Cosa sono le talassemie
Con il termine
talassemie,
si indica un gruppo di
malattie genetiche ad ereditarietà autosomica recessiva, caratterizzate da una difettosa o assente produzione di una delle catene globiniche che formano l’
emoglobina.
L'emoglobina è una
proteina presente nei globuli rossi e la sua funzione è quella di trasportare l’ossigeno nel sangue. Nell’adulto, in condizioni normali vi sono principalmente l’emoglobina A1 (97% circa) costituita da due catene alfa e due catene beta; l’emoglobina A2 (3% circa) costituita da due catene alfa e due catene delta e l’emoglobina F (1% circa) costituita da due catene alfa e due catene gamma.
I globuli rossi
Sono privi di nucleo, ed ognuno di essi ha una vita media di poco più di 3 mesi e, ogni giorno, il corpo produce nuovi globuli rossi per sostituire quelli catturati e distrutti principalmente nella milza e nel fegato da cellule particolari chiamate macrofagi.
Nei pazienti affetti dalla forma grave di talassemia, i globuli rossi vengono distrutti più velocemente e si assiste all’insorgere di una condizione chiamata
anemia che causa affaticamento, colorito pallido della cute, ed altri sintomi.
Tipi di talassemia
Esistono principalmente due tipi di talassemia: la beta talassemia e l’alfa talassemia.
La
beta talassemia è caratterizzata da una marcata riduzione o assenza di produzione delle catene beta globiniche. L’alfa talassemia invece è caratterizzata da una riduzione della sintesi delle catene alfa.
Trasmissione delle talassemie
Le
talassemie sono malattie ereditarie genetiche autosomiche recessive. La sintesi delle catene beta globiniche è controllata da due geni, ciascuno localizzato su uno dei due cromosomi 11.
Quando entrambi i geni, uno di derivazione paterna ed uno di derivazione materna sono difettosi, si ha un quadro clinico grave (
Talassemia major o
morbo di Cooley). Quando invece si eredita un solo gene difettoso di derivazione paterna o materna, si ha la
Talassemia minor che comporta la condizione di “
portatore sano”.
In tale condizione si hanno solo lievi modificazioni di alcuni parametri di laboratorio che non hanno nessuna importanza clinica e non comportano nessun problema per la salute del “
portatore”
A differenza della sintesi delle catene beta globiniche che è controllata da due geni, la sintesi delle catene alfa è controllata da 4 geni, di cui ciascuna coppia localizzata su uno dei due cromosomi 16.
Quando si ha un solo gene su quattro difettoso, non si ha alcun segno clinico e nessuna alterazione di laboratorio importante. In questo caso si parla di alfa-talassemia silente.
Quando si hanno due geni difettosi, che possono essere della stessa coppia o di coppie diverse, si ha la condizione di alfa-talassemia minor. In entrambi i casi, si parla di “portatori sani”.
Nel caso si abbiano tre geni difettosi, si ha un’alterazione grave della sintesi delle catene alfa ed una condizione clinica chiamata Emoglobinopatia H (HbH). Un deficit che interessa tutti e quattro i geni causa la forma più grave di alfa talassemia che provoca la morte intrauterina del feto per idrope fetale caratterizzata principalmente da edema generalizzato e da grave anemia (Hb Bart).
Popolazioni più affette da alfa talassemia
Questa malattia, come per gli altri difetti genetici della globina, è altamente
prevalente nei paesi della fascia tropicale e sub-tropicale, in particolare nei paesi della fascia equatoriale dell’Africa, nel sud est asiatico e nei paesi mediterranei.
L'alfa talassemia
Gli uomini hanno trilioni di cellule che formano la struttura del nostro corpo e che svolgono ruoli specializzati, come trasformare i nutrienti del cibo in energia. I
globuli rossi, che contengono emoglobina, trasportano l'ossigeno in tutte le parti del corpo.
Le cellule, al centro, presentano il nucleo. Si tratta di una sorta di “cervello” che comanda la cellula, dirigendola nei diversi distretti e inviandole segnali di crescita, divisione e morte.
Il nucleo contiene il DNA (acido desossiribonucleico), una lunga molecola a doppia elica che immagazzina i geni e che quindi contiene l'informazione genetica di un individuo.
Queste informazioni sono trasmesse dai genitori ai figli durante tutti i processi di riproduzione sessuata. Ogni cellula presenta molte molecole di DNA. Poiché le cellule sono molto piccole e le molecole di DNA molto lunghe, il DNA è impacchettato in ogni cellula.
Ognuno di questi “pacchetti” di DNA è chiamato cromosoma. Ogni cellula ne ha 46, a coppie di 23: un paio ereditato dal padre, l'altro dalla madre. In caso di alfa talassemia, si assiste ad una variazione nel cromosoma 16.
L'alfa globina è infatti codificata a livello del cromosoma 16 e, qualora il gene relativo a questa sia assente o mutato, viene prodotta meno alfa globina. Di conseguenza, si assiste a variazioni dell'emoglobina e quindi a minore capacità dei globuli rossi di trasportare ossigeno in tutto il corpo.
Sintomi dell'alfa talassemia
Coloro che hanno ereditato uno o due geni difettosi non presentano sintomi e non necessitano di alcun trattamento. Pazienti con tre geni difettosi, e di conseguenza con poca quantità di catene alfa, invece, presentano la malattia da
Emoglobina H (HbH) che è una forma moderata-grave di
alfa talassemia, caratterizzata da sintomi che si presentano generalmente dalla prima infanzia, anche se a volte possono iniziare nell’età adulta.
I pazienti presentano anemia emolitica ipocromica microcitica variabile,
splenomegalia nel 50-70% dei casi,
epatomegalia (50%),
ittero (20-40%) ed alterazioni dello scheletro simili a quelle osservate nella beta
talassemia major, principalmente a carico del viso (30%).
Quando sono presenti quattro geni difettosi, e pressoché totale assenza di catene alfa, si ha la forma più grave di alfa talassemia, l’idrope fetale da Hb Bart che porta a morte, quasi sempre in utero o poco dopo la nascita.
Tale condizione è caratterizzata da edema generalizzato, insufficienza cardiaca, grave anemia ipocromica, idrocefalo e deformità cardiovascolari ed urogenitali. Durante la gravidanza a carico della madre si possono avere complicanze quali la pre-eclampsia, l’emorragia antepartum, il parto pretermine, il polidramnios.
Geni legati alla talassemia
Un gene è formato da una sequenza di
DNA (acido desossiribonucleico) che è una molecola a doppia elica che contiene l’informazione genetica di un individuo. Ogni gene codifica per una specifica proteina.
Gli
alleli sono due copie dello stesso gene presenti sui due cromosomi omologhi di ciascun individuo, copie che possono essere identiche o diverse. Si parla di gene
dominante quando il carattere si manifesta sia allo stato omozigote, sia allo stato eterozigote.
Si parla invece di gene recessivo come nelle
talassemie, quando il carattere si manifesta solo nella condizione di omozigosi, poiché la sua azione allo stato di eterozigote è mascherata da un allele dominante.
Le due coppie di geni correlati all’alfa talassemia sono HbA1 e HbA2 che codificano per l’alfa globina e sono localizzati su due regioni vicine del cromosoma 16.
Diffusione
Rispetto alla beta talassemia è molto meno diffusa nel bacino del mediterraneo e di conseguenza anche in Italia, mentre è più diffusa in
Africa.
Altri nomi con cui è conosciuta l’alfa talassemia
La malattia è nota anche con il nome di:
- Alpha talassemia
- α-talassemia
L'alfa talassemia si può curare?
Per i soggetti che hanno ereditato uno o due geni difettosi, condizioni chiamate rispettivamente alfa-talassemia silente e alfa-talassemia minor, non è necessario alcun trattamento, essendo “
portatori sani”.
Per i pazienti che hanno ereditato tre geni difettosi, si effettuano normalmente controlli clinici, di laboratorio e trasfusioni di eritrociti (globuli rossi) concentrati che vengono praticate in base ai risultati dei controlli effettuati.
Utile anche terapia con farmaci che chelano (legano) il ferro in eccesso presente in questi pazienti, per evitare che si depositi e danneggi in maniera eccessiva i vari organi del corpo.
Prognosi
La prognosi nei “portatori sani” è simile ai soggetti normali. Nei pazienti affetti da emoglobinopatia H (tre geni difettosi) è buona, anche se correlata alla terapia praticata ed alle eventuali complicanze.
In caso di Hb Bart, invece è frequente la morte nel periodo perinatale.