Piante grasse da interno, le 10 più belle e semplici da curare

Valentina Montagna | Editor

Ultimo aggiornamento – 11 Settembre, 2023

Ecco un elenco delle migliori piante grasse da interno

Le piante grasse da interno sono sempre più apprezzate come piante ornamentali e per tante buone ragioni. Non richiedono attenzioni impegnative, arredano e ravvivano gli ambienti con varie forme, dimensioni e colori vivaci, senza ingombrare, e sono anche sono utili perché, stando ai risultati di uno studio compiuto dalla NASA, purificano l'aria che respiriamo liberando ossigeno durante la fotosintesi.

Esistono tante specie di piante grasse, oltre 20.000 specie appartenenti a più di 60 famiglie di piante differenti di tante forme, dimensioni e colori diversi. Tra le principali famiglie di succulente, le Crassulaceae, Euphorbiaceae, Cactaceae e Aizoaceae.

In questo articolo, vediamo quali sono le piante grasse da appartamento più belle e semplici da curare, come si curano e quali specie fioriscono. 

Piante succulente (piante grasse)

In botanica, le piante succulente (dal latino succus = succo) e definite anche 'grasse', sono tutte quelle piante il cui tessuto spugnoso (nome tecnico, parenchima acquifero) è capace di assorbire e trattenere una certa quantità di acqua in eccesso nelle foglie, negli steli e nelle radici, per poi rilasciarla al momento del bisogno, resistendo così anche ai periodi di maggiore siccità tipici delle zone originarie.

L’umidità viene immagazzinata nel fusto, nelle foglie e nelle radici, a seconda della specie. I cactus, appartenenti alla famiglia delle Cactacee, immagazzinano le scorte d’acqua nel fusto. Altre succulente, invece, usano le foglie e i tuberi.

All'interno delle varie famiglie si distinguono le succulente da foglia (come Aloe, Agave, Crassula, Hoya kerrii), quelle da fusto (Euforbia, Stapelia, Zamioculcas) o da radici o tubero (come la Ceropegia).

Le forme sono varie, sferiche, colonnari, con foglie carnose, ecc. Giusto per fare qualche esempio, spaziano da quelle a rosetta come l'Echeveria e il Sempervivum a quelle pendenti come il Sedum e il Senecio. Alcune specie, poi, crescono in altezza, come l'Agave o l'Aloe, mentre altre rimangono piccole e compatte. 

Stesso discorso vale per i fiori. Alcune piante succulente producono fiori colorati più piccoli o più grandi e vistosi, che possono durare anche settimane oppure qualche giorno. 

Tra le succulente che fioriscono:

  • Rosa del deserto (Adenium obesum)
  • Cactus di Natale (Schlumbergera truncata)
  • Cuscino della suocera (Kalanchoe tomentosa)
  • Pietra vivente (Lithops)
  • Sedum acre (Sedum acre)
  • Rebutia minuscola (Rebutia minuscula)
  • Mammillaria (Mammillaria)
  • Echinopsis (Echinopsis)
  • Kalanchoe (Kalanchoe)
  • Coda di topo (Sedum rubroplantum)

Propagazione per talea

Una caratteristica di molte piante succulente è quella di poter essere propagate tagliando un ramo e piantandolo in un nuovo vaso. Questo metodo è chiamato propagazione per talea. Le succulente sono facili da propagare perché hanno foglie e steli carnosi che contengono molta acqua. Questa acqua aiuta le talee a sopravvivere e a radicare.

Alcune piante succulente che possono essere propagate per talea:

  • Aloe vera
  • Echeveria
  • Haworthia
  • Jade Plant
  • Kalanchoe
  • Sedum
  • Sempervivum
  • Zebra Plant

Per propagare una pianta succulenta per talea, è necessario tagliare un pezzo di stelo o di foglia sano e farlo asciugare per alcune ore. Quindi, piantare la talea in un vaso con terriccio per piante grasse e annaffiare solo quando il terriccio è completamente asciutto.

Piante succulente da appartamento

Le succulente possono essere coltivate come piante sia da interno sia da esterno, a seconda della specie e del clima, e si adattano bene a vari ambienti.

Sebbene siano usate come piante ornamentali, alcune specie hanno anche altre proprietà, come per esempio l'Aloe Vera che contiene composti antinfiammatori e antibatterici, oppure l'opunzia con i suoi frutti commestibili. Alcune poi sono anche piante da camera da letto.

Ma l'aspetto più eclatante delle piante grasse è proprio la loro innata adattabilità. Le loro caratteristiche naturali le rendono molto poco esigenti, la scelta ideale anche per chi non ha particolari conoscenze del mondo vegetale e delle sue necessità.

Una pianta grassa da appartamento richiede solo qualche accorgimento perché 

  • trattiene l'acqua così che può sopravvivere e resistere anche in caso di bassa manutenzione idrica 
  • prospera anche in ambienti asciutti, aridi o semiaridi, nelle tipiche temperature calde degli interni (anche oltre i 15 gradi), mentre alcune specie possono tollerare lievi gelate
  • possono vivere in condizioni di scarsa luminosità, anche se per quanto riguarda la luce, è consigliabile osservare qualche buona prassi come vediamo a breve.

10 piante grasse da interno più belle e semplici da gestire

Come premesso, esistono diverse famiglie di succulente. Le principali comprendono la maggior parte delle specie di piante grasse:

  • Crassulaceae, piante grasse tra le più comuni, come le Echeverie, le Sedum e le Graptopetalum, caratterizzate da foglie carnose.
  • Euphorbiaceae, piante grasse come il Crassula Ovata, il Pachypodium Lamerei e l'Euphorbia Lactea. Le piante di questa famiglia sono caratterizzate da linfa lattiginosa.
  • Cactaceae, piante grasse più iconiche, come i Cactus caratterizzati da spine e da foglie ridotte a spine.
  • Aizoaceae, piante grasse come le Lithops, le Pleiospilos e le Conophytum, caratterizzate da foglie fuse insieme a formare strutture piatte o rotonde.

Vediamo quali sono le 10 piante grasse da appartamento più belle e anche semplici da curare.

Come curare la pianta grassa da appartamento

Di quali cure hanno bisogno le piante grasse da interni? Poche, ma buone, anche senza essere grandi esperti di giardinaggio si possono tenere in casa piante succulente e vederle crescere e prosperare nel tempo.

Ecco cosa è importante tenere a mente.

Una corretta esposizione alla luce

Le piante grasse amano il sole e il calore, e vivono meglio in un punto che riceve almeno sei ore di luce solare al giorno. Dunque, è bene sistemarle nei punti giusti della casa, dove vi sia una luminosità adeguata, come su un davanzale vicino a una finestra, per esempio.

Nonostante ciò, è bene osservare l'eventuale comparsa di macchie bianche o marroni sulle foglie, segno che stanno ricevendo troppa luce solare diretta e si stanno bruciando.

È buona prassi ruotarle almeno una volta alla settimana, per garantire che tutte le parti della pianta ricevano la stessa quantità di luce, per aiutare la pianta a crescere in modo uniforme e a prevenire l'inclinazione, tipica di quando la pianta ha bisogno di essere messa in un punto più soleggiato.

Quando arriva l'estate, si possono trasferire all'esterno, su un terrazzo, balcone o giardino, ricordando di evitare che la luce solare le colpisca direttamente.

Quanta acqua chiedono le piante grasse da interno

Quante volte dare l'acqua alle piante grasse? La prima accortezza è quella di non eccedere mai con l'acqua perché l'eccesso può creare ristagni. Anzi, è bene svuotare sempre i sottovasi delle piante. A fare la differenza sono anche il terriccio, che deve essere quello specifico per le piante grasse, e il vaso.

Le succulente non tollerano i ristagni idrici, quindi è importante che il vaso abbia un foro di drenaggio sul fondo. attraverso il quale far colare l’acqua. Tra i materiali più adatti, quelli in terracotta, in argilla, che assorbono l'umidità in eccesso dal terreno.

Per regolarsi con l'irrigazione, si consiglia di bagnare il terriccio quando si asciuga alla base della pianta (e mai dare l'acqua sulle foglie). Basta tastarlo con un dito per accorgersi se è troppo secco o se è ancora abbastanza umido. Questo metodo vale sia in estate sia inverno. 

Nei mesi estivi aumenta la necessità di acqua per ovvie ragioni, dunque le spruzzate dovranno essere più regolari. In genere, ogni 10 giorni. Anche perché questo è il periodo in cui le piante crescono.

Durante l'inverno, invece, le piante grasse, oltre a dover stare in punti più soleggiati, avranno bisogno di minori quantità di acqua, con una frequenza di circa 20-25 giorni. In questo periodo, infatti, è nota la loro capacità di assorbire acqua dall'umidità dell'aria. 

A seconda del tipo di pianta, le indicazioni possono cambiare.

Attenzione ai parassiti

Le succulente possono essere soggette a malattie e attacchi da parte di parassiti come cocciniglie e moscerini che possono infestare le piante e causare danni significativi, indebolire le piante e renderle più suscettibili ad altre malattie. I moscerini sono attratti dalle succulente piantate in un terreno troppo umido.

Per evitare il rischio di infestazioni, dunque, è bene eliminarne la presenza facendo attenzione anche alle uova e alle larve deposte, spruzzando alcool isopropilico al 70% sul terriccio.

Valentina Montagna | Editor
Scritto da Valentina Montagna | Editor

La mia formazione comprende una laurea in Lingue e Letterature Straniere, arricchita da una specializzazione in Web Project Management. La mia esperienza nel campo si estende per oltre 15 anni, nei quali ho collaborato con nutrizionisti, endocrinologi, medici estetici e dermatologi, psicologi e psicoterapeuti e per un blog di un'azienda che produce format televisivi in ambito alimentazione, cucina, lifestyle.

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