L'afasia progressiva primaria, a differenza della normale afasia, sintomo di alcune malattie, è una patologia degenerativa di causa pressoché sconosciuta, che interessa le persone adulte ed è costituita da una lenta e progressiva comparsa di disturbi del linguaggio.
L'afasia esordisce lentamente ma inesorabilmente, ed è generalmente imputabile a lesioni cerebrali.
Le cause dell'afasia sono rintracciabili in lesioni cerebrali come:
La patologia esordisce con l'incapacità di trovare il termine corretto (anomia), per proseguire con difficoltà di eloquio, impiego di termini generici al posto di termini specifici (largo uso di 'cosa', 'roba'), fino ad arrivare a svuotamento di senso delle frasi per terminare con l'assenza di parlato (mutismo).
Anche lo scritto è affetto dalla malattia: vi sono difficoltà di scrittura espimibili in errori ortografici, omissione di parole o frasi. Anche l'ascolto è compromesso: vi è difficoltà a comprendere parole o discorsi.
Tali elementi rendono difficile, se non impossibile la comunicazione. La patologia può rimanere isolata per un certo numero di anni (dai tre ai cinque), ma quasi inevitabilmente poi compaiono altri scompensi cognitivi o segni di demenza. Saranno dunque alterate: capacità di memoria, di giudizio, alterazione spazio-tempo, ecc.
Sedute dal logopedista possono certamente essere d'aiuto per questo tipo di disturbo; sono anche possibili terapie diagnostico-riabilitative, rivolte sia ai pazienti che ai familiari del soggetto colpito da afasia.
L'afasia primaria progressiva si diagnostica attraverso risonanza magnetica e test di riconoscimento dell'afasia.