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Periodo refrattario

Andrologia
uomo dall'andrologo

Periodo refrattario: cos'è?

Il periodo refrattario post orgasmo è un tempo fisiologico di tempo che sopraggiunge dopo l’orgasmo. Nell’uomo questo periodo in cui non prova più piacere è caratterizzato dall’incapacità fisiologica di raggiungere un'erezione.

La fase refrattaria è il lasso di tempo che intercorre tra la fine di un'erezione e la possibilità di averne un'altra.

Durante il periodo refrattario, il pene non risponde alla stimolazione sessuale e non è in grado di raggiungere l'orgasmo fino al termine del periodo. La lunghezza del periodo refrattario è diversa per ogni uomo. Dopo il tempo refrattario, potrebbe volerci mezz'ora o più prima che il suo corpo si esibisca di nuovo sessualmente.

Il periodo refrattario è influenzato da diversi fattori, tra cui l'età, i livelli ormonali e lo stato di salute generale. Negli individui di sesso femminile, il periodo refrattario è meno evidente e molte donne possono avere orgasmi multipli senza necessità di un lungo intervallo di recupero. 

Periodo refrattario nell'uomo: quanto dura

Gli uomini più giovani possono aver bisogno solo di pochi minuti di tempo di recupero, ma gli uomini più anziani di solito hanno un periodo refrattario più lungo, a volte tra 12 e 24 ore. Per alcuni uomini, il periodo refrattario può durare alcuni giorni.

Dunque, quanto tempo deve passare tra un rapporto e l'altro? La risposta è assolutamente soggettiva: il periodo refrattario per un uomo di 50 anni può, però, essere più lungo rispetto alla fase refrattaria di un individuo più giovane.

In alcuni casi si possono verificare due eiaculazioni consecutive, nonostante sia difficile non è impossibile. Dunque, è possibile che un uomo possa sperimentare due orgasmi con eiaculazione a distanza di pochi secondi l’uno dall’altro, soprattutto se la prostata è molto stimolata.

Il periodo refrattario dipende anche dalla potenza del nuovo stimolo sessuale, uno stimolo molto intenso può ridurre di parecchio i tempi di recupero per raggiungere una nuova erezione.

La durata del periodo refrattario può essere legata ai neurotrasmettitori rilascianti durante l'orgasmo che, oltre a rilassare il corpo, causano anche la contrazione del pene: alcuni individui rilasciano una quantità maggiore di questa sostanza.

Priapismo

Il priapismo è una condizione medica in cui il pene rimane in erezione per oltre 4 ore senza stimolazione sessuale, ed è più frequente nei bambini tra i 5 e i 10 anni e negli adulti tra i 20 e i 50 anni.

Le malattie correlate al priapismo includono:
  • cistite;
  • prostatite;
  • anemia;
  • cancro alla prostata;
  • rabbia;
  • uretrite;
  • disturbi della coagulazione;
  • ipertrofia prostatica benigna;
  • leucemia.
Il trattamento del priapismo ischemico, spesso, consiste nel drenaggio del sangue dal pene sotto anestesia locale, accompagnato dall'iniezione di farmaci.

Se queste misure non sono sufficienti, potrebbe essere necessario un intervento chirurgico per facilitare il deflusso sanguigno. Al contrario, il priapismo non ischemico tende a risolversi da solo.

L'applicazione di ghiaccio e una leggera pressione sul perineo possono aiutare a ridurre l'erezione. In alcuni casi, è necessaria la chirurgia per bloccare temporaneamente il flusso sanguigno al pene o per riparare arterie o tessuti danneggiati.

Se l'erezione dura più di 4 ore senza stimolazione sessuale, è importante recarsi al pronto soccorso per prevenire danni permanenti ai tessuti e la possibile insorgenza di disfunzione erettile.

Periodo refrattario post orgasmico nelle donne: quanto dura?

Diversamente dagli uomini, nelle donne il periodo refrattario non si verifica necessariamente subito dopo un orgasmo: la donna, infatti, in molti casi è in grado di raggiungere immediatamente altri orgasmi mediante ulteriore stimolazione, subito dopo averne raggiunto uno. 

Nelle donne il periodo refrattario, dopo l'orgasmo, può far perdere interesse per il sesso temporaneamente. Questo può accadere dopo uno o più orgasmi.

Periodo refrattario: perché si verifica?

Il periodo refrattario è dovuto al rilascio di due ormoni regolati dall’ipotalamo: ossitocina e prolattina rilasciati durante l’orgasmo.

L’ossitocina fa abbassare il livello di testosterone, mentre la prolattina inibisce temporaneamente il rilascio della dopamina.

L’abbassamento dei livelli di testosterone e di dopamina ha come effetto collaterale il calo della libido, il che rende difficile un’ulteriore erezione in tempi brevi.  Questo periodo di riposo serve a proteggere l'organismo da un sovraccarico e permette di recuperare energia. 

Come ridurre il periodo refrattario?

Il periodo refrattario abbraccia corpo e mente. Problemi di autostima, ansia e stress possono incidere negativamente sulla performance sessuale, contribuendo ad aumentare il periodo refrattario.

La riduzione dello stress potrebbe contribuire a diminuire la durata del periodo refrattario.

Anche la collaborazione del partner sessuale è fondamentale. Effettuare preliminari o petting potrebbe essere un valido aiuto per aumentare la libido e ridurre la fase di riposo.

Altri elementi importanti per ridurre il periodo refrattario sono:
  • intesa con il partner;
  • sana alimentazione;
  • quantità di sonno adeguata (7-8 ore a notte);
  • attività sportiva anche leggera (l'attività sportiva, infatti, potrebbe aiutare per una buona prestanza sessuale, incrementando la resistenza fisica).
Per controllare il periodo refrattario, è possibile prestare attenzione a 3 fattori chiave:
  • salute generale: avere una dieta equilibrata e fare attività sportiva può aiutare a regolare i livelli di dopamina - oltre a incidere sulla salute cardiovascolare;
  • eccitazione: stimolare nuove zone erogene, cambiare la frequenza con cui si fa sesso o testare nuove posizioni può aiutare a diminuire il periodo refrattario (permettendo a che una doppia eiaculazione grazie ad un secondo rapporto sessuale in breve tempo). Va ricordato anche che la masturbazione può interferire allungando il tempo refrattario;
  • funzione sessuale: bisogna sottolineare che bere alcolici prima dell'attività sessuale può interferire con le funzioni cardiache, mentre eseguire esercizi per rafforzare i muscoli pelvici può dare un maggiore controllo sull'eiaculazione.

Orgasmo maschile: cos’è l’eiaculazione?

Il termine eiaculazione indica l’espulsione dello sperma da parte dell’uomo. È dovuta alla stimolazione ripetuta del pene durante la masturbazione o il rapporto sessuale o altri tipi di stimolazioni (ad esempio massaggio prostatico). L’eiaculazione dura alcuni secondi.

L’espulsione dello sperma avviene in varie fasi:

  • I condotti deferenti, provenienti dai testicoli, espellono gli spermatozoi in seguito all’eccitazione sessuale;
  • Il collo della vescica si chiude in automatico per inibire all’urina di mescolarsi allo sperma;
  • Il liquido seminale, mescolato agli spermatozoi, viene espulso dalla prostata e delle vescicole seminali e va verso la base dell’uretra. L’uomo prova una forte sensazione di tensione che gli indica l’imminente arrivo dell’orgasmo. Ha raggiunto il plateau del punto di non ritorno;
  • Lo sperma è espulso con una potenza variabile. 
  • L’eiaculazione è accompagnata da contrazioni ritmiche molto potenti, causate principalmente dal muscolo pubococcigeo. Il numero di contrazioni è variabile, solitamente l’uomo ha dalle 4 alle 8 contrazioni muscolari. Solitamente l’orgasmo viene provato durante queste contrazioni.
  • La necessità di eiaculare varia da persona a persona e non esiste una regola fissa. Tuttavia, l'eiaculazione regolare può contribuire a mantenere il benessere della prostata e ridurre la tensione accumulata. In genere, gli uomini sperimentano il bisogno di eiaculare con una certa frequenza, ma questa può dipendere dallo stile di vita, dai livelli di stress e dagli ormoni. 

Eiaculazione ed orgasmo sono la stessa cosa?

L’eiaculazione e l’orgasmo non sono la stessa cosa. Infatti, si possono verificare sia orgasmi senza eiaculazione (come avviene ad esempio nell’eiaculazione retrograda) sia eiaculazioni senza orgasmo (anorgasmia) come avviene nelle eiaculazioni notturne.
Dr. Andrea Militello Medico Chirurgo
Dr. Andrea Militello
andrologourologo

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