Cos’è
Con il termine pericoronite si indica un’infiammazione acuta a carico della gengiva che circonda il dente in fase di eruzione, che colpisce principalmente i tessuti molli dei denti del giudizio a destra e a sinistra (la terza serie di molari inferiori e superiori).
Vengono coinvolti:
Spesso, però, l’infiammazione si estende a tutta la mandibola e raggiunge l’apice del fastidio durante la masticazione.
Se si è alle prese con una pericoronite acuta, il dolore può interessare la parte relativa all’orecchio e al collo.
La pericoronite rientra nella classificazione delle gengiviti che si sviluppano in corrispondenza di un dente fuoriuscito in maniera parziale (ricoperto da una parte di tessuto molle chiamata opercolo).
Il significato della parola “pericoronite” è da ricercarsi nell’etimologia del termine che, infatti, è l’unione di peri- (intorno), coron- (parte visibile del dente) e -ite (infiammazione).
Quanto dura la pericorinite?
Solitamente i sintomi della pericoronite possono persistere per un periodo variabile: si passa da alcuni giorni (per le forme lievi) ad alcune settimane (nei casi cronici). In quest’ultima opzione, l’infiammazione può anche ripresentarsi.
Ciononostante, con interventi tempestivi e gli opportuni trattamenti, è possibile gestire ed eliminare il problema con facilità: in genere, la patologia si risolve completamente nel giro di una o due settimane dopo aver avviato la terapia più adeguata.
Cause della pericoronite
Le
cause principali della pericoronite possono essere:
-
accumulo di batteri all’interno del cavo orale: quando tali agenti patogeni rimangono intrappolati sotto il lembo di gengiva che copre il dente del giudizio, può verificarsi la formazione di un ascesso dentale con produzione di pus. Questa infezione, se non viene curata correttamente, può diffondersi ai tessuti circostanti;
-
eruzione dei denti del giudizio: dopo la loro comparsa, se non c'è abbastanza spazio per una corretta eruzione e rimangono inclusi o parzialmente coperti dalla gengiva, può crearsi una compressione tra il dente parzialmente eruttato e la gengiva che crea un’ambiente fertile per batteri e residui alimentari e porta all’infiammazione dei tessuti circostanti; di conseguenza, il processo infiammatorio associato alla pericoronite può essere supportato da un'infezione pericoronale, che può portare a varie complicazioni (tra cui la formazione di ascessi);
-
il dente del giudizio superiore erutta prima di quello inferiore: in questo caso, può urtare la gengiva sottostante aumentando l'irritazione e favorendo lo sviluppo della pericoronite per due motivi: la pressione esercitata dal dente in fase di eruzione e i traumi meccanici;
-
la distanza tra il germe dentale e l'area di eruzione è eccessivamente ampia, ovvero quando manca completamente lo spazio per l'alloggiamento del dente del giudizio;
Le infezioni batteriche, i residui alimentari, i traumi e i fattori anatomici possono predisporre e mantenere il processo infiammatorio associato alla pericoronite.
Fattori di rischio
Dal momento che la pericoronite è associata all’eruzione dei denti del giudizio inferiore (i molari mandibolari), questo tipo di infiammazione colpisce prevalentemente
soggetti di età compresa tra i 15 e i 24 anni.
Esistono casi particolari in cui può colpire anche i bambini più piccoli, come nel caso della dentizione – ovvero, prima della comparsa dei denti da latte.
Pericoronite: i sintomi
In corrispondenza della gengiva colpita (che si presenta arrossata e gonfia) da pericoronite
è possibile provare dolore alla mandibola e fastidio che incrementa con la masticazione.
La pericoronite può peggiorare, causando dolori intensi e un forte mal di testa.
Nella maggior parte dei casi, la pericoronite causa:
- difficoltà di masticazione;
- alitosi;
- dolore, arrossamento e gonfiore inusuale della gengiva;
- alitosi e cattivo sapore in bocca (provocato dal pus presente nei tessuti colpiti);
- indolenzimento o dolore alla mandibola.
I sintomi della pericoronite acuta, invece, possono essere:
- dolore a un lato del viso, all’orecchio o al collo;
- difficoltà ad aprire la mandibola (trisma);
- gengive gonfie e arrossate;
- pus nella sede della ferita;
-
mal di testa;
- linfonodi del collo gonfi e mal di gola;
- febbre;
- difficoltà a deglutire (disfagia);
- perdita di appetito.
Esiste, poi, la pericoronite cronica: si tratta di una condizione che si manifesta periodicamente con periodi di remissione prolungati. La diagnosi può essere complessa, poiché i sintomi possono essere lievi – anche se alcuni segni del processo diventano evidenti durante l'esame orale effettuato dal dentista.
Come avviene la diagnosi
Per una corretta diagnosi di pericoronite, è sempre consigliabile consultare il proprio dentista, anche se si avvertono solo lievi fastidi o si notano arrossamento e gonfiore superficiali della gengiva.
Lo specialista eseguirà l'esame del cavo orale per valutare la crescita del dente del giudizio e per individuare eventuali problemi come:
- infiammazioni;
- gonfiori nella zona.
Se si viene colpiti da pericoronite, potrebbe essere necessario eseguire una radiografia per valutare l'allineamento dei denti del giudizio.
La diagnosi differenziale è fondamentale per identificare correttamente la causa dei sintomi e pianificare il trattamento adeguato, dal momento che esistono altre possibili condizioni simili alla pericoronite, come ad esempio:
- parodontite;
- dolore miofasciale acuto associato al disturbo dell’articolazione temporo-mandibolare;
- pulpite da carie dentale.
Rimedi e cure
La c
ura per la pericoronite può variare a seconda del caso specifico e della storia clinica individuale:
- quando si manifesta in forme lievi e il dolore è localizzato, è possibile gestire i sintomi attraverso risciacqui con acqua salata tiepida, perossido di idrogeno o clorexidina come antisettico. Risulta importante, poi, prestare particolare attenzione all'igiene orale utilizzando uno spazzolino a setole morbide, perché se il dente parzialmente eruttato continua a accumulare residui alimentari, è probabile che il disturbo possa recidivare;
- un pericoronite transitoria e legata alla futura eruzione del dente può essere trattata attraverso antidolorifici. Se le radiografie mostrano che il dente del giudizio non è pronto ad erompere completamente, il dentista potrebbe prescrivere antibiotici per alcuni giorni prima di procedere con l'estrazione del dente inferiore;
- se la pericoronite è particolarmente avanzata, potrebbe essere necessaria la chirurgia orale per rimuovere il lembo gengivale – o il dente del giudizio – in modo definitivo. Il dentista eseguirà una pulizia accurata dell'area per rimuovere il tessuto o il pus danneggiato. In caso di infezione, potranno essere prescritti antibiotici per via orale.
In ogni caso, è sempre consigliabile consultare il proprio dentista per ottenere indicazioni specifiche sulla terapia da seguire; se il caso è complesso, potrebbe essere necessaria la valutazione da parte di un chirurgo maxillo-facciale.
Per il trattamento sintomatico e per alleviare il dolore, possono essere assunti antidolorifici a base di ibuprofene e il dentista potrà prescrivere risciacqui giornalieri con un collutorio a base di clorexidina per mantenere l'area pulita.
Qualora si volesse mantenere il dente del giudizio coinvolto, è possibile eseguire un intervento chirurgico minore per rimuovere il lembo di gengiva sovrastante.
La prognosi solitamente è buona, e i sintomi possono persistere per alcuni giorni o settimane a seconda della gravità del caso, ma con un trattamento tempestivo è possibile gestire ed eliminare facilmente il problema.
La patologia dovrebbe risolversi entro circa una o due settimane dopo il trattamento. Tuttavia, se la causa iniziale dell'infezione non viene trattata, è probabile che il problema possa ripresentarsi.
Per prevenire l’insorgenza di una sintomatologia più grave, è importante praticare una buona igiene orale su tutti i denti in fase di eruzione.
Ecco alcuni consigli:
- aumentare la frequenza dello spazzolatura dei denti nella zona interessata e pulire con attenzione lo spazio tra il dente e la gengiva utilizzando uno spazzolino monociuffo;
- applicare più volte al giorno collutori o gel a base di clorexidina sulla zona interessata, facendo attenzione a far penetrare l'antisettico nello spazio tra la gengiva e il dente;
- seguire le prescrizioni del dentista o del medico e assumere antibiotici e antinfiammatori nei dosaggi e nei tempi consigliati;
- attendere la scomparsa della fase acuta della pericoronite e consultare il dentista per valutare la possibilità di procedere con l'estrazione. la cessazione del dolore non indica necessariamente la risoluzione del problema;
- mantenere sempre una scrupolosa igiene orale quotidiana;
- evitare di esercitare troppa pressione durante lo spazzolamento dei denti;
- utilizzare uno spazzolino a setole morbide per prevenire il sanguinamento delle gengive;
- evitare il fumo e l'alcol.
Prevenzione
Per prevenire la pericoronite,
può essere utile:
- mantenere una buona igiene orale;
- sottoporsi a visite regolari dal dentista (almeno una volta);
- evitare il fumo;
- seguire una dieta sana;
- spazzolare i denti con la giusta pressione (per evitare infiammazioni gengivali e sanguinamento).
Se queste precauzioni non sono sufficienti e la pericoronite continua a ripresentarsi periodicamente, potrebbe essere necessario rimuovere il tessuto gengivale sovrastante il dente parzialmente eruttato.