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Nevo di Sutton

Dermatologia
Nevo di Sutton

Cos'è

Il nevo di Sutton o alonevo fa parte dei nevi con caratteristiche particolari e non è pericoloso per la salute. Sebbene infatti, alcuni tipi di melanoma subiscano una regressione simile a quella del nevo di Sutton, i nevi di Sutton sono lesioni benigne, che non sono indice di melanoma.

Il nevo di Sutton è infatti un nevo comune che a un certo punto si circonda di un alone bianco a forma di anello. Dopo la comparsa dell’alone bianco, nei mesi successivi, il neo comincia a perdere colore diventando da marrone a rosa. Anche le sue dimensioni vanno in regressione e dopo uno o due anni il nevo di Sutton non è più visibile ed è sostituito da una macchia tonda di colore bianco.

Infine, dopo un altro anno circa anche la macchia bianca scompare. In sintesi, dunque, il nevo di Sutton è un nevo che va in regressione spontanea.

Si parla anche di "digestione del nevo", in quanto questo riassorbimento, ad opera deille cellule linfociatarie, può essere completo.

Il nome nevo di Sutton deriva del suo scopritore, il  dermatologo americano Richard Lightburn Sutton, che studiò questo particolare neo nel 1916 (sebbene esso venga raffigurato in un'opera pittorica di Matthias Grünewald già nei primi anni del 1500).

Dove e come compare

Generalmente, l'insorgenza del nevo di Sutton corrisponde all'età adolescenziale, ma si registrano numerosi casi anche nei giovani adulti (20-30 anni), sia di sesso femminile che maschile.

Di solito questo particolare tipo di neo si manifesta sull'epidermide del torace (sul dorso o sull'addome).

Questa condizione non deve preoccupare neanche se compare nei bambini; tuttavia, è bene non confondere il nevo di Sutton, con una malattia che determina la depigmentazione della pelle: la vitiligine; in caso di dubbio, dunque, è sempre opportuno consultare un medico.

Se si notano depigmentazioni della pelle associati a disturbi alla tiroide, probabilmente si tratterà di vitiligine (spesso vi è un rapporto tra tiroide e vitiligine; mentre non vi sono collegamenti dimostrati tra nevi di Sutton e malattie tiroidee).

Causa

Il nevo di Sutton è un nevo melanocitico, che viene attaccato dai linfociti, che alla fine lo eliminano. Non si conosce la ragione di questo combattimento tra linfociti e nevo di Sutton, ma il suo comportamento è benigno.

L’età di comparsa dei nevi di Sutton è quella dell’adolescenza e, di solito, più nevi presentano questa modificazione in uno stesso individuo. Tale neo si forma contemporaneamente con l'alone bianco che lo circonda.

Spesso è stato osservato che il nevo di Sutton può comparire a seguito di un’esposizione al sole insistente, di un’ustione o della comparsa di un eritema cutaneo.

Secondo diversi studi, la sua insorgenza potrebbe essere causata proprio dalla risposta immunitaria che cerca di distruggere i melanociti danneggiati dal sole.  

Le cellule linfocitarie attaccano il neo, distruggendo i melanociti in modo graduale, avvertendolo come "minaccioso". Si tratta dunque di una risposta alterata del sistema immunitario, che riconosce un neo come atipico o alterato da agenti esterni di natura chimica o fisica (come l'ustione al sole) e provvede alla sua distruzione.

Conseguenze

Come si è detto, questo tipo di nevi rappresenta una lesione benigna, e non scaturisce in melanoma maligno.

Molte volte questo genere di nevo può causare ciocche di capelli bianchi, se insorge sul cuoio capelluto, oppure peli bianchi, quando è in altre parti del corpo. I peli bianchi sono inoltre una caratteristica della vitiligine, quindi è il caso di sottoporsi a delle visite mediche specialistiche per escludere ogni patologia.si forma contemporaneamente con l'alone bianco che lo circonda.

Trattamento

Il processo di riassorbimento del nevo ad opera delle cellule linfocitarie viene definito digestione del nevo, oppure regressione di un nevo. Infatti, i linfociti attaccano il neo fino a portare le cellule all’apoptosi dei melanociti, con un lento riassorbimento del nevo.

Proprio per questo motivo, non esiste una cura per il nevo di Sutton: esso non necessita nessun trattamento terapeutico a base di farmaci o chirurgico. Alla comparsa del neo bianco, è consigliabile farsi visitare da un medico specialista, per escludere altri problemi legati alla pelle.

Prof. Marcello Monti Medico Chirurgo
Prof. Marcello Monti
dermatologo

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