Cosa sono i neuroni?
Il
neurone è la più piccola unità funzionale del tessuto nervoso, che insieme al tessuto della
neuroglia e al tessuto vascolare, formano il
sistema nervoso.
Grazie alle sue caratteristiche fisiologiche e chimiche, ogni neurone permette di ricevere, integrare e trasmettere impulsi nervosi, nonché di produrre sostanze denominate neuro-trasmettitori.
Unitamente ad altri neuroni facenti parte della stessa regione cerebrale, esso consente la messa in atto di una serie di funzioni cognitive e comportamentali, come pensare, camminare, parlare, ecc.
Dove si trovano e a cosa servono i neuroni?
I
neuroni si trovano all’interno del sistema nervoso e comunicano tra loro tramite collegamenti intercellulari chiamati
sinapsi. La comunicazione sinaptica avviene attraverso sostanze chimiche dette
neurotrasmettitori, che stimolano, tramite il passaggio dell’impulso nervoso, la cellula successiva.
L’impulso nervoso, detto anche potenziale d’azione, si propaga lungo la fibra nervosa e determina dei mutamenti sia chimici sia elettrici.
I neuroni sono polarizzati in quanto all’esterno della membrana cellulare presentano una carica elettrica differente da quella all’interno. Questa differenza di carica è determinata dalla percentuale diversa di ioni sodio e potassio tra interno ed esterno: con l’ausilio della pompa sodio-potassio, è possibile trasmettere l’informazione dall’interno all’esterno.
Nel momento in cui si ha il passaggio dell’informazione da una cellula all’altra, si ha l’impulso nervoso: una volta raggiunta la sinapsi, le vescicole presenti sulla sua superficie liberano un neurotrasmettitore che si diffonde rapidamente tramite la fibra post-sinaptica e si lega ad alcune molecole della membrana della cellula recettrice. La reazione con il neurotrasmettitore cambia la permeabilità della membrana della fibra post-sinaptica, dando origine ad un potenziale d’azione che permetterà a un ulteriore impulso nervoso di continuare a propagarsi.
Quanti neuroni abbiamo?
I neuroni all'intenro del cervello sono davvero moltissimi: quest'organo arriva a contenere circa
100 miliardi di neuroni, variabili per forma e posizione ma accomunati da alcune caratteristiche.
I neuroni si rigenerano?
Per lungo tempo si è pensato che i
neuroni non potessero rigenerarsi. Gli scienziati pensavano che ognuno di noi nascesse con un certo numero di neuroni e che una volta morti, questi fossero irrecuperabili. In realtà le ricerche più recenti hanno rivisto questa tesi.
Gli scienziati infatti hanno scoperto che gli adulti possiedono dei
neuroni “nuovi”, e che parte di questo processo di rigenerazione avviene nell’
ippocampo, una struttura che viene devastata nella
malattia di Alzheimer. Per esempio, gli scienziati stanno cercando di trovare dei modi per ricostituire le cellule nervose nella corteccia cerebrale, manipolando le cellule più staminali.
Quali sono i tipi di neuroni?
I
neuroni possono essere classificati in base al loro numero e alle
quantità di ramificazioni dei prolungamenti, nelle seguenti
categorie:
-
neuroni unipolari, che presentano un solo assone e un pirenoforo che funziona da sito recettore;
-
neuroni bipolari, che hanno un assone e un solo dendrite che si articola agli antipodi del soma;
-
neuroni multipolari, che mostrano un assone e molteplici dendriti.
Inoltre, è possibile classificare i neuroni in base alla forma che assumono:
-
piramidale, in cui i dendriti alla base si distribuiscono in senso orizzontale, mentre il dendrite apicale si sviluppa in verticale; l’assone si estende nelle zone corticali della corteccia;
-
stellato, definiti anche granuli, in cui i dendriti si ramificano tutti intorno al soma e l’assone comunica con le cellule adiacenti;
-
fusiforme, aventi alle estremità due terminazioni dendritiche, mentre l’assone si dirige verso gli strati più superficiali.
Ogni neurone svolge una ben precisa funzione, per questo motivo è possibile distinguerli in:
-
neuroni sensitivi o afferenti, che ricevono stimoli dagli organi sensoriali e trasportano l’informazione al sistema nervoso centrale;
-
interneuroni o neuroni intercalari, integrano i dati forniti dai neuroni sensoriali e li trasmettono ai neuroni motori;
-
neuroni motori o efferenti – detti anche motoneuroni – che diffondono impulsi di tipo motorio agli organi della periferia corporea; a loro volta si suddividono in:
-
neuroni somatomotori, i cui assoni formano fibre chiamate efferenti che innervano la muscolatura striata volontaria dell’organismo; si differenziano ulteriormente in motoneuroni α, ossia responsabili della reale contrazione delle fibre muscolari striate, e motoneuroni γ, che innervano gli organi sensoriali propriocettivi detti fusi neuromuscolari, intercalati nella stessa struttura muscolare;
-
neuroni visceroeffettori, invece, danno origine a fibre dette pregangliari, che si collegano sempre a un secondo neurone localizzato in un ganglio simpatico o parasimpatico, da cui origina la fibra postgangliare; tali neuroni agiscono a livello delle risposte involontarie o viscerali.
I neuroni si classificano anche in base alla tipologia di neurotrasmettitore e possono essere:
-
colinergici, che usano l’acetilcolina;
-
monoaminergici che utilizzano come neurotrasmettitore la serotonina e le catecolamine;
-
aminoacidergici, che utilizzano il GABA con funzione inibitoria e i neuroni glutammatergici con funzione eccitatoria.
Esistono poi i neuroni specchio, una tipologia di neuroni che si attiva quando un soggetto imita un'azione vista in un altro individuo o agisce tramite emulazione, sulla base di ciò che osserva nel comportamento di un suo simile.
Neuroni specchio
Come appena detto, i
neuroni specchio sono una particolare tipologia di neuroni, che si attivano facendo imitare un comportamento che un individuo vede in un su simile.
Non solo la vista è coinvolta nell'attivazione di questi neuroni: anche l'ascolto di un rumore può suscitare il medesimo effetto (lo si è notato attraverso studi di neuroimmagine che coinvolgevano pazienti ciechi o ipovedenti).
I
neuroni specchio sono presenti nell'uomo, nei primati e in alcuni uccelli. I neuroni specchio non intervengono solo nell'imitazione della gestualità, ma anche del linguaggio e del comportamento più in generale.
Tali neuroni rappresentano una scoperta recente, essendo stati individuati, per caso, solo tra gli anni '80 e '90 in Italia, presso l'Università di Parma.