Togliersi le scarpe in casa: ecco perché è importante

Valentina Montagna | Editor

Ultimo aggiornamento – 23 Gennaio, 2025

uscio di casa con scarpe allineate

Togliere le scarpe prima di entrare in casa è una pratica semplice, spesso trascurata, ma consigliata per una questione igienica e non solo.

Le suole delle scarpe, infatti, portano dall'esterno non solo batteri e virus, ma anche sostanze chimiche nocive  come pesticidi, erbicidi, fertilizzanti, piombo e altri contaminanti.  Le fonti da cui provengono sono le  feci di animali, asfalto, prodotti chimici da giardino e suolo.

Se per le persone sane i rischi sono ridotti, prevenire il pericolo della  contaminazione, che può portare infezioni e malattie, diventa più che altro importante per salvaguardare la salute dei più vulnerabili: bambini e immunodepressi.

Vediamo nel dettaglio perché è una buona norma igienica togliere le scarpe in casa che riduce anche l'accumulo di polveri e allergeni, migliorando la qualità dell'aria interna.

I batteri presenti sulle suole delle scarpe

In molti Paesi, togliersi le scarpe è una norma culturale consolidata. In Giappone, Scandinavia e Medio Oriente, questa pratica è sinonimo di rispetto e cura per l'ambiente domestico. In altri contesti, può essere visto come una scelta personale legata a motivi pratici o di salute.

Anche se non si calpesta lo sporco sulla strada o su un prato, le colonie di microbi, o microbiomi, sono sparsi ovunque. Dal supermercato al centro commerciale, al bagno pubblico. 

Secondo studi condotti dall'Università di Houston, circa il 40% delle scarpe porta batteri come il Clostridium difficile (C. diff), agente patogeno associato a gravi problemi intestinali noto per la sua resistenza agli antibiotici, che può causare diarrea grave e colite.

Oltre a questo, le scarpe possono trasportare:

  • Escherichia coli (E. coli): presente nel 96% delle scarpe analizzate in alcuni studi. Batteri presenti nell'intestino umano che possono causare diarrea, infezioni del tratto urinario e, in rari casi, meningite.
  • Staphylococcus aureus: un batterio resistente agli antibiotici comuni, responsabile di infezioni cutanee, del sangue e cardiache.

Si deve poi tener conto anche dei rischi associati alle ferite aperte e lesioni cutanee, porta d'accesso per i batteri.

Questi milioni di batteri, difficili da debellare, resistono anche ai normali detergenti domestici e possono sopravvivere sui pavimenti per giorni o addirittura settimane.

Contaminanti chimici e ambientali

Dall'esterno, le suole delle scarpe raccolgono anche:

  • metalli pesanti: come arsenico, cadmio e piombo, provenienti da aree industriali o inquinanti urbani;
  • prodotti chimici: diserbanti, fertilizzanti e residui di asfalto possono aderire alle scarpe;
  • microplastiche e PFAS: trasportati da superfici contaminate.

Fertilizzanti, insetticidi e pesticidi che si portano in casa dai prati e giardini pubblici  possono comportare rischi per la salute che vanno dall'irritazione agli occhi e alla gola all'aumento del rischio di cancro.

Cosa sono i PFAS – sostanze alchiliche perfluorurate e polifluorurate 

I PFAS ono un gruppo di composti chimici sintetici ampiamente utilizzati in molti settori industriali e di consumo grazie alle loro proprietà peculiari: come la resistenza al calore, all'olio e all'acqua. Sono anche chiamati "sostanze chimiche eterne" perché si degradano molto lentamente nell'ambiente.

Queste sostanze hanno queste caratteristiche:

  • resistenza chimica: sono altamente stabili e non si degradano facilmente;
  • utilizzo industriale: trovano applicazione in prodotti come rivestimenti antiaderenti per pentole, tessuti impermeabili, schiume antincendio, imballaggi alimentari e prodotti cosmetici;
  • bioaccumulazione: tendono ad accumularsi negli organismi e nell'ambiente.

Quali sono i rischi per la salute?

I PFAS sono stati associati a problemi di salute, tra cui:

  • disturbi endocrini;
  • aumento del rischio di alcuni tipi di tumore;
  • alterazioni del sistema immunitario;
  • problemi di sviluppo nei bambini.

La loro presenza nelle suole delle scarpe può derivare da contaminazione ambientale, ad esempio tramite superfici stradali o zone industriali.

Allergeni stagionali 

Se si soffre di allergie al polline di alberi, erba e piante infestanti, potresti scoprire che, nonostante finestre chiuse e l'uso di purificatori d'aria, i sintomi persistono. Questo accade perché le scarpe possono diventare vettori di allergeni, trasportandoli dall'esterno all'interno della casa. 

Una volta in casa, questi pollini si depositano su tappeti, pavimenti e altre superfici, rimanendo sospesi nell'aria o venendo inalati.


Le particelle di polline si attaccano con facilità alle suole delle scarpe quando si cammina sui prati, sui marciapiedi o nelle aree verdi. Una volta entrate in casa, queste particelle si disperdono nell'aria, aggravando i sintomi di rinite allergicaasma; si depositano a terra, dove possono entrare in contatto diretto con bambini o animali domestici; rimangono intrappolate nei tessuti, come tappeti o moquette.

Scarpe in casa: ecco chi corre più rischi 

A correre i rischi per la salute derivanti dall'uso di scarpe in casa sono persone immunodepresse e i  bambini piccoli con un sistema immunitario ancora non completamente formato. 

I bambini sono i più esposti perché sono soliti gattonare a terra, entrando in contatto diretto con batteri e sostanze chimiche.

Anche gli immunodepressi corrono rischi perché hanno un sistema immunitario indebolito che li rende più vulnerabili alle infezioni.

Quali sono le migliori pratiche di igiene domestica per mantenere un ambiente sano e sicuro?

Per evitare qualsiasi rischio di contaminazione, ma anche per una questione di pulizia e igiene domestica, si possono osservare alcuni accorgimenti, semplici ma efficaci. 

Come pulire il pavimento per eliminare i batteri

Utilizzare un detergente adatto al tipo di pavimento (ad esempio, prodotti pH-neutri per superfici delicate come parquet o laminato) aiuta a rimuovere sporco, batteri e residui chimici. Per una pulizia più profonda, si può usare la vaporizzazione, che elimina fino al 77% dei batteri senza l'uso di sostanze chimiche.

Passare l'aspirapolvere prima di lavare a terra

Prima di lavare, è consigliabile passare l'aspirapolvere o spazzare per rimuovere polvere e detriti. Questo impedisce allo sporco di trasformarsi in residui appiccicosi durante la pulizia con acqua.

Disinfezione antibatterica 

Quando necessario, utilizzare un disinfettante antibatterico diluito in acqua seguendo le istruzioni del produttore. È importante lasciare agire il prodotto per il tempo indicato affinché sia efficace contro virus e batteri.

Tecniche di pulizia efficaci 

Si possono usare due secchi, uno con acqua saponata e uno con acqua pulita per il risciacquo. Attraverso questo metodo è possibile mantenere la soluzione detergente fresca, evitando la ricontaminazione del pavimento.

Panni in microfibra 

Preferire mop o panni in microfibra rispetto ai tradizionali per una pulizia più efficace e delicata su tutte le superfici. La microfibra ha il vantaggio di catturare lo sporco e i batteri senza ridistribuirli sulle superfici. Possono essere utilizzati su diversi tipi di pavimenti, dal legno al marmo, alle piastrelle e gres.

Asciugatura rapida 

Dopo la pulizia, asciugare i pavimenti con un panno assorbente o lasciare asciugare all'aria in un ambiente ben ventilato per prevenire muffe o danni da umidità.

Lavarsi le mani 

Fa parte dell'ABC: lavarsi le mani con acqua corrente tiepida e sapone per almeno 20 secondi, strofinando bene palmi, dorso, dita e sotto le unghie, prima di mangiare o cucinare, dopo aver toccato scarpe o pavimenti, dopo aver usato il bagno o toccato animali domestici, e dopo aver maneggiato rifiuti o prodotti chimici.

Prevenire la diffusione dello sporco 

Lavare regolarmente spazzole e panni utilizzati per la pulizia per evitare la proliferazione di batteri negli strumenti stessi.

Ventilazione della casa

Durante e dopo la pulizia, arieggiare gli ambienti per ridurre l'accumulo di particelle sospese e vapori chimici.

Valentina Montagna | Editor
Scritto da Valentina Montagna | Editor

La mia formazione comprende una laurea in Lingue e Letterature Straniere, arricchita da una specializzazione in Web Project Management. La mia esperienza nel campo si estende per oltre 15 anni, nei quali ho collaborato con nutrizionisti, endocrinologi, medici estetici e dermatologi, psicologi e psicoterapeuti e per un blog di un'azienda che produce format televisivi in ambito alimentazione, cucina, lifestyle.

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