Cos'è la ricetta elettronica
La
ricetta elettronica, detta anche
ricetta dematerializzata (dal momento che non è più su supporto cartaceo) rappresenta un’evoluzione della
classica ricetta rossa, raggiunta grazie a un processo di digitalizzazione arrivato anche in ambito sanitario.
La nuova ricetta medica, che può essere riferita alla prescrizione di farmaci o alle richieste di visite specialistiche o diagnostiche, viene emessa attraverso un sistema che permette di visualizzare in tempo reale la storia clinica del paziente, le prescrizioni richieste dal medico ed il ritiro dei medicinali in farmacia.
La ricetta elettronica ha apportato diversi vantaggi come quello della maggiore efficienza, della riduzione della carta (non eliminata del tutto) e del maggiore controllo sull’appropriatezza delle impegnative mediche.
Quest’ultimo obiettivo si basa sulla verifica della congruità che una determinata prestazione medica sia in linea con il disturbo manifestato dal paziente, con la storia clinica di quest’ultimo e con eventuali patologie ereditarie da tenere sotto controllo.
Nel caso in cui risulti che non ci sia un giustificato motivo per la prescrizione inserita nella ricetta elettronica, il medico di base potrebbe andare incontro a pesanti sanzioni amministrative pecuniarie.
Linee guida della ricetta elettronica
Un elemento che caratterizza la ricetta digitalizzata, è costituito dal numero di ricetta elettronica (NRE) che sostituisce il codice a barre della ricetta tradizionale e serve a identificare in maniera univoca (a livello nazionale) una determinata prescrizione medica online. Il numero di ricetta elettronica è formato da 15 caratteri AAA BB C DDDDDDD EE:
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AAA – Indica il codice della regione o provincia autonoma.
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BB – Rappresenta un codice alfanumerico inserito in maniera automatica dal sistema.
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C – Identifica il lotto.
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DDDDDDD – È il codice identificativo del lotto assegnato dal sistema.
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EE – Corrisponde al numero di protocollo singolo all’interno del lotto.
Inoltre, un’altra caratteristica della ricetta elettronica, è che essa può essere utilizzata anche al di fuori della propria regione; la validità della ricetta su tutto il territorio nazionale è un grosso vantaggio per i pazienti, poiché permette loro di far valere le esenzioni previste dalla propria regione anche al di fuori della stessa (senza essere costretti a pagare il farmaco per intero) e attraverso la semplice presentazione in farmacia del promemoria della ricetta elettronica rilasciato dal medico curante.
Come funziona la ricetta elettronica
Una volta che il medico valuta positivamente la richiesta del paziente, procede a collegarsi al sito del
Sistema Sanitario Nazionale per generare la ricetta elettronica.
Sul portale, dopo aver fatto l’identificazione, il medico effettua la compilazione della ricetta elettronica utilizzando uno degli NRE a lui assegnato ed associandolo al codice fiscale del paziente.
Successivamente il sistema procede alla convalida dei dati ed all’accettazione della ricetta elettronica; al paziente viene consegnato un promemoria che contiene il numero di ricetta elettronica, il suo codice fiscale, la prescrizione ed eventuali esenzioni.
Una volta ricevuto il promemoria, il paziente può procedere a chiamare il CUP per la prenotazione (se si tratta di una visita specialistica) o può portare la ricetta elettronica in farmacia per ricevere i farmaci prescritti; successivamente al ritiro dei medicinali, la ricetta elettronica viene immediatamente inserita nel fascicolo sanitario elettronico del paziente tramite il collegamento allo stesso sistema del farmacista.
Come prenotare la ricetta elettronica
La prenotazione della ricetta elettronica può avvenire attraverso diversi canali:
- accedendo a internet e utilizzando i servizi di prenotazione online;
- con smartphone e tablet, tramite un’app diversa da regione a regione (SALUTILE Prenotazioni in Lombardia, myCUPMarche nelle Marche, eccetera);
- telefonando al Contact Center regionale;
- attraverso l’ausilio delle farmacie;
- contattando direttamente gli sportelli CUP delle singole strutture sanitarie.
Come annullare la ricetta elettronica
L'iter su come annullare una ricetta elettronica dipende:
- dall’erogatore, nel caso in cui la ricetta è stata erogata totalmente o parzialmente;
- dal medico, nel caso in cui nessuna farmacia o laboratorio l’abbia presa in carico.
L’annullamento degli erogatori deve riportare una causale che può essere relativa:
- a una modifica dei soli dati contabili, senza il rilascio della presa in carico;
- a un totale annullamento dell’erogazione, con rilascio della presa in carico e conseguente possibilità per altri erogatori di trattare la stessa ricetta.
Ricetta elettronica in farmacia
Il paziente si reca con la ricetta elettronica in farmacia, per avere accesso ai farmaci prescritti dal medico. La farmacia si collegherà quindi al sistema mediante i dati di accesso che includono:
Successivamente, la farmacia accede alla ricetta elettronica ed eroga il farmaco. Infine, l’operazione viene completata inviando al server di SOGEI i dati relativi all’erogazione (prezzo del farmaco, ticket, sconti in favore del SSN, eccetera) e i codici che individuano la singola confezione (come, ad esempio, il codice AIC e codice “targatura”, ovvero il codice seriale identificativo della singola scatola).
Il funzionamento delle ricette elettroniche per visite specialistiche e analisi da effettuare nei laboratori è analogo a quello descritto.
Ricetta elettronica: differenze con ricetta rossa
La
nuova ricetta elettronica, a differenza di quella tradizionale (la ricetta rossa) è un documento scritto in modalità informatica dal medico di base, dal pediatra, dalla guardia medica, da un medico privato convenzionato o da un medico specialistico ambulatoriale, che consente al cittadino di ricevere prestazioni specialistiche o diagnostiche presso strutture pubbliche o convenzionate e di acquistare farmaci a carico del
Servizio Sanitario Nazionale (in forma totale o parziale).
La digitalizzazione ha permesso sicuramente una riduzione dei costi relativi alla circolazione della carta per la ricetta tradizionale ma non una loro totale eliminazione (al paziente viene comunque rilasciato un promemoria cartaceo da presentare in farmacia).
Uno dei vantaggi più evidenti della ricetta elettronica è la maggiore difficoltà di realizzazione di falsificazioni e di sprechi della spesa pubblica.
Ad ogni medico, infatti, vengono assegnati dei numeri di ricetta elettronica che egli preleva e associa di volta in volta al singolo paziente; in tal modo risulta molto difficoltoso emettere delle ricette false ed, allo stesso tempo, si monitora l’operato dei singoli medici riuscendo a fermare il più possibile gli sprechi per la sanità.
Infine, però, è importante sottolineare che la ricetta elettronica non è priva di svantaggi, fra cui quello riportato dai medici di base, che lamentano un eccesso di lavoro burocratico, che sottrae tempo alle visite.
Ricetta elettronica e coronavirus
Il 19 marzo 2020 è stata diffusa una
ordinanza da parte della protezione civile italiana che permette ai cittadini di
usufruire della ricetta elettronica. Ai pazienti con necessità farmacologiche, infatti, arriverà per email o messaggio telefonico un codice detto
NRE (
Numero di Ricetta Elettronica) che potranno mostrare in farmacia al posto della classica ricetta cartacea per poter acquistare i farmaci prescritti dal medico.
La prescrizione, dunque, si dematerializza: questa misura è stata intrapresa con l'intento di
limitare il più possibile gli spostamenti e ridurre così la diffusione del nuovo
coronavirus. Inoltre, questa novità consente anche di rendere maggiormente efficiente tutto il Sistema Sanitario Nazionale.
Come funziona la ricetta elettronica?
Una volta rilasciata la ricetta in formato elettronico, il paziente può anche richiedere al medico che la prescrive il rilascio del NRE tramite promemoria. Questo può avvenire in tre modi differenti:
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Tramite mail – In questo caso il paziente dovrà comunicare al proprio medico l’indirizzo funzionante di una casella di posta elettronica.
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Tramite SMS – Ma anche attraverso applicazioni per telefonia mobile che permettano l'invio di messaggi e immagini, e quindi il paziente dovrà comunicare al medico il numero di telefono mobile.
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Tramite chiamata telefonica – Il numero viene così comunicato tramite chiamata da parte del medico; il paziente deve quindi avere comunicato al dottore il proprio numero telefonico. Il NRE in questo caso verrà dettato, per cui il paziente deve annotarlo e poi riportarlo al farmacista.