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Sovrappeso

Nutrizione
Sovrappeso: cosa significa, calcolo e cosa fare

Cosa significa essere in sovrappeso?

La più classica definizione di sovrappeso tende a identificarlo come un peso corporeo in eccesso rispetto alla statura di una persona.

Si tratta di una definizione corretta che, tuttavia, presenta dei limiti, in quanto tende a includere all’interno di una macro-categoria tipi di sovrappeso decisamente differenti tra loro. Occorre infatti conoscere anche le cause del sovrappeso, prima di giungere ad un'adeguata diagnosi e a un trattamento del problema.

Dunque, più in generale, il sovrappeso è la condizione in cui un individuo ha accumulato dei chili in eccesso rispetto al peso ideale.

Cause del sovrappeso

Semplicisticamente, si potrebbe dire che il sovrappeso corrisponde ai chili di troppo, e che è determinato da uno squilibrio tra calorie ingerite e calorie consumate. Questo squilibrio in eccesso fa accumulare peso, generando quindi la condizione di sovrappeso.

In realtà, la questione è leggermente più complessa: se in molti casi questo è, infatti, legato a un eccesso di massa grassa presente nel corpo di una persona, in altri casi,  il sovrappeso potrebbe essere determinato da una ipertrofia muscolare.

Quest'ultima è una condizione che può coinvolgere alcuni tipi di atleti agonistici e body builders (per cui l’accrescimento muscolare è uno degli obiettivi primari e necessari). Si tratta comunque di casi minoritari, nei quali la massa presente non è grassa ma tende comunque a non essere proporzionata alla statura del soggetto, tale per cui l'indice del BMI (Body Mass Index,  dato dal peso/altezza del soggetto a quadrato) risulta alterato.

Il sovrappeso può quindi essere diviso in due più ampie categorie

  • da iperalimentazione, legata quindi ad alimentazioni ipercaloriche nelle quali vi è un eccesso di consumi delle stesse per mancanza di coscienza alimentare e per il seguire diete poco equilibrate;
  • da ipoconsumo, in questi casi si ha un significativo rallentamento del metabolismo con una relativa decrescita fisiologica della muscolatura: un problema che riguarda raramente gli sportivi attivi e più frequentemente gli individui che hanno superato i 30 anni di età.

Quando si è in sovrappeso?

Il sovrappeso viene calcolato attraverso un indice chiamato BMI (dall'inglese Body Mass Index, cioè Indice di Massa Corporea).

L’indice BMI ha una precisa tabella di calcolo del sovrappeso che realizza, attraverso degli indicatori numerici, quanto grave è la situazione di sovrappeso di un paziente. Tale scala prevede che nei casi uguali o maggiori a 25 si parli di sovrappeso mentre, da 30 in poi, si parlerà di obesità e tale condizione verrà divisa in tre classi (lieve, media, grave).

Il calcolo del BMI si effettua dividendo il proprio peso, espresso in kg, per il quadrato della propria altezza, espresso in metri.

Tabella per il sovrappeso

Per un pratico riferimeto dei valori di normopeso, sottopeso, sovrappeso e obesità, secondo l'indice IBM, è utile tenere sotto controllo la seguente tabella:

 | BMI |  CONDIZIONE
| < 16.5 | Grave magrezza
|  16-18.49 | Sottopeso
| 18.5-24.99 | Normopeso
| 25-29.99 | Sovrappeso
| 30-34.99 | Obesità classe I (lieve)
| 35-39.99 | Obesità classe II (media)
| ≥ 40 | Obesità classe III (grave)

Sovrappeso e obesità: le differenze

Il sovrappeso viene stimato con valori di BMI superiori a 25,0, mentre oltre il 29,9 si parla di obesità e ciò costituisce una fase successiva del problema.

L’obesità è uno stato, quindi, a tutti gli effetti successivo e più avanzato del sovrappeso e, come tale, può portare a problemi di vario genere, rischiando di avere effetti dannosi e nefasti per la propria salute.

La differenza tra obesità e sovrappeso è quindi strettamente legata a quanto quest'ultima condizione sia stata sviluppata e superata.

Le rilevazioni sul grado di sovrappeso vengono anche compiute, in maniera fisica, con la misurazione della circonferenza della vita e dei fianchi che permettono di tenere aggiornato l’indice di massa corporea.

Quali sono le conseguenze del sovrappeso?

Uno stato di eccessivo sovrappeso può certamente essere pericoloso e va contrastato con una dieta bilanciata e con una buona attività fisica, che consenta all’organismo di mantenersi attivo e al metabolismo di funzionare in maniera corretta.

Il sovrappeso può arrecare problemi alla salute che possono peggiorare in relazione all'età, allo stile di vita e alle patologie preesistenti.

Spesso, il sovrappeso è associato a

  • diabete;
  • iperlipemie;
  • aumento delle infiammazioni;
  • disturbi muscoloscheletrici;
  • aumento del rischio di tumori;
  • arteriosclerosi;
  • disturbi del sonno;
  • ictus;
  • complicazioni cardio-circolatorie;
  • ridotta tolleranza glucidica-iperinsulinemia.
Affidarsi a dei professionisti risulta, quindi, necessario per trattare al meglio questa condizione. Inoltre, per quanto riguarda le donne in gravidanza, una condizione di sovrappeso grave potrebbe aumentare il rischio di complicazioni durante il parto, la possibilità di sviluppare il diabete gestazionale, gestosi o difficoltà per il parto cesareo.

Quali sono i rimedi per il sovrappeso?

In primo luogo, va accertato l’indice di sovrappeso a cui il soggetto è associato e, sulla base di questo, attuare la migliore strategia per contrastare questa condizione.

È necessario migliorare la propria alimentazione e apportare delle modifiche al proprio stile di vita, soprattutto nei soggetti più sedentari.

Occorre, quindi:

  • effettuare una regolare attività fisica;
  • seguire una dieta corretta, realizzata sulla base del grado di criticità del proprio sovrappeso;
  • evitare alimenti estremamente elaborati e ricchi, così come tutti i tipi di cibo junk food, bevande zuccherate e in, generale, alimenti poco salutari. 
Per questi motivi, è necessario rivolgersi al medico, per fare in modo che i cambiamenti nella propria alimentazione possano rivelarsi efficaci e adeguati alle esigenze e alle condizioni delle singole persone.
Valentina Fratoni Nutrizionista
Valentina Fratoni
nutrizionista

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