Esiste una scadenza dei preservativi? Quali rischi ci sono dell'utilizzare dei profilattici scaduti o non correttamente conservati?
Ecco tutto quello che c'è da sapere su questo argomento.
Qual è la scadenza dei preservativi?
È vero che i preservativi scadono? Sì, la loro durata varia generalmente dai tre ai cinque anni a seconda della tipologia e della casa produttrice.
Sulla confezione che li contiene è sempre riportata la loro data di scadenza ed è importante rispettare tale indicazione, o il rischio è che questo metodo concezionale non riesca più a proteggere efficacemente dal rischio di contrarre malattie sessualmente trasmissibili o dalle gravidanze indesiderate.
Se perfettamente integro, infatti, il preservativo si caratterizza per una percentuale di protezione pari al 98%, valore che scende notevolmente se si utilizza un profilattico scaduto.
Per legge le case produttrici sono tenute a indicare la data di scadenza dei preservativi, la quale viene solitamente riportata sulla scatola esterna e sulla bustina che contiene il singolo profilattico; essa costituisce un termine da rispettare assolutamente, in quanto può essere visto come una specie di campanello d'allarme che mette in guardia da una possibile inefficacia del metodo.
Quali sono, allora, le cause che possono condurre alla scadenza dei profilattici?
Il materiale con cui sono stati realizzati è il fattore principale che incide su questo termine, insieme alle modalità con le quali essi sono stati conservati.
A seconda del materiale di cui sono fatti la scadenza può essere:
- di cinque anni per i preservativi in lattice senza spermicida;
- di tre anni per i preservativi in poliisoprene. Questo materiale è un tipo di gomma artificiale molto utilizzato da tutti coloro che sono allergici al lattice;
- di un anno per i preservativi in poliisoprene con aggiunta di crema spermicida;
- di cinque anni per i preservativi realizzati in poliuretano;
- di due-tre anni per i preservativi in lattice (o altri materiali) con l'aggiunta di spermicida;
- di un anno per i preservativi naturali, i quali, tuttavia, non proteggono dalle malattie sessualmente trasmissibili.
I preservativi hanno quindi una scadenza differente a seconda del tipo di materiale con il quale sono stati realizzati, pertanto è fondamentale assicurarsi della data da rispettare verificando quanto riportato sulla scatola.
Per quanto riguarda, invece, l'utilizzo di preservativi con lubrificante integrato, oltre alla data di scadenza occorre sempre controllare che il prodotto, una volta aperto, non emani un cattivo odore e la sua superficie sia asciutta e non umida.
Preservativi scaduti: quali rischi?
Utilizzare un preservativo scaduto può esporre a diversi rischi, pertanto è necessario rispettare le indicazioni temporali riportate sulla confezione.
La probabilità più comune è che il profilattico possa rompersi durante il rapporto sessuale, o che esso non riesca più a garantire un livello di efficacia sufficiente, in quanto sono meno lubrificati e più fragili.
I preservativi scaduti possono essere assimilati a quelli danneggiati o deteriorati e non garantiscono più una barriera protettiva sicura.
Oltre a controllare sempre la data di scadenza, che comunque si riferisce sempre a un prodotto correttamente conservato, è importante anche non utilizzare dei profilattici che presentano una consistenza insolita o un odore strano.
In particolare, si consiglia di non usare questi dispositivo quando:
- non appare lubrificato;
- presenta delle modificazioni nel colore;
- ha una consistenza non omogenea;
- ha un aspetto fragile;
- ha un odore insolito;
- presenta dei piccoli fori sulla sua superficie;
- se è bucato.
Come conservare al meglio i preservativi
Una corretta conservazione dei preservativi è essenziale per fare in modo che essi mantengano inalterata la loro efficacia nel tempo.
È necessario, infatti, riporli in un luogo fresco e asciutto, al riparo dalla luce solare, dal calore e dall'eccessiva umidità.
Meglio evitare, quindi, luoghi come il cruscotto dell'auto, il bagno, le tasche dei pantaloni, il fondo degli zaini e il portafogli, ma tenerli piuttosto all'interno di un cassetto del comodino o sul ripiano di uno scaffale.
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Per fare in modo che si conservino al meglio, la temperatura dovrebbe essere compresa tra 5° e 25°, inoltre essi non dovrebbero mai essere portati con sé sfusi, ma piuttosto riposti all'interno di una scatola rigida (di metallo o di plastica).
Occorre fare attenzione, inoltre, a non tenerli vicino ad oggetti affilati (come succede, ad esempio, con le chiavi se si tiene la confezione del condom nella tasca dei pantaloni), a sostanze chimiche o sotto la luce diretta dei raggi solari.
Il rischio è, infatti, quello che il calore o l'eccessiva umidità possano andare a danneggiare la struttura del preservativo, provocando dei danni al lattice e rendendo più facile che esso possa rompersi durante l'utilizzo.