio nella bocca e uno sfogo sulla pelle, a molto pericolosi, come un grave gonfiore della gola che rende difficile la respirazione. Una reazione allergica potenzialmente mortale si chiama
anafilassi.
Tipi di cibo possono dare allergia alimentare
Qualsiasi cibo può potenzialmente causare una reazione allergica, ma ci sono 8 tipi di cibo che sono responsabili per la maggior parte dei casi di
allergie alimentari.
Nei bambini, i cibi che più comunemente causano reazione allergica sono:
- uova;
- latte;
- soia;
- frumento;
- arachidi.
Negli adulti, i cibi che più comunemente causano una reazione allergica sono:
- crostacei, come granchio, aragosta e gamberetti;
- arachidi, noci, nocciole, nocciole brasiliane, mandorle e pistacchio;
- pesce.
Sintomi di allergie alimentari
I
sintomi dell’allergia alimentare generalmente si sviluppano entro pochi minuti o in un’ora dopo il contatto con il cibo. I sintomi comuni includono:
I sintomi di una reazione anafilattica (allergica) grave generalmente si sviluppano nel termine di pochi minuti o in un’ora dopo l’esposizione.
Tuttavia, ci sono stati alcuni casi di reazioni che hanno impiegato più tempo a manifestarsi, tra le 3 e le 6i ore dopo l’esposizione (questi casi interessavano una rara reazione allergica alla carne).
L’inizio dei sintomi della reazione anafilattica si verifica all’improvviso. I sintomi possono peggiorare rapidamente e includono:
- sensazione di prurito alla gola;
- rapido rigonfiamento della gola, della bocca, delle labbra e del viso;
- sfogo sulla pelle pruriginoso e rossastro che si diffonde velocemente sul corpo;
- secrezione oculare e nasale;
- starnuti;
- nausea;
- vomito;
- battito cardiaco rapido (tachicardia);
- crescenti difficoltà respiratorie dovute al rigonfiamento e allo stringimento del collo;
- improvvisa e intensa sensazione di apprensione e paura (descritta come “sensazione di morte imminente”);
- acuto e improvviso calo della pressione sanguigna, che può dare stordimento e confusione;
- incoscienza.
L’anafilassi è un’emergenza medica e, senza un pronto intervento, può portare al coma e al possibile decesso.
Cause dell’allergia alimentare
Tutte le allergie alimentari coinvolgono reazioni del sistema immunitario a qualche cibo. Il sistema immunitario è la principale difesa del corpo contro le infezioni.
Il
sistema immunitario protegge il corpo producendo delle cellule specializzate chiamate
anticorpi, cellule del corpo “cacciatrici” e “killer”.
Gli anticorpi identificano le potenziali minacce per il corpo, come
batteri e virus. Dopo segnalano al sistema immunitario di rilasciare sostanze chimiche per eliminare la minaccia e prevenire la diffusione dell’infezione.
Nelle
allergie alimentari, un tipo di anticorpo conosciuto come immunoglobulina E (IgE) identifica in maniera erronea una certa proteina che si trova nel cibo come minaccia per il corpo.
La volta seguente che si entra in contatto con quel cibo, gli anticorpi IgE provocano il rilascio di un certo numero di sostanze chimiche, di cui la più importante è l’istamina.
L’
istamina causa molti dei tipici sintomi che si presentano durante una reazione allergica. Per esempio:
- causa l’espansione di piccoli vasi sanguigni che provocano il rigonfiamento della pelle;
- colpisce il nervi della pelle, che causano prurito;
- aumenta la quantità di muco prodotto all’interno del naso, causando prurito locale e bruciore.
In molte allergie alimentari, il rilascio di istamina è limitato a certe parti del corpo, come la bocca, la gola e la pelle. Nell’anafilassi, il sistema immunitario va in "sovrautilizzo" e rilascia la massima quantità di istamina nel corpo. Questo causa la vasta gamma di sintomi associati all’anafilassi.
Chi soffre di allergia alimentare
Le
allergie alimentari sono comuni, ma non sono così diffuse come molti pensano. La ragione per cui molte persone pensano di avere un’allergia è che scambiano un’
intolleranza ad alcuni tipi di cibo (che non coinvolge il
sistema immunitario) per un’
allergia alimentare (che invece lo fa).
Per ragioni che non sono totalmente comprese, le percentuali dei casi di
allergia alimentare (ma non le morti) sono aumentati negli ultimi 20 anni.
Fattori di rischio di una allergia alimentare
L’esatto motivo per il quale gli anticorpi IgE identifichino erroneamente le proteine del cibo innocuo non è certo. Tuttavia, un certo numero di fattori di rischio per le allergie alimentari sono stati identificati:
- Storia clinica familiare: se si ha un genitore, un fratello o una sorella con un disturbo allergico, come l’asma, un eczema o un’allergia alimentare, si è altamente a rischio di sviluppare un’allergia alimentare. Tuttavia, non è detto che sia dello stesso tipo dei membri della famiglia.
- Altre malattie allergiche: i bambini nati con altre malattie allergiche, come l’asma o la dermatite atopica (una malattia allergica della pelle), sono molto più soggetti a sviluppare un’allergia alimentare.
Aumento dei casi di allergia alimentare
Un altro aspetto enigmatico delle allergie alimentari è l’aumento dei numeri dei casi negli ultimi 20 anni. Per esempio, il numero di bambini ricoverati in ospedale per anafilassi collegate al cibo è cresciuto del 700% dal 1990.
Un suggerimento fa riferimento ai cambiamenti della dieta del mondo occidentale che possono essere responsabili del grave aumento dei casi di allergia alimentare. Alcuni esperti pensano che questo aumento possa essere dovuto alla:
- Crescita del consumo di grassi animali, come il burro o il lardo e la corrispondente crescita del consumo di grassi vegetali e oli, come la margarina. Il risvolto è che i grassi vegetali e l’olio possono stimolare la sovrapproduzione di anticorpo IgE;
- Decrescita nel consumo di frutta fresca e vegetali che può essere responsabile dell’aumento di allergie alimentari. Questi tipi di cibo contengono antiossidanti, che sono sostanze che aiutano a proteggere dal danneggiamento cellulare. È possibile che la mancanza di antiossidanti durante la prima infanzia possa interferire con il normale sviluppo del sistema immunitario in alcuni bambini;
- Riduzione di vitamina D nella dieta. La vitamina D si trova nell’olio di pesce, nella carne di manzo, nel formaggio e nelle uova. Può essere anche prodotta naturalmente grazie agli effetti della luce solare sulla pelle.
La percentuale di allergie alimentari è più alta nei paesi vicino al Polo Nord, ciò può essere dovuto ad una riduzione dell’esposizione i raggi solari. Al momento, nessuna di queste teorie è provata scientificamente
Un’altra teoria per la significante crescita del numero di casi di allergia alimentare negli ultimi anni è che i bambini crescono sempre più in ambienti privi di germi. Ciò significa che il loro sistema immunitario può non ricevere una sufficiente prima esposizione ai germi che è necessaria per un corretto sviluppo.
Questa teoria è conosciuta come ipotesi dell’igiene. Questa ipotesi è stata anche suggerita come la ragione del sorgere di altre malattie allergiche, come l’asma. Tuttavia, come per le teorie sulla dieta, ci sono poche evidenti prove per confermare o disapprovare l’ipotesi dell’igiene in relazione alle allergie alimentari.
Cura per l’allergia alimentare
Alcuni bambini eccedono nella crescita di allergie al latte, alle uova, alla soia e al frumento nel momento in cui iniziano a frequentare la scuola. L’allergia alle noccioline è generalmente più persistente. Uno stimato 80% dei bambini con allergia alle noccioline rimane allergico per il resto della vita.
Non c’è attualmente una cura per le
allergie alimentari. La cura include l’identificazione di cibi specifici che scatenano la reazione allergica e poi eliminarli. Se avviene l’esposizione accidentale a qualche cibo che causa allergia, i farmaci antiallergici possono essere usati per alleviare i sintomi.
Nei casi di reazioni allergiche da lievi a moderate, possono essere prescritti da uno
specialista dei farmaci come antistaminici (che bloccano l’effetto della proteina chiamata istamina). In caso di reazione anafilattica grave invece, è necessaria un’iniezione di
adrenalina. In via precauzionale, le persone che hanno avuto precedentemente un episodio di anafilassi dovrebbero portare con sé un’iniezione di adrenalina già pronta.