Ci sono periodi della vita in cui il desiderio sessuale, da single o in coppia, può diminuire o essere assente, e questo è del tutto normale.
Nel confrontarsi con la vita di tutti i giorni, però, ci si potrebbe sentire strani, esclusi dai discorsi con amici e conoscenti, che a volte ruotano intorno al sesso, e sbagliati.
Si può avere un’altra prospettiva? Proviamo ad analizzare il desiderio sessuale con le parole di alcune esperte.
Ecco perché il desiderio sessuale non è sempre lo stesso
È facile imbattersi, sulle piattaforme social oppure nei siti in cui si parla di sessualità, in vari contenuti che danno dei consigli su come ritrovare la propria libido, soprattutto rivolgendosi al mondo femminile, visto che molto spesso risente dei problemi ormonali.
Vengono trattate le possibili cause in base al contesto che si potrebbe star vivendo e quasi sempre si cerca di dare una soluzione a tutti i costi, rendendo, di fatto, questo momento di vita privo di sessualità un problema.
Innanzitutto, quindi, una domanda fondamentale da cui partire: perché la libido può essere così variabile?
I motivi possono essere diversi:
- fattori biologici: ormoni, età, salute generale influenzano la libido;
- fattori psicologici: stress, ansia, depressione, traumi passati, immagine corporea, autostima e fattori relazionali possono giocare un ruolo importante nella percezione del desiderio sessuale;
- fattori sociali e culturali: le aspettative culturali, le esperienze passate, l'educazione sessuale e il ruolo di genere possono influenzare il modo in cui percepiamo e esprimiamo il nostro desiderio sessuale;
- fattori relazionali: la qualità della relazione con il partner, la comunicazione, l'intimità emotiva e la soddisfazione generale della vita possono incidere sul nostro bisogno di avere rapporti sessuali.
È fondamentale ascoltare il proprio corpo e i propri bisogni, senza giudizio e senza sentirsi obbligati a conformarsi a quello che è un ideale standardizzato.
Ovviamente, in caso di dubbi o preoccupazioni riguardo al proprio desiderio sessuale, è necessario parlarne con il partner (se si è all’interno di una relazione); la comunicazione aperta, infatti, può favorire la comprensione reciproca e la ricerca di soluzioni congiunte.
Se necessario, si consiglia anche di consultare un professionista, come uno psicologo o un sessuologo, per un approfondimento della situazione e un supporto personalizzato.
Però è necessario ricordare che il desiderio sessuale è una parte importante della vita, ma non l'unica, perché si tratta di un aspetto complesso e multiforme che va oltre il mero desiderio fisico.
Libido e pulsione sessuale: si tratta di bisogni e istinti?
Il desiderio sessuale non è un semplice interruttore da accendere o spegnere, ma il risultato di un delicato equilibrio tra diversi circuiti cerebrali.
Alla fine degli anni '90, gli scienziati del Kinsey Institute hanno proposto un'interessante teoria sul desiderio sessuale umano: hanno paragonato il nostro corpo a un'auto, dove il desiderio è come un pedale dell'acceleratore e del freno contemporaneamente.
L'acceleratore si attiva quando proviamo sensazioni, pensieri o emozioni piacevoli legate al sesso, spingendoci verso l'intimità. Allo stesso tempo, il freno entra in gioco quando percepiamo situazioni o pensieri che potrebbero inibirci, come ansie o preoccupazioni, e ci frena.
In sostanza, il nostro desiderio è il risultato di una continua interazione tra questi due sistemi.
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Il punto chiave del modello di controllo duale, come sottolineato dalla scienziata Cynthia Graham del Kinsey Institute, è che non siamo tutti uguali di fronte al desiderio sessuale.
Alcune persone hanno un “acceleratore” molto sensibile, e si eccitano facilmente; altre, invece, hanno un “freno” molto attivo, che spesso sovrasta i segnali di eccitazione.
E infine, ci sono coloro che hanno entrambi i sistemi molto reattivi, creando un equilibrio più complesso.
A volte si tratta di un orientamento sessuale che non si conosce e che potrebbe essere scoperto, ossia l’asessualità, in altri casi potrebbe trattarsi di disturbo del desiderio sessuale ipoattivo, una condizione caratterizzata da una persistente mancanza di interesse per il sesso, che può causare un notevole disagio.
In una società che enfatizza l'importanza della sessualità, però, le persone che, invece, non vedono l’assenza di sesso nella loro vita come un problema potrebbero sentirsi isolate e inadeguate.
Il nostro rapporto col sesso può cambiare e non deve essere un problema
Negli ultimi anni si parla sempre più apertamente di sesso e piacere e si tratta di un cambiamento estremamente positivo, ma c'è un rovescio della medaglia: chi non ha voglia di fare sesso rischia di sentirsi strano.
Lo stress e l'ansia da prestazione sono ormai compagni di viaggio per molti di noi; in un mondo iper sessualizzato, dove l'immagine di corpi e sesso perfetti e sempre desiderante è costantemente proiettata, è facile sentirsi inadeguati.
Ma la realtà è ben diversa: il desiderio sessuale è un'esperienza estremamente personale e varia da individuo a individuo.
È del tutto normale che possa variare nel corso della vita: è possibile aver sperimentato un'intensa attrazione sessuale in passato, per poi scoprire di sentirsi più a proprio agio con un'espressione più intima o affettuosa.
Ognuno di noi ha il diritto di esplorare la propria sessualità con i propri tempi e modi, senza sentirsi giudicato; dalle fluttuazioni ormonali alle relazioni complesse, sono tanti i fattori che influenzano la nostra libido, ed è importante liberarsi dalle aspettative e riconoscere che la normalità è un concetto relativo.
Il desiderio sessuale, infatti, si manifesta in diverse forme: il desiderio spontaneo, caratterizzato da un'eccitazione non provocata da stimoli esterni, si contrappone al desiderio reattivo, suscitato da stimoli fisici o psicologici.
Come affermato dalla ginecologa e specialista in medicina sessuale Christie Cobb, “la rappresentazione mediatica del desiderio sessuale, spesso caratterizzata da un'intensa spontaneità, può creare aspettative irrealistiche”.
È importante sottolineare che l'assenza di un costante desiderio spontaneo non è sintomo di alcun problema e che, allo stesso tempo, è altrettanto vero che un desiderio sessuale frequente e spontaneo rientra nella normale variabilità individuale.
"’Sesso’ e ‘impulso’ sono diventati associati alla fine del 1800 a causa della teoria di Sigmund Freud sulla sessualità infantile, chiamata 'teoria dell'impulso'", afferma la psicologa clinica e terapista sessuale certificata Lori Lawrenz.
Tuttavia, è importante distinguere tra un desiderio naturale e un bisogno biologico intrinseco: il desiderio sessuale, pur essendo profondamente radicato nell'essere umano, non rientra nella stessa categoria di bisogni fondamentali (ritenuti impulsi veri e propri) come l'alimentazione o l'idratazione.
Cobb sottolinea che il desiderio sessuale rappresenta un sistema motivazionale, distinto dalla natura fisiologica di un impulso; questa motivazione, una volta soddisfatta, agisce come rinforzo, perpetuando il ciclo del desiderio.
È normale, quindi, avere dei periodi in cui il desiderio sessuale diminuisce; la differenza tra una situazione normale e un disturbo sta nella durata e nell'impatto che questo calo del desiderio ha sulla nostra vita.
Il desiderio sessuale, dunque, si conferma un'esperienza altamente personalizzata: non esiste un modello unico a cui tutti debbano conformarsi.
Come afferma la terapista sessuale e consulente psicosociale Isabelle Christen, “se la propria sessualità non causa disagio o problemi nelle relazioni, non c'è motivo di cercare una soluzione esterna”.