Cosa sono
Il sistema di protezione del nostro corpo, il sistema immunitario, è strutturato in modo che possa riconoscere le sostanze estranee (come virus e batteri) e le possa attaccare.
Per far si che ciò avvenga, è necessario che ci siano dei segnali che permettano l’individuazione del not-self. Il
sistema immunitario, quindi, individua sostanze estranee marcate con proteine dette “
antigeni”. Gli antigeni sono, dunque, sostanze che vengono riconosciute dal
sistema immunitario scatenando la produzione di
anticorpi diretti contro di essi.
I globuli rossi presenti nel sangue sono cellule provviste di membrana citoplasmatica la cui superficie presenta degli antigeni. Sui
globuli rossi, è possibile identificare 2 diversi antigeni: l'
antigene A e l'
antigene B. Nel
plasma si possono trovare anticorpi anti-A (che attaccano e distruggono l’antigene A) e anticorpi anti-B (che attaccano e distruggono l’antigene B).
Cenni storici
La
scoperta dei gruppi sanguigni, nel 1901, fece meritare il premio Nobel all’austriaco
Karl Landsteiner, il quale identificò 4 gruppi sanguigni diversi, che definì
A,
B,
AB e
0.
La differenza biochimica fra questi 4 sierotipi fu scoperta più avanti, quando si mise in luce la presenza degli antigeni eritrocitari.
Come si determinano
Nella specie umana, il
sangue mostra caratteristiche morfologiche e di composizione chimica uguali in tutti gli individui. Tuttavia, esistono vari
tipi di sangue che si possono distinguere sulla base di alcune caratteristiche sierologiche; tali differenze sierologiche caratterizzano i cosiddetti gruppi sanguigni.
Il gruppo sanguigno è ereditato geneticamente alla nascita e presenta contributi da entrambi i genitori.
Tipi
Il
gruppo sanguigno al quale un individuo appartiene è determinato dalla presenza o dall'assenza nei suoi globuli rossi di particolari
sostanze agglutinogene, che sono indicate con le lettere A e B.
Il sistema AB0 distingue 4 diversi gruppi sanguigni:
-
Gruppo 0 (non contiene nessun agglutinogeno)
- Gruppo A
- Gruppo B
-
Gruppo AB (contiene gli agglutinogeni del gruppo A e del gruppo B)
Inoltre, il siero di sangue dei vari individui possiede anticorpi che agglutinano il sangue di soggetti che non posseggono lo stesso agglutinogeno nei globuli rossi e sono causa degli incidenti trasfusionali.
Gruppi sanguigni compatibili
La
compatibilità tra gruppi sanguigni è limitata dalle
agglutinine e gli
antigeni del sangue. In base alla presenza degli antigeni, si parla di donatori universali di sangue e donatori universali di plasma.
Il gruppo sanguigno è caratterizzato dalla presenza di uno o dell’altro antigene e dei corrispondenti anticorpi:
-
Gruppo A – Chi possiede il gruppo A presenta l’antigene A e gli anticorpi anti-B (questi soggetti potranno ricevere sangue solo dal gruppo A e dal gruppo 0, mentre potranno donarlo solo al gruppo A).
-
Gruppo B – Chi possiede il gruppo B presenta l’antigene B e gli anticorpi anti-A (questi soggetti potranno ricevere sangue solo dal gruppo B e dal gruppo 0, mentre potranno donarlo solo al gruppo B).
-
Gruppo AB – Chi possiede il gruppo AB presenta sia l’antigene A che l’antigene B e non ha anticorpi diretti contro nessun antigene (questi soggetti, detti riceventi universali, potranno ricevere sangue sia dal gruppo A, sia dal gruppo B, sia dal gruppo AB, sia dal gruppo 0, ma possono donarlo solamente al gruppo AB).
-
Gruppo 0 (zero) – Chi appartiene al gruppo 0 è un gruppo neutro, infatti non presenta nessuno dei 2 antigeni, mentre possiede entrambi gli anticorpi (questi soggetti, detti donatori universali, non potranno ricevere sangue da nessuno dei precedenti gruppi sanguigni, mentre potranno donarlo a tutti).
In caso di mancato rispetto di tali compatibilità, gli anticorpi contenuti nel plasma aggrediscono i globuli rossi del sangue che è stato trasfuso, innescando una reazione di agglutinazione che causa la formazione di piccoli coaguli che ostruiscono i vasi sanguigni con le conseguenze del caso.
Esposizione a un gruppo sanguigno diverso dal proprio
Se un individuo è esposto a un
gruppo sanguigno non riconosciuto come il proprio il sistema immunitario, produce
anticorpi che possono legarsi a quel particolare antigene e sviluppa una
memoria immunologica contro quell'antigene.
Il soggetto diventa quindi sensibile a quell'antigene. Se il sangue usato per la trasfusione non è compatibile, il sistema immunitario risponde con:
Fattore Rh
Tener conto solo del
gruppo sanguigno non è sufficiente. Infatti, in seguito, venne scoperta la presenza di un altro antigene: il
fattore Rh, fondamentale per le
trasfusioni di sangue.
Lo studio venne condotto, dal team dello stesso Landsteiner, su un gruppo di Macachi Rhesus da cui deriva il nome Rh.
Nel circolo sanguigno, a prescindere dal gruppo sanguigno, può essere presente o meno l'antigene Rh. Se è presente, si parla di Rh positivo (Rh+), se è assente si parla di Rh negativo (Rh-).
Il sangue dei soggetti Rh- non presenta naturalmente gli anticorpi diretti contro il fattore Rh+, ma si formano soltanto nel momento in cui il soggetto dovesse ricevere sangue Rh+.
I problemi non insorgono subito dopo la prima trasfusione, ma solo se dovesse essere trasfuso sangue, con incompatibilità Rh, una seconda volta. In tal caso, infatti, il sangue del paziente avrà già gli anticorpi anti-Rh che si erano formati alla prima trasfusione e questi anticorpi saranno immediatamente pronti ad attaccare i globuli rossi trasfusi, determinandone l'agglutinazione.
Gruppo sanguigno più comune
I
gruppi A+ e
0+ sembrano essere
predominanti in
Europa, negli
Stati Uniti e in
Australia.
In
Asia, sembra avere la prevalenza il
B+, mentre i gruppi 0-, A- e B- appaiono meno frequenti.
Inferiore è, invece, la percentuale di soggetti nel mondo che presentano il gruppo AB, sia positivo che negativo.
Gruppi sanguigni più rari
Un
gruppo sanguigno è considerato raro se ce ne sono meno di 1 su 1.000.
Uno dei
tipi di sangue più rari al mondo è
Rh-, che non ha antigeni nel sistema Rh. Ci sono solo 9 donatori attivi nella comunità di donatori di sangue raro con sangue Rh-.
È considerato un "sangue universale" per chiunque abbia un tipo di sangue raro all'interno del sistema Rh. Tuttavia, chiunque abbia sangue Rh- può ricevere solo sangue Rh- in una trasfusione.
Dieta del gruppo sanguigno
Nonostante gli studi scientifici abbiano ripetutamente dimostrato che non vi è alcuna fondata ragione di seguire una dieta specifica in base al proprio gruppo sanguigno, l’approccio dietetico chiamato “dieta del gruppo sanguigno” viene frequentemente pubblicizzato.
La dieta del gruppo sanguigno promette di perdere peso, digerire meglio, prevenire alcune patologie, e raccomanda esercizi fisici basati sul gruppo sanguigno di appartenenza.
Tuttavia, quasi tutti gli studi che sostengono l’utilità della dieta del gruppo sanguigno sono stati condotti con procedure sperimentali molto discutibili, prima fra tutte l’assenza di un gruppo di controllo con cui confrontare i risultati.
La validità di queste ricerche, quindi, è estremamente dubbia.