Proteinemia: significato biologico
La
proteinemia, o protidemia, è un parametro ematochimico volto a quantificare le
proteine totali presenti nel plasma. La proteinemia indica quindi la quantità totale dei vari tipi di proteine presenti nel
plasma, ovvero nella porzione liquida del
sangue.
La
concentrazione delle proteine presenti nel flusso ematico è relativamente stabile, in quanto riflette un equilibrio tra la perdita delle molecole vecchie e la produzione di quelle nuove.
Protidemia totale: cosa è
La frazione liquida del sangue è detta plasma ed è formata per la maggior parte da acqua ma contiene anche importanti sostanze, prime tra tutti le proteine accompagnate da sali inorganici, gas e costituenti organici di varia natura.
La componente ematica liquida, al pari di quella corpuscolata, ricopre
funzioni importantissime ed essenziali alla vita. In particolare, le proteine plasmatiche sono coinvolte in svariati processi tra cui:
- regolazione della pressione e dell’equilibrio osmotico;
- trasporto grazie a proteine come la transferrina, la ceruloplasmina, l’aptoglobina, e l’emopessina;
- mantenimento dell’equilibrio acido-base funzionando da tampone;
- difesa dell’organismo grazie al coinvolgimento in processi come coagulazione, immunità e risposta infiammatoria;
- regolazione di numerose attività dell'organismo data l’azione di diverse proteine come ormoni o neurotrasmettitori.
Protidemia: valori normali
Normalmente, un adulto in buono stato di salute presenta una proteinemia di circa 7 grammi per decilitro di plasma. L'intervallo di riferimento per la misurazione della proteinemia è compreso tra 6,4 e 8,3 g/dL.
Protidemia totale alta
Una elevata concentrazione di proteine nel sangue viene definita
iperproteinemia e si verifica quando la concentrazione di proteine risulta superiore al limite alto stabilito, ovvero 8,3 g/dL.
Protidemia totale alta: cause
La proteinemia può aumentare, superando cioè il limite alto del normale range, per svariati motivi, tra cui:
- eccessiva sintesi di proteine da parte del fegato come nei casi in cui si osserva emoconcentrazione, oppure nel caso di alcune malattie autoimmuni;
-
disidratazione;
- patologie onco-ematologiche come mieloma multiplo;
- stasi venosa durante un prelievo;
- malattie infiammatorie croniche o infezioni virali come epatite o HIV.
Protidemia totale bassa
Una
bassa concentrazione di proteine nel sangue viene definita ipoproteinemia e si verifica quando la concentrazione di proteine risulta inferiore al limite basso stabilito, ovvero 6,4 g/dL.
Protidemia totale bassa: cause
L’ipoproteinemia può suggerire la presenza di diverse condizioni patologiche tra cui:
- ridotta funzionalità epatica, ovvero il fegato non in grado di sintetizzare le proteine sufficienti a soddisfare le richieste dell’organismo;
- insufficiente apporto alimentare o compromesso assorbimento delle proteine, come nei casi di malnutrizione o di malattie epatiche gravi;
- malattia celiaca;
- malattie infiammatorie intestinali;
- eccessivo catabolismo o perdita di proteine da parte del rene o dell'intestino, come nella sindrome nefrosica;
- aumento della volemia: come nel caso di scompenso cardiaco congestizio;
- iperidratazione, emorragie e ustioni.
Protidemia bassa in gravidanza
In
gravidanza solitamente si assiste ad
abbassamento fisiologico dei valori di proteinemia e dell’albumina, assolutamente non preoccupante: il fegato ne produce di meno, il sangue aumenta di volume e di conseguenza si verifica una diluizione che porta a minore concentrazione.
Valori eccessivamente bassi, però, potrebbero essere sintomo di un cattivo funzionamento del fegato, di un problema di iperattività della tiroide, di una dieta troppo restrittiva e di con pochi liquidi.
Protidemia alta in gravidanza
La presenza iperproteinemia e di un aumento della
concentrazione dell’albumina sierica e nelle urine può essere indice di gestosi o
preclampsia: una patologia da tenere assolutamente sotto controllo. Uno dei sintomi più comuni con cui si manifesta è il gonfiore
accentuato agli arti, accompagnato da un valore di pressione arteriosa elevato.
Protidemia frazionata
La
proteinemia frazionata è un’analisi laboratoristica che consente di valutare, attraverso una tecnica tipica della biologia molecolare detta
elettroforesi, la quantità delle proteine più rappresentate a livello ematico ovvero:
-
albumina;
- α-1 globuline;
- α-2 globuline;
- β-globuline;
- γ-globuline.
Inoltre, in molti laboratori è possibile effettuare una ulteriore separazione delle β-globuline in due ulteriori frazioni ovvero:
- β-1 globuline;
- β-2 globuline.
L'albumina è la proteina più rappresentata nel siero, rappresenta circa il 60% del totale, nonché una delle più importanti dell'organismo. Essa viene sintetizzata dal fegato ed è contenuta soprattutto nei liquidi interstiziali e nel plasma, dove rappresenta, da sola, circa la metà delle proteine circolanti. L'albumina svolge diverse funzioni, tra cui la regolazione della pressione osmotica ed il trasporto di sostanze, come la bilirubina.
Le globuline rappresentano circa il 40% delle proteine sieriche. In dettaglio, le α-1 e α-2 globuline svolgono principalmente una funzione di trasporto dei lipidi e degli ormoni. Anche le β-globuline trasportano le sostanze presenti nel sangue: tra le più note si ricordano la
transferrina, deputata al trasporto del ferro, e la β-2 microglobulina.
Le γ-globuline hanno, invece, principalmente una funzione anticorpale.
Un basso rapporto albumina/globuline, può riflettere la
sovrapproduzione di globuline, tipica del mieloma multiplo, delle malattie autoimmuni, della cirrosi e delle malattie renali (sindrome nefrosica) mentre, un alto rapporto albumina/globuline fa pensare a una scarsa produzione di immunoglobuline, che solitamente fa la sua comparsa in caso di
leucemia o in presenza di alcuni difetti genetici.