Cosa significa pansessuale? Il significato letterale della parola pansessualismo definisce una concezione del mondo nella quale l'aspetto sessuale assume un elemento di importanza primaria.
Con pansessualità, invece, si indica quell'atteggiamento nel quale il desiderio amoroso e sessuale viene esteso a tutti i generi e gli orientamenti.
Dunque, cosa vuol dire essere pansessuale? Qual è la differenza con la bisessualità e l'abrosessualità? Vediamolo insieme.
Pansessualismo: cosa vuol dire? Origine e nascita di questa definizione
La parola pansessualità (riferito al termine pansessuale, come dice il dizionario) deriva dalla lingua greca (il prefisso pan significa "tutto") e indica l'insieme degli individui che provano un'attrazione fisica, emotiva o amorosa per le persone di tutti i generi e gli orientamenti.
L'origine della definizione di pansessuale prende le mosse da una teoria di Mario Mieli, il quale, nella sua opera del 1977 intitolata "Elementi di critica omosessuale", amplia la concezione di sessualità elaborata da Freud arrivando ad affermare che ogni essere umano nascerebbe polimorfo, ovvero pronto per amare o per essere attratto dai vari generi o identità sessuali.
Sarebbe, poi, nel corso della vita e con lo sviluppo psico-fisico, che l'essere umano tenderebbe via via a privilegiare uno o più identità sessuali, anche in base al tipo di educazione ricevuta e all'ambiente in cui ha vissuto.
Sebbene Freud sia stato il primo ad utilizzare la parola pansessualità per indicare la sessualità come il motore primario dell'agire umano, in realtà oggi questo termine è associato più che altro a un determinato orientamento sessuale, aperto (come richiama la radice della parola greca dalla quale ha origine) a tutti gli individui indipendentemente dal loro sesso o dalla loro identità di genere.
Il significato della parola pansessualità
Sebbene questa parola sia ormai entrata nel vocabolario comune, sono in molti a chiedersi cosa significhi essere pansessuali in termini concreti. La pansessualità, così come riportato anche dall'Istituto Superiore di Sanità, è un orientamento sessuale alla pari dell’eterosessualità o l’omosessualità, e definisce l'attrazione sessuale o sentimentale per tutti i generi e per tutti i sessi.
Proprio in virtù di una volontaria refrattarietà alle etichette, non esiste un vero e proprio test per sapere se si è pansessuali. Chi si riconosce in questa definizione, infatti, abbraccia tutto lo spettro delle identità di genere e dell'orientamento sessuale senza pregiudizi.
Secondo la definizione che ne dà Rice nel 2015, infatti, il termine pansessuale "si riferisce alla persona che è sessualmente, emotivamente, romanticamente o spiritualmente attratta dagli altri, indipendentemente dall’espressione biologica del genere sessuale o dall’orientamento sessuale".
È importante tenere in considerazione, quindi, che chi professa il pansessualismo è interessato, più che alla mera soddisfazione sessuale, ad intrattenere una relazione con l'altro, indipendentemente dalle sue caratteristiche biologiche o di genere.
In passato si riteneva che le persone pansessuali si nascondessero dietro questa definizione per mascherare una tendenza all'infedeltà o al libertinaggio. In realtà, chi è pansessuale non si sente attratto da tutti indistintamente, ma semplicemente da coloro (indipendentemente da sesso biologico e identità sessuale) con i quali desiderano intrattenere una relazione romantica, emotiva o sessuale.
Pansessualismo o bisessualità: qual è la differenza
Cosa significa essere pansessuale? Esiste un legame con la bisessualità? Dunque, essere una persona pansessuale si differenzia dall'essere bisessuale in quanto, mentre in quest'ultimo caso la persona prova attrazione per due sessi biologici ben distinti, chi si definisce pansessuale è attratto da tutti gli orientamenti e i generi sessuali.
Ad esempio, chi professa la pansessualità, potrebbe provare un sentimento amoroso o sessuale verso un individuo transgender oppure da chi, pur avendo un sesso biologico maschile, si riconosce nel genere femminile o ancora, verso persone cisgender, agender e gender non conforming.
Dunque, chi sono i pansessuali? Rientrano in questa definizione tutti gli individui che, indipendentemente da genere, identità e orientamento sessuale, sentono l'esigenza di liberarsi da uno schema tipicamente binario che appartiene, invece, alla bisessualità, uscendo dalla logica dei due sessi (maschile e femminile) prestabiliti.
Abrosessualità e pansessualismo
Una volta chiarito cosa vuol dire pansessuale, è opportuno distinguere questa definizione da quella di abrosessualismo.
Un individuo abrosessuale, infatti, si caratterizza per una sessualità estremamente mutevole e fluida: ciò significa che proverà attrazione di volta in volta per un particolare sesso o orientamento, in base a una durata irregolare nel tempo.
La pansessualità non riguarda solo l'aspetto sessuale delle relazioni ed è un orientamento e che tende a rimanere costante. Chi è abrosessuale, invece, manifesta attrazione verso una determinata categoria di persone per una quantità di giorni, mesi o anni che non può essere definita, pertanto la loro sessualità si caratterizza per essere in perenne divenire.
Infine, è sempre buona cosa ricordare che, per capire se si è pansessuali o bisessuali non ci sono test o quiz: non esiste un modo scientifico per comprendere il proprio orientamento, l’unica regola è seguire il proprio istinto e sapersi ascoltare.