Cos'è l'intramoenia
Il termine
intramoenia ha un’origine latina e sta a significare “
dentro le mura della città”.
Nell’ambito del
Servizio Sanitario Nazionale, l’attività di intramoenia indica le
prestazioni dei medici di un ospedale, effettuate
fuori dal regolare orario di lavoro, e che si svolgono all’interno dell’ospedale usufruendo, quindi, di una struttura ambulatoriale e diagnostica pubblica.
Spesso accade infatti che, per le prenotazioni delle visite specialistiche in ospedale, si deve sottostare a lunghissime liste di attesa. Per questo motivo, alcuni pazienti, necessitando di un
’urgente consultazione medica, decidono di optare per una
visita intramoenia.
I pazienti che si sottopongono a una
prestazione intramoenia sono tenuti a pagare, allo specialista a cui hanno scelto di rivolgersi, una
tariffa come corrispettivo per il servizio usufruito.
Inoltre, le
prestazioni erogate dallo specialista, sono solitamente le
stesse che egli fornisce nella struttura ospedaliera quando è in servizio, sulla base del suo contratto di lavoro con il
Servizio Sanitario Nazionale.
Cosa si intende per visita intramoenia
Come già accennato, per
visite intramoenia, definite anche
libere professioni intramurarie, si intendono tutte quelle prestazioni erogate dai medici di un ospedale fuori dal normale esercizio delle loro funzioni e che, per tale scopo, usufruiscono dell’edificio pubblico e delle apparecchiature in esso presenti.
Il medico, al termine della visita, è tenuto al rilascio della fattura che è detraibile dalle imposte.
Il vantaggio più grande dei pazienti è che, tramite l’intramoenia, hanno la possibilità di scegliere lo specialista a cui rivolgersi per sottoporsi alla visita di cui hanno bisogno (cosa che non avviene con la prenotazione della prestazione tramite la struttura ospedaliera poiché, in questo caso, lo specialista che effettua la visita viene attribuito in automatico).
L’attività intramoenia di un medico ospedaliero può essere svolta anche presso strutture private accreditate dal SSN e localmente individuate di volta in volta dalle ASL che autorizzano il medico interessato allo svolgimento di attività intramoenia presso quella struttura.
Normativa intramoenia
Nel nostro Paese, la prima regolamentazione relativa all’esercizio dell’
attività intramoenia risale al 1991 quando, con il
Decreto Legislativo n. 517, è stato stabilito il principio della totale disponibilità dei dirigenti sanitari nello svolgimento delle funzioni attribuite dalla
ASL; in esso viene indicata, inoltre, la procedura per sottrarsi alla totale disponibilità, consentendo un
rapporto di lavoro non esclusivo.
Per i soggetti che scelgono di mettersi a totale disposizione dell’azienda, il decreto prevede un’indennità premiante e la possibilità di effettuare la libera professione intramoenia, realizzando un equilibrio tra attività professionale ed istituzionale, con l’obiettivo di concorrere alla riduzione delle liste di attesa.
Successivamente, per adeguare la normativa sull’intramoenia ai diversi cambiamenti che si sono verificati con il passare del tempo (come, ad esempio, nel campo tecnologico), è emersa la necessità di rivedere le disposizioni e, per tale motivo, si sono susseguite parecchie leggi a riguardo.
La realizzazione di una quantità grande di disposizioni e di linee guida sull’attività di intramoenia, non ha affatto risolto i problemi che quest’ultima comporta ma, al contrario, ha portato a far emergere l’esistenza di importanti disparità fra le Regioni del nostro Paese ed a creare un clima di perplessità e di confusione.
Costi intramoenia
I
costi relativi alla prestazione intramoenia variano in base alle specifiche prestazioni richieste; mediamente, gli specialisti che effettuano attività di intramoenia percepiscono un
compenso pari a 16.800 euro all’anno.
A tal proposito, è importante sottolineare che il medico è tenuto a versare all’azienda ospedaliera una percentuale del suo fatturato come compenso per tutti i servizi pubblici usufruiti, come i locali, le apparecchiature, la segreteria e così via (in media tale percentuale corrisponde al 6,5% del suo fatturato).
Infine, è utile ricordare che le motivazioni che spingono i cittadini a scegliere una visita intramoenia sono essenzialmente tre:
- I tempi di attesa per le visite pubbliche, a volte troppo lunghi
- Lo specialista o il servizio espressamente consigliati da persone di fiducia (il cosiddetto passaparola)
- La possibilità di scegliere un determinato dirigente sanitario.
Cos'è l'intramoenia extramuraria
Al contrario dell’intramoenia, per
attività extramoenia o extramuraria si intende l’esercizio della libera professione fuori dall’azienda ospedaliera, in strutture o studi privati; in tal caso il medico non è tenuto a girare parte del suo compenso alla Asl e l’intervallo del suo onorario è stabilito dall’ordine professionale di appartenenza.
A partire dal 1° gennaio 1999 i dirigenti sanitari sono obbligati a fare una scelta fra l’esercizio della loro professione in intramoenia o in extramoenia sulla base della loro convenienza economica; ad esempio: i medici che svolgono attività extramoenia deducono interamente i costi della professione, ma sono costretti a rinunciare ai fringe benefits (buoni pasto, polizze sanitarie, ecc.) che la struttura pubblica eroga solo ai dirigenti che operano in regime di intramoenia, ai quali sono anche riservati tutti gli incarichi dirigenziali.