Il "sesso senza amore" è un'attività sessuale che si svolge al di fuori di una relazione romantica o di un legame emotivo profondo; viene spesso definito come "sesso occasionale", "avventure di una notte" e quando lo si pratica si diventa "amici di letto".
Ci sono persone più o meno propense a farlo? Scopriamolo.
Sesso senza coinvolgimento amoroso? Dipende dallo stile di attaccamento
La psicologa Jacqui Manning svela a Body+Soul i segreti dell'attaccamento e come l'infanzia possa influenzare la nostra vita amorosa.
Alcune persone si sentono coinvolte già dopo un solo bacio, mentre altre collezionano relazioni intime senza provare un brivido di emozione: perché questa differenza?
"Siamo creature predisposte all'attaccamento", spiega la psicologa ai conduttori Eliza Cracknell e Aliso Izzo nel podcast Body+Soulmates. "Per sopravvivere abbiamo sempre vissuto in gruppi e abbiamo bisogno di legami con le persone, che siano familiari, amici o partner. Ma il modo in cui ci leghiamo agli altri è influenzato dalla nostra infanzia."
Se i nostri caregiver non sono stati in grado di rispondere adeguatamente ai nostri bisogni emotivi, potremmo sviluppare diversi stili di attaccamento.
Un esempio è l'attaccamento evitante: chi ne soffre, infatti, tende ad essere riservato e a reprimere le proprie emozioni.
"Queste persone possono stabilire connessioni superficiali", spiega Manning, "ma difficilmente si lasciano andare completamente. Spesso è il risultato di un condizionamento e di un'educazione che non hanno favorito l'espressione emotiva."
L'attaccamento evitante può influenzare negativamente le relazioni amorose in diversi modi:
- difficoltà a stare in intimità: le persone con questo stile di attaccamento possono avere difficoltà a fidarsi degli altri e ad aprirsi emotivamente, ostacolando la creazione di relazioni profonde;
- paura dell'abbandono: il timore di essere feriti o lasciati può portare a sabotare le relazioni o ad evitarle del tutto;
- comportamenti di evitamento: di fronte a conflitti o emozioni intense chi ha un attaccamento evitante può tendere ad allontanarsi o a chiudere la comunicazione.
Riconoscere il proprio stile di attaccamento è il primo passo per gestirlo in modo efficace: con la terapia o il lavoro di auto-riflessione è possibile imparare a costruire relazioni più sane e soddisfacenti.
È importante sottolineare che non tutti i comportamenti associati all'attaccamento evitante sono negativi: le persone con questo stile possono essere indipendenti, autonome e brave a gestire i propri spazi.
La sfida è trovare un equilibrio tra l'indipendenza e la capacità di connettersi con gli altri in modo profondo e significativo.
Se si ha un dubbio riguardo il proprio stile di attaccamento e si ha paura che possa avere un impatto negativo sulle relazioni, un professionista qualificato può essere una risorsa preziosa per comprendere meglio se stessi e sviluppare strategie volte a costruire relazioni più sane e appaganti.
Si avrà a disposizione uno spazio sicuro e non giudicante per esplorare le esperienze passate e il loro legame con i modelli relazionali attuali, attraverso un percorso di counseling o psicoterapia.
I rapporti basati solo sul sesso funzionano, ma ci devono essere i giusti presupposti
La psicologa Jacqui Manning spiega anche che chi si innamora facilmente è attratto dall'intensità emotiva e dalle sensazioni piacevoli che l'innamoramento porta con sé, "l'ondata di ossitocina e di altre sostanze chimiche positive".
Ma quindi possono funzionare? Secondo Manning, sì, ma solo se basate su una comunicazione aperta e onesta, fondamentale per evitare fraintendimenti e delusioni, soprattutto per chi è predisposto a sviluppare attaccamenti emotivi.
Durante il sesso la parte del cervello deputata al pensiero razionale si "spegne", alterando il processo decisionale: l'ondata di dopamina e ossitocina inondano il sistema, intensificando il piacere e creando un legame emotivo, anche se non desiderato.
Dunque, come evitare delusioni?
- parlare prima e non quando si rischia di essere già troppo coinvolti: discutere aspettative, limiti e desideri prima di avere rapporti intimi;
- consapevolezza riguardo il ruolo degli ormoni: riconoscere che le emozioni provate durante e dopo il sesso potrebbero essere amplificate dagli ormoni e non riflettere necessariamente la realtà.
Come gestire una relazione basata solo sul sesso
Jane Greer, psicoterapeuta specializzata in problemi familiari e di coppia, nonché autrice e podcaster, ha illustrato a Psychology Today le strategie migliori per viversi al meglio il sesso senza impegno, rivolgendosi soprattutto al pubblico femminile.
Le donne, infatti, sono tendenzialmente più restie a intraprendere questo tipo di relazioni, ma non perché predisposte ad affezionarsi di più, ma poiché percepiscono il giudizio sociale quando hanno un rapporto libero e senza vincoli con la propria sessualità.
Le "amicizie con benefici" possono essere un terreno fertile per emozioni contrastanti: nonostante il desiderio di vivere un'esperienza spensierata, spesso le emozioni prendono il sopravvento, creando confusione e potenziale sofferenza.
La chiave sta nell'esplorare ciò che di dà piacere andando oltre tutti quegli stereotipi che tuttora condizionano molte donne nell’intraprendere questo tipo di relazioni senza impegno emotivo.
Tuttavia, è fondamentale valutare le proprie emozioni:
- ti sentirai a tuo agio se non rivedi più questa persona?
- sei in grado di gestire la situazione se l'altra persona non cerca qualcosa di più del sesso?
- riuscirai a separare l'aspetto fisico da quello emotivo, evitando di provare un senso di perdita eccessivo?
In sintesi, bisogna:
- ascoltarsi: è fondamentale seguire il proprio intuito e valutare se un'avventura senza impegno sia compatibile con la propria personalità e le proprie emozioni. Se si tende ad affezionarsi facilmente o a provare dolore emotivo in caso di rifiuto, un'avventura senza impegno potrebbe non essere la scelta giusta;
- scegliere con consapevolezza: è importante assumere il controllo della propria vita sessuale e prendere decisioni che facciano stare bene. Non bisogna lasciarsi guidare dalla paura o dalla pressione sociale, ma agire con razionalità e consapevolezza delle proprie esigenze e dei propri desideri;
- comunicare apertamente: esprimere le proprie aspettative e i propri bisogni all'altra persona è fondamentale per creare un'esperienza serena e rispettosa;
- mettersi al primo posto: il proprio benessere emotivo deve essere sempre la priorità, non bisogna permettere a nessuno di farci sentire a disagio o di minare la nostra autostima.
Dunque, non esiste una risposta giusta o sbagliata: l'importante è vivere le proprie esperienze con autenticità e responsabilità, senza sentirsi in dovere di conformarsi alle aspettative degli altri.
Ascoltarsi, scegliere con criterio, comunicare apertamente e mettere al primo posto il proprio benessere emotivo sono i pilastri per vivere esperienze positive e gratificanti.