Cos'è
La
cardiotocografia fetale o
CTG (composto dal prefisso
cardio-, relativo a tutto ciò che ha a che fare col
cuore, e dal greco
tokos, che significa "nascita" e
graphein, che vuol dire "scrivere") permette di monitorare la frequenza cardiaca del feto e le contrazioni uterine.
Come si esegue
La
cardio tocografia o
CTG è un esame prevalentemente esterno, perché l'attrezzatura per
monitorare il battito cardiaco del feto è collocata sull'addome della madre.
A tale scopo si utilizza infatti un
cardiotocografo, costituito da un box centrale e da due
sonde poste sul ventre materno, avvolte da una cintura elastica: la prima è un rilevatore ad ultrasuoni del battito cardiaco, mentre la seconda è costituita da un misuratore meccanico delle contrazioni uterine.
Si posiziona una cintura elastica attorno all'addome della madre, facendo entrare in contatto con la pelle due placchette, della grandezza di una palla da tennis.
I dati sono rilevati da un macchinario collegato alle placche, grazie al quale è inoltre possibile sentire il battito cardiaco del bambino. Occasionalmente, quando il segnale non può essere rilevato dal monitor esterno, può essere utilizzato un sistema di monitoraggio interno, attraverso l'inserimento di un piccolo elettrodo, dalla vagina all'utero, che termina sulla testa del bambino.
Come funziona
La cardiotocografia fetale utilizza la tecnica delle onde sonore, detta ultrasuoni, per determinare il battito cardiaco del bambino. Queste onde sonore possono essere avvertite esclusivamente dai macchinari specifici.
Cosa monitora
Grazie alla CTG, è possibile
evidenziare il battito cardiaco del bambino, che può variare tra i 110 e i 160 battiti al minuto, molto più velocemente rispetto al cuore di un adulto, che varia tra 60 e 100 battiti al minuto.
Se la CTG evidenzia dei problemi o dei
cambiamenti nel battito cardiaco del bambino, in presenza di contrazioni, il medico può optare per il parto prima del termine.
Quando si fa
Per i parti a basso rischio e le gravidanze tranquille non si effettua la CTG. Per sapere quando fare una cardiotocografia bisogna trovarsi in una delle seguenti situazioni pre-parto:
- contrazioni anticipate;
- il bambino è più piccolo del dovuto;
- alta pressione sanguigna;
- alta temperatura corporea;
- perdite di sangue;
- gravidanza gemellare;
- presenza di meconio nel liquido amniotico;
- problemi sospetti;
- necessità di epidurale per apportare sollievo dal dolore.
Vantaggi
I vantaggi della cardiotocografia emergono soprattutto durante il travaglio in caso di parto. Oltre che limitare il numero dei parti cesarei legati a presenza di decelerazioni in fase di travaglio, porta anche alla riduzione del rischio di mortalità.
Rischi
La
CTG non utilizza le radiazioni ed è considerato un
test innocuo, pertanto i
rischi della cardiotocografia infantile non risultano rilevanti.
Consigliata dopo le 40 settimane, la cardio tocografia è impropriamente usata dopo la 37/38esima settimana.
Purtroppo, comunque, non da informazioni sufficienti sul benessere fetale prima del travaglio di parto, e prima della 40^ settimana. Inoltre va sempre associata ai dati ecografici con flussimetria color-doppler di vasi placentari e fetali.
È preferibile non effettuare la CTG nei casi non richiesti, perché potrebbe portare a intervenire quando non è necessario.