I calcoli biliari rappresentano un disturbo provocato dalla presenza di calcoli nella colecisti o nei dotti biliari. Il calcoli biliari sono formazioni dure simili a sassi, di dimensioni variabili e si distinguono in base alla loro composizione chimica. Nella maggior parte dei casi, sono costituiti da:
L'aumento dei livelli di bilirubina in persone affette da cirrosi epatica, da infezioni croniche delle vie biliari o da parassitosi, ne facilita la formazione.
Quali sono i sintomi dei calcoli biliari?
Nella maggior parte dei casi, i calcoli biliari non hanno sintomi: non provocano disturbi particolari e vengono scoperti casualmente nel corso di altre indagini. Più della metà dei pazienti non svilupperà sintomi o complicazioni nemmeno nel corso degli anni. Tuttavia, alcuni pazienti possono lamentare:
Il sintomo più comune dei calcoli biliari è la colica biliare. Se i calcoli biliari vanno ad ostruire lo sbocco della colecisti, provocano episodi acuti e molto dolorosi (coliche biliari), caratterizzate da un forte dolore nel quadrante superiore destro dell'addome, a volte accompagnato da febbre.
Come vengono diagnosticati i calcoli biliari?
I calcoli biliari sono diagnosticati quando ci sono sintomi che ne suggeriscono la presenza. I mezzi impiegati per diagnosticare i calcoli biliari sono:
Esistono anche farmaci in grado di portare ad un lento scioglimento dei calcoli di colesterolo (acidi biliari). Nei casi più gravi, si interviene chirurgicamente rimuovendo la colecisti. In una piccola percentuale di casi, si può procedere con gli ultrasuoni per rompere i calcoli biliari in frammenti più piccoli.