Qual è la differenza che intercorre tra separazione e divorzio secondo l'ordinamento giuridico italiano?
In cosa si distinguono queste due fasi l'una dall'altra e quali obblighi prevedono per le coppie che intendono portarle avanti? Andiamo alla scoperta di cosa significa essere separati e divorziati in Italia.
Differenza tra divorzio e separazione: cosa stabilisce la legge
La legge italiana prevede una sostanziale differenza tra separazione e divorzio, anche se per molte persone questi due termini possono sembrare quasi sinonimi.
In realtà, secondo quanto stabilito dal Codice Civile italiano, la separazione è un periodo nel quale, sebbene gli obblighi matrimoniali siano come sospesi, per la coppia è possibile ritornare insieme.
Il divorzio, al contrario, sancisce l'estinzione vera e propria del vincolo matrimoniale, con il decadimento dei suoi effetti civili. Il divorzio è, quindi, rispetto alla separazione, una tappa definitiva dalla quale non si può tornare indietro.
Un ulteriore differenza tra separazione e divorzio è quella che riguarda l'aspetto religioso: se il matrimonio è stato contratto in Chiesa, infatti, esso resta valido finché la coppia non ne richiede l'annullamento presso la Sacra Rota.
Separazione e divorzio: quali differenze
Spesso la differenza tra separato e divorziato non è chiara, tuttavia questi termini designano obblighi e diritti molto diversi tra loro.
La legge italiana stabilisce infatti che, salvo casi eccezionali, non si possa divorziare senza prima essere passati da un periodo di separazione. Questo si caratterizza per il fatto che prima che siano trascorsi sei mesi dalla data di richiesta di separazione, permane il vincolo della fedeltà.
Secondo l'ordinamento giuridico italiano, la separazione, al contrario del divorzio, rappresenta un passo provvisorio intermedio, quasi una sorta di "pausa di riflessione" che, nelle intenzioni del legislatore, dovrebbe servire alla coppia per valutare con lucidità il suo futuro insieme.
Si parla di separazione legale quando i due coniugi si rivolgono al giudice per ufficializzare la rottura, mentre, qualora non lo facessero, si tratterebbe di una separazione "di fatto".
La differenza tra divorzio e separazione legale, quindi, è esattamente quella descritta nei paragrafi precedenti in quanto la coppia decide di iniziare un iter di rottura comunicandolo all'autorità.
La separazione legale può essere consensuale oppure no, a seconda di quanto stabilito dalle parti: nel primo caso la coppia decide di sciogliersi di comune accordo, mentre nel secondo è solo uno dei due partner a comunicare la sua volontà al giudice.
Anche in questo caso, quindi, la differenza tra separazione consensuale e divorzio è la medesima: un periodo transitorio passato il quale i coniugi, se sono ancora di comune accordo, possono procedere a richiedere lo scioglimento definitivo del matrimonio.
Separazione o divorzio: cosa conviene di più
É difficile stabilire cosa convenga di più tra divorzio o separazione in quanto nella scelta fra le due entrano in gioco diversi aspetti, da quello affettivo a quello morale ed economico.
La separazione rappresenta sicuramente un passo meno impegnativo perché dopo di essa i coniugi, se lo volessero, potrebbero sempre tornare insieme; il divorzio al contrario è una decisione definitiva che richiede maggior consapevolezza.
In ogni caso, in entrambe le procedure il coniuge più svantaggiato dal punto di vista reddituale, ha diritto a ricevere l'assegno di mantenimento.
Assegno di mantenimento: la differenza tra separazione e divorzio
Le differenze tra separazione e divorzio per quanto riguarda l'aspetto economico sono abbastanza evidenti, soprattutto dal punto di vista della funzione dell'assegno di mantenimento.
Quest'ultimo spetta in entrambi i casi, solo che, mentre durante la fase di separazione ha lo scopo di non alterare il tenore di vita di nessuno fra i due coniugi, quando la coppia divorzia esso servirà a sostenere economicamente la parte debole qualora essa non riesca a fare fronte alle proprie necessità o non sia in grado di lavorare.
Per quanto riguarda le spese di mantenimento di eventuali figli, invece, i coniugi sono obbligati a sostenerle in egual misura, sia in caso di separazione che di divorzio. Occorre ricordare, inoltre, che i diritti ereditari decadono dopo il divorzio, mentre se la coppia è solo separata, permangono.