Tipi di bonsai: una guida completa per orientarsi

Arianna Bordi | Editor

Ultimo aggiornamento – 21 Agosto, 2024

Bonsai fiorito

Esistono centinaia di specie diverse di alberi adatti alla coltivazione bonsai, ognuna con le sue caratteristiche uniche, e la scelta del bonsai ideale per chi si avvicina per la prima volta a quest'arte affascinante è fondamentale.

Alcune specie sono decisamente più robuste e adattabili a piccoli errori di cura, risultando perfette per i neofiti; altre più impegnative, indicate, quindi, per gli appassionati già esperti. 

Vediamo un approfondimento esaustivo in merito. 

Una lista di bonsai facili da gestire

Di seguito varie tipologie di bonsai, sia per appartamenti che per balconi e/o giardini

Specie

La prima distinzione tra i bonsai si basa sulla specie botanica utilizzata; ognuna ha caratteristiche uniche che influenzano la forma, le dimensioni e le esigenze colturali dell'albero in miniatura:

  • bonsai decidui: perdono le foglie in autunno e inverno. Esempi comuni sono l'acero giapponese, l'olmo cinese, la quercia e il ciliegio giapponese; 
  • bonsai sempreverdi (conifere): mantengono le foglie aghiformi tutto l'anno e sono molto apprezzati per la loro forma elegante e per il colore verde intenso. Esempi sono il pino, il ginepro e il cipresso; 
  • bonsai da frutto: producono frutti in miniatura, come il melograno, il fico e l'ulivo; 
  • bonsai a fioritura: sono particolarmente apprezzati per la bellezza dei loro fiori, come l'azalea, la camelia e il glicine.

Stile

Ogni stile rappresenta un modo diverso di interpretare la natura e di creare composizioni uniche:

  • stile eretto formale (Chokkan): caratterizzato da un tronco dritto e una chioma simmetrica, ed è lo stile più classico e formale.
  • stile eretto informale (Moyogi): il tronco presenta curve naturali e la chioma ha un aspetto più libero;
  • stile a cascata (Kengai): la cima dell'albero sembra precipitare oltre il bordo del vaso, creando un'immagine di grande dinamismo;
  • stile a semi-cascata (Han-kengai): simile allo stile a cascata, ma la cima dell'albero è meno inclinata.

Esistono molti altri stili, ognuno con le sue caratteristiche e la sua bellezza: la scelta dipende dal gusto personale e dalla forma naturale dell'albero.

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Dimensioni

Le dimensioni di un bonsai possono variare notevolmente, da pochi centimetri a diversi metri.

Questa classificazione è utile per definire le proporzioni dell'albero e per scegliere il vaso più adatto:

  • bonsai in miniatura (Mame): altezze inferiori a 15 cm.
  • bonsai piccoli (Shohin): altezze tra 15 e 30 cm; 
  • bonsai medi: altezze tra 30 e 60 cm; 
  • bonsai grandi: altezze superiori a 60 cm.

Bonsai da interno VS da esterno: un confronto

Sebbene tutti i bonsai siano degli alberi in miniatura, le loro esigenze di coltivazione possono variare notevolmente a seconda del loro habitat naturale.

Ecco quali elementi bisognerebbe valutare: 

  • origine geografica: i bonsai da interno provengono da zone tropicali o subtropicali, abituate a climi caldi e umidi. Al contrario, i bonsai da esterno sono originari di zone temperate o fredde, resistendo a sbalzi termici e stagioni ben definite; 
  • esposizione alla luce: i bonsai da interno necessitano di molta luce indiretta, poiché la luce diretta del sole potrebbe bruciare le loro foglie delicate. Invece, i bonsai da esterno, abituati al sole diretto, necessitano di diverse ore di luce solare al giorno per crescere sani e vigorosi; 
  • umidità: i bonsai da interno richiedono un ambiente umido, poiché l'aria degli ambienti domestici è spesso secca. L'umidità può essere aumentata nebulizzando le foglie regolarmente o posizionando il vaso su un sottovaso con argilla espansa e acqua. I bonsai da esterno, invece, sono più resistenti a condizioni di bassa umidità; 
  • temperatura: i bonsai da interno non tollerano le temperature fredde e le correnti d'aria, dunque è importante posizionarli in un luogo caldo e protetto. Quelli da esterno, al contrario, sono in grado di resistere a temperature molto basse, purché siano adeguatamente protetti durante l'inverno; 
  • sbalzi termici: i bonsai da interno non amano gli sbalzi termici improvvisi, che possono stressare la pianta; quelli adatti all'esterno, invece, sono abituati a subire variazioni di temperatura durante le diverse stagioni.

Per sintetizzare: 

  • bonsai da interno: perfetti per chi non ha un giardino o un balcone, ma richiede cure più attente in termini di luce, umidità e temperatura; 
  • bonsai da esterno: più rustici e resistenti, ideali per chi ama il giardinaggio e desidera un bonsai che possa vivere all'aria aperta tutto l'anno.

Come scegliere il bonsai più adatto

Scegliere il bonsai perfetto potrebbe essere scoraggiante data la vastissima gamma di specie disponibili.

Con un po' di conoscenza e riflessione, però, è possibile trovare l'albero ideale per la propria casa e il proprio stile di vita.

Vediamo di seguito alcuni aspetti da tenere in considerazione:

Valutare lo spazio che gli verrà dedicato

Dove verrà posizionato il bonsai? Quanto tempo è disponibile per le cure? Si viaggia spesso? Rispondere a queste domande aiuterà a restringere il campo delle possibilità e a scegliere un albero che prospererà nel proprio ambiente. 

In appartamento è preferibile una specie di piccole dimensioni come un bonsai di acero tridentato o di podocarpo nano; in caso di viaggi frequenti è preferibile una specie resistente come un bonsai di pino mugo o di corbezzolo. 

Tenere in considerazione il livello di esperienza

Se si è alle prime armi, è meglio iniziare con una specie robusta e facile da curare come un bonsai di ficus, di olmo cinese, di bosso o di podocarpo. 

Queste varietà sono meno esigenti e permettono di acquisire familiarità con le tecniche di base della coltivazione bonsai senza rischiare frustrazioni. In caso si avesse più dimestichezza, si può optare una specie più impegnativa come un bonsai di melograno o di glicine;

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Non sottovalutare l'estetica

I bonsai sono opere d'arte viventi, quindi è importante scegliere un esemplare ritenuto bello, dall'aspetto armonico. 

È consigliabile prendersi il tempo di sfogliare foto e visitare vivai locali per trovare un albero che catturi l'attenzione;

  • valutare le dimensioni delle piante da bonsai: possono variare in dimensioni da minuscoli esemplari da scrivania ad alberi maestosi alti diversi metri. È importante sceglierne uno che si adatti allo spazio disponibile nella propria casa;
  • valutare il clima: alcune specie di bonsai sono più adatte a climi caldi e soleggiati, mentre altre preferiscono climi freschi e umidi. Bisogna scegliere un albero che sia adatto alle condizioni climatiche della propria casa o appartamento: è fondamentale per assicurargli una vita lunga e sana.

Alcuni consigli generali per prendersi cura dei bonsai

Di seguito alcune indicazioni utili per curare i propri bonsai:

  • innaffiare regolarmente, evitando i ristagni d'acqua;
  • fornire al bonsai la giusta quantità di luce, in base alle esigenze della specie;
  • concimare periodicamente con un fertilizzante specifico; 
  • potare regolarmente per mantenere la forma desiderata e stimolare la crescita;
  • rinvasare la pianta ogni 2-3 anni, utilizzando un terriccio drenante e adatto alla specie.

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Indipendentemente dal tipo di bonsai che si sceglie, è importante ricordare che la cura e l'attenzione sono fondamentali.


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Se si hanno dubbi o domande, è consigliabile chiedere consiglio a un esperto presso un vivaio locale.

Arianna Bordi | Editor
Scritto da Arianna Bordi | Editor

Dopo la laurea in Letteratura e Lingue straniere, durante il mio percorso di laurea magistrale mi sono specializzata in Editoria e Comunicazione visiva e digitale. Ho frequentato corsi relativi al giornalismo, alla traduzione, alla scrittura per il web, al copywriting e all'editing di testi.

Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
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