Dove si trova il nervo ottico?
Il
nervo ottico si trova nella parte posteriore dell’
occhio e fa capo, insieme ad altri undici nervi cranici, al sistema nervoso centrale.
Esso è formato da tante
fibre nervose che trasmettono le informazioni visive al cervello, attraverso gli impulsi elettrici, e inizia nel disco ottico, dove convogliano le cellule della retina (dette fotorecettori).
I nervi ottici, dunque, sono molto importanti per la vista.
Quali sono i principali disturbi del nervo ottico?
Esistono
diverse patologie che possono colpire il nervo ottico.
Tra i disturbi più comuni si possono annoverare:
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Glaucoma: una delle cause principali dei disturbi della vista, che in Italia colpisce circa un milione di persone. Si tratta di una patologia cronica, che provoca danni al nervo ottico, ledendo la vista a poco a poco, fino alla cecità.
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Papilledema: un disturbo che si verifica quando la pressione nell’encefalo aumenta e i nervi ottici si gonfiano. Ciò è solitamente dovuto ad alcuni fattori, quali: tumore, ipertensione, emorragie.
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Neurite ottica: si tratta di una infiammazione del nervo ottico che, oltre al dolore può provocare la perdita della vista. Può manifestarsi per via della sclerosi multipla. Può essere causata da patologie infettive (sinusiti, meningiti), autoimmuni (neuromielite ottica) o neoplastiche. Spesso la neurite ottica è il sintomo d’esordio della sclerosi multipla e si ripresenta frequentemente nelle fasi di riacutizzazione della malattia.
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Atrofia ottica dominante: una patologia che si può ereditare e che comporta un danneggiamento del nervo ottico con conseguente e graduale perdita della vista.
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Patologie autoimmuni e/o congenite.
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Traumi.
Esami del nervo ottico
Tra gli esami cui ci si può sottoporre per analizzare il nervo ottico si possono menzionare:
- Oct del nervo ottico (tomografia ottica computerizzata): si tratta di una tomografia che si esegue per ottenere immagini dettagliate della retina e del nervo ottico.
- Risonanza magnetica
- Esame del campo visivo
In ogni caso, è sempre necessario rivolgersi all’oculista per avere una corretta diagnosi e per ricevere le indicazioni necessarie sulle possibili cure da intraprendere nei casi in cui l’infiammazione o il danneggiamento del nervo ottico non siano irreversibili.