Cosa si intende per manipolazione affettiva in amore? Come riconoscere un partner manipolatore e cosa fare se ci si rende conto di essere una vittima?
Scopriamolo insieme.
Cos'è la manipolazione affettiva e come riconoscerla
La manipolazione affettiva nella coppia è un insieme di dinamiche molto complesse che non è facile individuare con esattezza. Chi la subisce si sente confuso e proprio per questo può soffrire di profonde ferite emotive e sentire di essere vittima di un vero e proprio abuso.
In genere il bisogno principale di chi mette in pratica questa forma di interazione disfunzionale il controllo dell’altro.
Chi manipola mostra un bisogno compulsivo di controllo nelle relazioni, cercando di stabilire dinamiche dove l'altro viene gradualmente privato della propria autonomia.
Questo comportamento si manifesta attraverso la ricerca di partner che presentano specifiche vulnerabilità psicologiche, come bassa autostima o difficoltà nei confini relazionali, spesso derivanti da pattern di attaccamento insicuro. La scelta non è casuale ma riflette il tentativo di compensare profonde insicurezze attraverso il controllo psicologico dell'altro.
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La manipolazione mentale in amore, quindi, si configura come una forma di abuso in cui predomina il controllo sull'altra persona, esercitato attraverso l'attuazione di una serie di tecniche sottili e particolarmente subdole.
Le vittime sperimentano una serie di emozioni spiacevoli e complesse, come ad esempio la confusione, l'incertezza, il senso di colpa, l'isolamento emotivo, la paura per il futuro e l'abbassamento della propria autostima.
La manipolazione in amore può esprimersi in diversi modi, tuttavia in genere sono sempre alcune caratteristiche ben precise.
Fra le più comuni vi sono:
- l'isolamento sociale alla quale viene sottoposta la vittima, la quale si allontana progressivamente dalla sua famiglia o dagli amici per legarsi al partner in modo esclusivo;
- il love bombing , le lusinghe eccessive, portate avanti per legare a sé la vittima e farla cadere nella trappola di una relazione disfunzionale;
- la manipolazione emotiva vera e propria, che passa dalla colpevolizzazione al controllo e include il ricatto affettivo e il distacco.
Molto spesso il manipolatore ha tratti caratteriali che afferiscono al narcisismo e tende a individuare partner dalla personalità vulnerabile che si legano immediatamente al fine di colmare dei vuoti affettivi.
Quali sono le principali tecniche di manipolazione mentale in amore
La manipolazione in amore può assumere forme variegate e differenti fra loro, tuttavia vi sono alcune tecniche che, se applicate, costituiscono dei veri e propri segnali d'allarme da non sottovalutare:
- la negazione della colpa, ovvero il manipolatore rifiuta sistematicamente di assumersi le sue responsabilità;
- le attenzioni eccessive, i comportamenti plateali e le lusinghe, che si manifestano soprattutto nella fase iniziale della relazione;
- il progressivo isolamento sociale della vittima;
- la tendenza al controllo ossessivo;
- l'adulazione: il manipolatore riempie la sua vittima di complimenti per guadagnarsi la sua fiducia mentre, contemporaneamente, fa leva sulle insicurezze cercando di colmarle rendendosi indispensabile;
- la tecnica del mirroring: anche chiamata "tecnica del rispecchiamento", rappresenta una forma di manipolazione estremamente raffinata e consiste nel copiare l'altra persona imitandone comportamento, voce, stile di vita, abitudini,... Obiettivo del mirroring è quello di far percepire l'esistenza di una sorta di connessione speciale che rende più semplice e immediato creare un legame;
- ghosting: il ghosting (o "trattamento silenzioso"), consiste nel Questo metodo consiste nell’interrompere repentinamente e senza spiegazioni ogni forma di comunicazione con l'altra persona, in modo da provocare turbamento e senso di colpa;
- tecnica del "cavallo di Troia": si configura con un dono, un presente, un pensiero, un’attenzione immotivato volto a fare breccia nell'altro, così da approfondire la relazione;
- tecnica del "big question": si tratta di una forma di manipolazione affettiva raffinata che consiste nell'avanzare all'altro una richiesta esagerata, la quale è ovviamente destinata ad essere rifiutata, per poi riuscire a ottenere ciò che, invece, era il reale oggetto del desiderio che è un qualcosa di più piccolo.
In psicologia la manipolazione mentale ed affettiva viene valutata come una forma di coercizione espressa sulla vittima, tuttavia chi la mette in pratica è a sua volta un individuo che possiede una bassa autostima e a causa di ciò deve agire affinché tale debolezza non sia visibile dall'esterno.
Altri esempi di manipolazione psicologica nella coppia
Esistono numerosi altri esempi di manipolazione affettiva in amore, fra cui tecniche subdole difficili da riconoscere.
Il manipolatore può, ad esempio, mettere in pratica:
- il gaslighting: il gaslighting porta chi ne è vittima a dubitare di sé stessa e della sua comprensione delle cose, instillando forti dubbi sulle proprie capacità di leggere la realtà. La vittima si sente confusa, incerta e percepisce il manipolatore come l'unica figura in grado di distinguere ciò che è reale (e giusto), da ciò che non è. Obiettivo del gaslighting è quello di rendere l'individuo emotivamente dipendente e di fare in modo che cerchi approvazioni costanti;
- il senso di colpa, una tecnica ampiamente utilizzata che mira a porre la vittima in una condizione di continuo svantaggio;
- il controllo della conversazione: i manipolatori sono bravi nell'utilizzare il linguaggio a loro favore, confondendo la vittima con le parole. Spesso interrompono i discorsi, prendono il controllo della conversazione e distorcono ciò che la vittima intendeva enunciare, la quale fatica a rendersi conto di essere stata manipolata;
- il silenzio punitivo: obiettivo di questa tecnica è quello di umiliare e punire l'altro per qualcosa che avrebbe fatto o detto (spesso senza rendersene conto). Si tratta di una forma di punizione utilizzata per castigare chi non si sottomette al controllo del manipolatore;
- l'imprevedibilità e il continuo ribaltamento delle aspettative, che serve per infondere insicurezza e incertezza nell'altro;
- la maschera della bontà: inizialmente il manipolatore si presenta come una persona buona, amichevole e senza secondi fini. In realtà sta indossando una maschera che cela le sue reali intenzioni e che è funzionale solo a conquistarsi la fiducia della vittima.
Manipolazione affettiva: come uscirne?
Uscire da una relazione amorosa caratterizzata dalla manipolazione affettiva non è semplice, anche perché spesso la vittima si trova in una situazione di isolamento emotivo e sociale che la allontanano dai suoi affetti reali.
Se si sospetta di essere vittime di tale dinamica, è opportuno allontanarsi dalla relazione "malata" praticando il no contact, ovvero limitando al massimo le forme di comunicazione con il partner manipolatore.
Per riuscirci potrebbe essere necessario l'aiuto di persone esterne alla coppia oppure di uno psicoterapeuta, il quale, grazie alla sua visione esterna e neutrale della situazione, potrà fungere da punto di riferimento.
In seguito la vittima dovrà cercare di ricostruire la sua autostima e di lavorare sulla sensazione di insicurezza che ha permesso al manipolatore di entrare a gamba tesa nella propria realtà.