Cos'è l'indice di massa corporea?
L'
indice di massa corporea (
IMC o BMI, dall’inglese
Body Mass Index)) è un valore che si utilizza per valutare il peso corporeo, i cui parametri di riferimento sono il peso e l'altezza del soggetto.
Come riportato anche dal Ministero della Salute,
questo indicatore viene utilizzato a livello mondiale per effettuare degli studi epidemiologici sull’obesità.
A cosa serve l'indice di massa corporea?
L’
IMC è utile per valutare stati di sottopeso, sovrappeso o obesità, pure non distinguendo tra massa grassa e massa magra:
Tuttavia,
questo parametro, insieme ad altri indicatori può essere molto funzionale ad individuare la possibilità di un aumento del rischio di:
- malattie cardiovascolari,
- patologie articolari,
- disfunzioni ormonali;
-
diabete di tipo 2;
- difficoltà di concepimento;
- alterazioni del ciclo mestruale;
- sovrappeso;
- obesità;
- eventuali complicazioni per il feto.
Inoltre, un IMC con valori al di sotto del normo peso, indica dei soggetti in sottopeso, il cui rischio principale è
l’anoressia, con tutti i disturbi ad essa associati.
Come si calcola l'indice di massa corporea?
L’
indice di massa corporea (IMC, kg/m2)
si calcola suddividendo il peso (in Kg)
per il quadrato dell’altezza (in m) e indica l’adiposità corporea.
Tale paramento è sfruttato per il calcolo del peso ideale ed
è possibile verificare il proprio IMC attraverso una tabella peso-altezza.
Nonostante questo calcolo non si configuri come qualcosa di complesso da effettuare,
il consulto con il proprio proprio medico di base o con lo specialista in nutrizione è sempre opportuno.
Quali sono i valori di riferimento dell’IMC?
I
valori di un normo peso, secondo il BMI sono compresi
tra 18,50 e 24,99.
Al di sopra di questo valore vi sono le soglie di:
-
sovrappeso (tra 25,00 e 29,99);
-
obesità di primo grado (30,00-34,99);
-
obesità di secondo grado (35,00-39,99);
-
obesità di terzo grado (maggiore o uguale a 40,00).
Valori inferiori alla soglia che si considera di normopeso (< 18,5), invece, si riferiscono a una condizione di
sottopeso.
Cosa fare in caso di valori alterati?
Qualora i valori forniti dall’indice di massa corporea (IMC) risultino troppo alti, troppo bassi o comunque distanti dalla soglia considerata come normopeso,
è necessario rivolgersi a un nutrizionista o un dietista per risolvere il problema.
Sarà, quindi, opportuno
seguire un’alimentazione adeguata alle proprie necessità.
IMC: quali sono i limiti?
Come accennato in precedenza,
il calcolo del BMI non tiene conto della reale distribuzione del grasso corporeo e non distingue tra massa grassa e massa magra.
Si rischia di sovrastimare il grasso corporeo in soggetti con corporatura muscolosa e sottostimare il grasso nei soggetti con poca massa muscolare, come gli anziani.
In questo senso, l’IMC di uno sportivo potrebbe risultare maggiore rispetto a un soggetto non allenato.
Inoltre,
l’IMC non può essere applicato a individui con meno di 18 anni, per via del fattore di crescita che è molto soggettivo. Per quel che riguarda gli anziani, l’IMC tende a scendere dopo i 70 anni, per via della diminuzione del peso corporeo.
L’IMC, poi,
non considera le differenze presenti tra i sessi e tra le varie etnie per cui i valori potrebbero risultare diversi.
Infine,
l’indice di massa corporea non è un parametro osservabile in gravidanza, ma è importante valutare il proprio IMC al momento del concepimento, per verificare se vi sono le condizioni di rischio di sviluppare un diabete gestazionale, in quanto le probabilità di contrarlo aumentano con l’aumentare dell’IMC.