Cos’è
L’
osso etmoide deve il suo nome al termine greco
ethmos per indicare il “setaccio”, in quanto la sua struttura presenta numerose cavità dette seni etmoidali.
È un osso impari e mediano situato in una porzione del
cranio che prende il nome di neurocranio.
La sua lamina cribrosa costituisce una piccola parte della base cranica e separa la scatola cranica dalla cavità nasale.
Le sue lamine papiracee, invece, contribuiscono alla parete mediale della cavità oculare.
Infine, le strutture a esso appartenenti disposte sul piano sagittale mediano contribuiscono a formare la porzione superiore della cavità nasale.
Struttura dell'osso etmoide
L’etmoide si compone di:
- Una lamina cribrosa, posta orizzontalmente
- Una lamina verticale
- Due masse laterali, dette labirinti etmoidali
La lamina cribrosa e quella verticale si incrociano ortogonalmente, dando origine a:
- apofisi crista galli (espressione latina per “cresta del gallo”, da cui se ne deduce la forma): una protuberanza triangolare posta superiormente rispetto alla lamina cribrosa;
- lamina perpendicolare, posta ventralmente, che va a costituire il setto nasale.
Con che cosa si articola l’etmoide
L’etmoide è in rapporto con ben tredici ossa: due appartenenti al neurocranio (osso frontale e osso sfenoide) e undici del cosiddetto splancocranio (le due ossa nasali, le due ossa mascellari, le due ossa palatine, le due ossa lacrimali, il vomere e i due cornetti nasali inferiori).
Fratture dell’etmoide
La
porosità e la
fragilità che caratterizzano l’etmoide contribuiscono notevolmente alla sua suscettibilità alle
fratture.
Episodi che possono prevedere questa evenienza sono generalmente colpi dal basso verso l’alto subiti dal naso, come sbattere contro il cruscotto dell’auto durante un incidente stradale, ma anche cadere per terra in avanti.
Oltre alla frattura in sé, può esserci un’altra situazione importante a essa correlata.
Se alcuni piccoli frammenti ossei nasali passano attraverso i pori della lamina cribrosa, possono causare sia una perdita di liquido cerebrospinale all’interno della cavità nasale, sia un’invasione del sistema nervoso centrale, solitamente sterile, da parte di batteri normalmente presenti nelle cavità nasali.
Inoltre, fratture della lamina papiracea (parete mediale della cavità orbitaria) possono
rendere la cavità nasale e l’orbita reciprocamente esposte.
Questo dà luogo da una parte a
enfisema orbitale, dall’altra, con un aumento di pressione all’interno della cavità nasale (come durante uno starnuto) si può verificare un
esoftalmo temporaneo, ossia un disturbo che porta ad un’anomala sporgenza del bulbo oculare rispetto alla sua sede naturale.
Importanza clinica dell’etmoide
Talvolta, a partire dalle cellule etmoidali, si sviluppano i cosiddetti
polipi nasali (
poliposi nasale).
Essi sono formazioni morbide dallo sviluppo lento e, dal momento che l’etmoide è situato tra la cavità nasale e l’orbita, il suo benessere è fondamentale alla normale funzionalità dei seni paranasali (seno mascellare, seno sfenoidale e seno frontale).
Risulta, dunque, evidente che qualsiasi compromissione dell’etmoide (come la sinusite etmoidale e il relativo accumulo di muco) va a causare un blocco e relativa
infiammazione dei seni paranasali (vari tipi di
sinusite: sinusite mascellare, sinusite frontale, sinusite sfenoidale).
Queste situazioni possono essere alleviate o risolte tramite intervento di chirurgia paranasale funzionale eseguito tramite tecnica di endoscopia nasale.