Il Natale, momento di gioia e condivisione, è spesso accompagnato da un consumismo che lascia un’impronta profonda sull’ambiente. La corsa ai regali, i pranzi sontuosi e le decorazioni scintillanti possono trasformarsi in fonti di spreco e inquinamento. Ma è possibile vivere le festività in modo diverso, tornando all’autenticità delle tradizioni e abbracciando uno stile di vita più consapevole?
Giorgia Pagliuca, creatrice di contenuti, formatrice di sostenibilità e dottoranda, meglio conosciuta sui social come @ggalaska, ci guida in questa riflessione. Giorgia è un punto di riferimento per chi desidera avvicinarsi a uno stile di vita più sostenibile, e ci dimostra che celebrare un Natale etico non significa rinunciare alla magia delle feste, ma viverle con maggiore consapevolezza e rispetto per il pianeta.
In questa intervista, Giorgia ci accompagna in un viaggio verso un Natale più etico, offrendo spunti preziosi per ridurre l’impatto ambientale: dai regali più significativi e sostenibili, alla lotta contro lo spreco alimentare, fino ai messaggi di consapevolezza che condivide con la sua community.
Il suo approccio pratico e creativo mostra come piccole scelte possano trasformare le festività in un’occasione per riscoprire i valori più autentici, lasciando un segno positivo su chi amiamo e sull’ambiente.
Ecco le domande che le abbiamo posto.
Come definiresti un Natale etico e sostenibile? Quali aspetti ritieni siano più importanti per ridurre l'impatto ambientale durante le festività?
Il Natale etico e sostenibile è quello che ci fa tornare alle origini, al più autentico significato delle feste. Non si tratta di riempire carrelli o accumulare pacchetti, ma di riscoprire la bellezza di stare insieme.
Immagina un Natale dove la priorità non è cosa comprare, ma con chi condividere. Un Natale che lascia ricordi, non rifiuti.
Tavole imbandite con cibi semplici e buoni, che scaldano il cuore senza svuotare il portafoglio, e risate che riempiono le stanze più di qualsiasi regalo costoso.
Essere sostenibili non vuol dire perdere qualcosa, rinunciare alla magia delle feste, ma viverle con più consapevolezza.
Secondo te, come si può rendere il gesto del regalo più significativo e meno consumistico? Hai suggerimenti per regali che siano sostenibili?
Un regalo diventa davvero speciale quando racconta qualcosa di unico: i valori, i sogni e i desideri di chi lo riceve.
Io ci credo molto! Spesso regalo esperienze da vivere insieme o donazioni fatte a nome del destinatario. Non solo evitano l’accumulo di oggetti, ma regalano anche momenti preziosi da condividere.
Per esempio, una lezione di ceramica, una degustazione di vino o una cena in quel ristorante del cuore si sono trasformati in serate indimenticabili passate con le persone che amo. Niente batte il tempo di qualità trascorso insieme.
Se vuoi un’idea per un regalo sostenibile, ecco due spunti:
- esperienze: corsi creativi, ingressi a mostre o musei, abbonamenti a servizi utili, o anche una cena in un bel posticino. Sono regali che rimangono nel cuore (e non in un cassetto);
- donazioni: scegliere una causa che sta a cuore al destinatario, come un’associazione che tutela l’ambiente o sostiene progetti sociali, e fare una donazione a suo nome. È un gesto che parla di cura, per chi amiamo e per il mondo.
Durante le feste natalizie, cene e pranzi sono al centro dell’attenzione. Come si possono rendere più sostenibili? Hai consigli per ridurre lo spreco alimentare?
Le feste sono il momento perfetto per celebrare in modo più sostenibile, partendo dalla cucina. Con un po’ di pianificazione, il pranzo di Natale può diventare un’occasione speciale per ridurre gli sprechi senza rinunciare al gusto.
Un menù calibrato sulle reali necessità degli ospiti è un’ottima partenza: niente piatti in eccesso, solo il giusto per tutti. E poi, perché non puntare su ingredienti di stagione e a chilometro zero? Non solo sono più buoni, ma fanno bene anche al pianeta.
Davvero ci serve l’ananas del Cile o il salmone allevato in Norvegia per sentirci in festa? I sapori locali possono essere altrettanto – se non più – memorabili!
Ecco il segreto che applichiamo in famiglia: proporre ricette a base vegetale. Non solo sono più leggere per l’ambiente, ma rendono la tavola variegata e piena di colori. Se qualcosa avanza, niente panico: basta conservarlo con cura e trasformarlo in nuove ricette nei giorni successivi.
Un’idea carina? Condividere gli avanzi con amici e familiari: può diventare un ulteriore momento di convivialità e gioia. Perché il vero spirito delle feste è proprio questo: condivisione, non spreco.
Come sensibilizzi la tua community su un Natale etico e qual è il tuo messaggio principale sulla sostenibilità natalizia?
Sui miei canali social cerco sempre di ispirare la mia community con consigli pratici e accessibili per vivere un Natale più sostenibile, senza rinunciare alla magia delle feste.
Racconto esempi concreti, condivido idee creative e, soprattutto, sfato un mito: sostenibilità non significa “fare meno”, ma “fare meglio”. Il mio messaggio è semplice: un Natale sostenibile mette al centro la condivisione e il rispetto, non il consumo sfrenato.
Non servono gesti grandiosi per fare la differenza: anche le piccole scelte contano, come un regalo pensato, un menù più etico o una decorazione fatta a mano.
La bellezza delle feste non sta in quanto compriamo, ma in come viviamo quei momenti. E io sono qui per dimostrarvi che sostenibilità e magia natalizia vanno a braccetto!