Una panoramica sui disturbi dell'umore: ecco quali sono

Arianna Bordi | Editor

Ultimo aggiornamento – 21 Agosto, 2024

Una persona da uno psicologo

I disturbi dell'umore sono un gruppo di patologie che causano alterazioni persistenti dell'umore, influenzando i pensieri, i sentimenti e il comportamento degli individui.

In questo articolo vedremo insieme un approfondimento in merito.

Una panoramica sui disturbi dell’umore

I disturbi dell'umore sono condizioni eterogenee, accomunate da un'alterazione patologica del tono dell'umore che genera significativo disagio psicologico e compromette il funzionamento sociale e relazionale dell'individuo.

Caratteristiche principali:

  • alterazione del tono dell'umore: si manifesta in modo intenso e persistente, deviando significativamente dalla normale fluttuazione emotiva;
  • disagio psicologico marcato: la persona prova intensa sofferenza emotiva, che può includere tristezza o irritabilità; il grado di sofferenza riferita è ridotto negli individui che riferiscono invece euforia, come nel disturbo bipolare;
  • problematiche nel funzionamento sociale e relazionale: la capacità di interagire con gli altri e svolgere le normali attività quotidiane viene compromessa.

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Le principali tipologie:

  • depressione: caratterizzata da tristezza profonda, perdita di interesse per le attività piacevoli, calo dell'energia, pensieri negativi e alterazioni del sonno e dell'appetito;
  • mania: si presenta con euforia eccessiva, eccitazione, iperattività, logorrea, riduzione del bisogno di sonno e idee grandiose. Può evolvere in manifestazioni psicotiche quali deliri e allucinazioni;
  • umore misto: presenta contemporaneamente sintomi depressivi e maniacali, generando un quadro emotivo complesso e disforico;
  • disturbi bipolari: sono caratterizzati dall'alternanza di episodi depressivi e maniacali o ipomaniacali (mania di intensità minore).

Classificazione dei disturbi dell'umore

Il Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM-5-TR), il principale strumento diagnostico utilizzato dai professionisti della salute mentale, classifica i disturbi dell'umore in due categorie principali:

Disturbi Depressivi

I disturbi depressivi sono un gruppo di condizioni che colpiscono l'umore, il pensiero e il comportamento di una persona; possono causare una varietà di problemi emotivi e fisici.

Si suddividono in:

  • depressione maggiore: si presenta con un umore depresso persistente, perdita di interesse per le attività piacevoli, modifiche dell'appetito e del sonno, difficoltà di concentrazione e affaticamento;
  • disturbo disforico premestruale: provoca sintomi depressivi, irritabilità, tensione e altri cambiamenti dell'umore legati al ciclo mestruale;
  • disturbo depressivo persistente (distimia): è caratterizzato da un umore depresso per la maggior parte dei giorni per almeno due anni, insieme ad altri sintomi come bassa autostima, difficoltà di concentrazione e perdita di speranza;
  • disturbo da disregolazione dell’umore dirompente: si manifesta nell'infanzia o nell'adolescenza e si presenta con umore persistentemente irritabile, rabbia frequente e grave, e difficoltà a mantenere il controllo del comportamento.

Disturbi Bipolari

I disturbi bipolari sono un gruppo di malattie mentali caratterizzate dalla presenza di stati maniacali o ipomaniacali.

Esistono diversi tipi di disturbi bipolari, di seguito una classificazione:

  • disturbo bipolare I: caratterizzato da episodi di mania alternati ad episodi di depressione maggiore;
  • disturbo bipolare II: presenta episodi di depressione maggiore alternati a episodi di ipomania, una forma più lieve di mania;
  • disturbo bipolare ciclotomico: si distingue da periodi di umore elevato e periodi di umore depresso che si alternano più volte in un anno;
  • disturbo bipolare indotto da sostanze/farmaci: causato dall'uso diretto o dall'astinenza da sostanze o farmaci.

La diagnosi avviene tramite una valutazione psicologica o psichiatrica che considera i sintomi riferiti dal paziente, l'osservazione del comportamento e l'analisi dell'umore nel tempo.

Cause dei disturbi dell’umore

Le cause dei disturbi dell'umore sono complesse e si ritiene che siano dovute a una combinazione di fattori, tra cui:

Fattori genetici

Avere un familiare con un disturbo dell'umore aumenta il rischio di svilupparne uno.

Gli studi hanno identificato diversi geni che possono essere associati ai disturbi dell'umore, ma è importante sottolineare che questi geni non determinano da soli se una persona svilupperà o meno un disturbo.

È importante, inoltre, notare come ci sia una differenza tra ereditarietà e familiarità: avere un familiare con un disturbo dell’umore aumenta il rischio di svilupparne uno non necessariamente a causa di una trasmissione genetica (ereditarietà), ma potenzialmente anche a causa dell’apprendimento di stili di pensiero e comportamenti disfunzionali.

Fattori biologici

Gli squilibri nei neurotrasmettitori del cervello, come la serotonina, la noradrenalina e il dopamina possono svolgere un ruolo nello sviluppo dei disturbi dell'umore. Si specifica, ad ogni modo, che la teoria dello squilibrio neurotrasmettitoriale alla base dei disturbi dell’umore è una teoria antica, per quanto diffusa, e mai suffragata dal dato scientifico.

Questi neurotrasmettitori sono responsabili della comunicazione tra le cellule cerebrali e possono influenzare l'umore, il sonno, l'appetito e l'energia.

Fattori psicologici

Eventi di vita avversi, come abusi, negligenza o lutto, possono aumentare il rischio di sviluppare un disturbo dell'umore e alterare il modo in cui la psiche funziona.

Fattori sociali

Problemi sociali, come la povertà, la disoccupazione o la discriminazione possono aumentare il rischio di sviluppare un disturbo dell'umore, poiché causano stress e difficoltà che possono influenzare negativamente la salute mentale.

Malattie croniche

Alcune malattie croniche, come le malattie cardiache, il cancro o il diabete, possono aumentare il rischio di sviluppare un disturbo dell'umore.

Il dolore cronico e la disabilità associati a queste malattie possono contribuire a sintomi di depressione o ansia.

Fattori ormonali

Le fluttuazioni ormonali nelle donne, specialmente quelle legate al ciclo mestruale, alla gravidanza, al parto e alla menopausa possono influenzare l'insorgenza, la gravità e il decorso dei disturbi dell'umore. 

Nelle fasi premestruali, ad esempio, i sintomi depressivi possono intensificarsi.

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Abuso di sostanze

L'abuso di alcol e/o droghe può aumentare il rischio di sviluppare un disturbo dell'umore o peggiorare i sintomi di un disturbo già presente.

Si tratta di sostanze che possono interferire con la chimica del cervello e alterare la capacità di gestire le emozioni.

È importante sottolineare che la causa dei disturbi dell'umore varia da persona a persona.

In alcuni casi un singolo fattore può essere la causa principale, mentre in altri casi potrebbero essere coinvolti più fattori.

Un professionista della salute mentale può impostare un trattamento e provare a identificare la causa dei sintomi legati alla situazione del singolo paziente.

Identificare la causa originaria, ad ogni modo, non rappresenta una garanzia di risoluzione, al punto che in alcuni orientamenti teorici (es. terapia breve strategica) si lavora sui fattori di mantenimento del problema (strategie inefficaci adottate per far fronte ai problemi).

Possibili trattamenti per i disturbi dell’umore

La diagnosi dei disturbi dell'umore si basa su una valutazione psicologica o psichiatrica che include un colloquio dettagliato, un’anamnesi psicologica, l'esame dei sintomi e la valutazione della storia medica e psichiatrica del paziente.

Il trattamento generalmente include la terapia farmacologica, la psicoterapia o una combinazione di entrambi.

È importante ricordare che i disturbi dell'umore sono condizioni curabili: con il trattamento e il supporto adeguati la maggior parte delle persone riesce a migliorare i propri sintomi e a vivere una vita più produttiva e appagante.

Psicoterapia

La psicoterapia può essere molto efficace nel trattamento dei disturbi dell'umore.

Esistono diversi tipi di terapia che possono essere utilizzati, tra cui:

  • terapia cognitivo-comportamentale (TCC): si concentra sull'identificare e modificare i pensieri e i comportamenti negativi che possono contribuire ai sintomi del disturbo dell'umore;
  • psicoterapia interpersonale: si focalizza sul migliorare le relazioni interpersonali e le capacità di comunicazione dell'individuo;
  • terapia cognitiva basata sulla mindfulness: insegna alle persone a concentrarsi sul momento presente e ad accettare i propri pensieri e sentimenti senza giudicarli.

Farmaci

Le tipologie di farmaci più comuni che vengono utilizzate per trattare i disturbi dell'umore includono:

  • antidepressivi: aumentano i livelli di neurotrasmettitori nel cervello, come la serotonina e la noradrenalina, che possono aiutare a migliorare l'umore, il sonno e l'appetito;
  • stabilizzatori dell'umore: vengono spesso utilizzati per trattare il disturbo bipolare. Aiutano a prevenire gli sbalzi d'umore;
  • antipsicotici: vengono talvolta utilizzati per trattare i disturbi dell'umore, se altri farmaci non sono efficaci. Generalmente sono impiegati soprattutto per trattare i sintomi psicotici, come allucinazioni, deliri, forti sbalzi d'umore e disturbi del pensiero. 

Bisogna ricordare che il trattamento dei disturbi dell'umore è un processo individuale: ciò che funziona per una persona potrebbe non funzionare per un'altra.

È, dunque, necessario lavorare con un professionista della salute mentale qualificato per sviluppare un piano di trattamento adeguato alle proprie esigenze.

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Scritto da Arianna Bordi | Editor

Dopo la laurea in Letteratura e Lingue straniere, durante il mio percorso di laurea magistrale mi sono specializzata in Editoria e Comunicazione visiva e digitale. Ho frequentato corsi relativi al giornalismo, alla traduzione, alla scrittura per il web, al copywriting e all'editing di testi.

a cura di Dr. Alberto Galia
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