I monosaccaridi (noti anche come glucidi o zuccheri semplici) sono composti organici formati da carbonio, idrogeno e ossigeno CHO.
La loro formula generale è CnH2nOn I monosaccaridi vengono classificati tenendo conto del tipo di gruppo carbonilico (aldeidico o chetonico) e del numero di atomi di carbonio (da 3 a 7) contenuti nella molecola. Tra i più conosciuti troviamo:
Tra i più importanti monosaccaridi ricordiamo:
Il glucosio è un monosaccaride, esoso (6 atomi di carbonio). Oltre ad essere presente in natura come zucchero semplice, il glucosio è anche un costituente di disaccaridi e polisaccaridi. Possiede un moderato potere dolcificante.
Il glucosio è, per l’organismo, una fonte energetica importante, poiché viene ossidato nelle reazioni del processo di respirazione cellulare da cui ogni cellula ricava l'energia utile a svolgere le proprie attività.
È il più dolce fra tutti gli zuccheri, il fruttosio è un monosaccaride esoso (a 6 atomi di carbonio) chetonico che si trova nella frutta e nel miele. Il fruttosio entra nella glicolisi dopo il glucosio, saltando la reazione considerata regolatoria per l’intero processo. Un eccessivo consumo di fruttosio può, per questo, determinare alterazioni metaboliche.
In combinazione con il glucosio forma il disaccaride saccarosio.
In combinazione con il glucosio forma il disaccaride saccarosio.
Il galattosio è un monosaccaride isomero del glucosio, ovvero differiscono solo per la posizione del gruppo -OH sul carbonio in posizione 4.
Il galattosio viene prodotto in piccole quantità dal nostro organismo e viene utilizzato per la sintesi di molecole complesse.
La maggior parte del galattosio utilizzato dal nostro corpo ha origine esogena, viene cioè assunto da fonti esterne. Il galattosio è, infatti, un costituente del disaccaride lattosio (lo zucchero del latte).
Il galattosio in eccesso, viene convertito in glucosio nel fegato dall’organismo e quindi immagazzinato come fonte energetica. L’enzima responsabile della conversione del galattosio in glucosio è la galattosio-1-fosfato-uridil-transferasi.
L’assenza di questo enzima è nota come galattosemia, una malattia genetica a causa della quale il galattosio non può essere convertito in glucosio.
I soggetti affetti da questa malattia non devono bere latte, perché il galattosio in eccesso nel sangue danneggerebbe gravemente il sistema nervoso. La diagnosi va effettuata nei primi 5 giorni di vita, attraverso lo screening di routine cui vanno sottoposti tutti i neonati.
Il ribosio è il deossiribosio sono monosaccaridi a 5 atomi di carbonio (pentosi) ed sono componenti degli acidi nucleici (RNA e DNA). In particolare, allo zucchero si legano una base azotata e un gruppo fosfato per formare i nucleotidi dell’RNA (quando lo zucchero è il ribosio) e del DNA (quando lo zucchero è il deossiribosio).