Grassofobia: capire l'impatto di questo fenomeno sociale

Arianna Bordi | Editor

Ultimo aggiornamento – 13 Settembre, 2024

ragazza piange sul divano vicino alla bilancia

La grassofobia è un fenomeno sociale complesso che si manifesta con pregiudizio, discriminazione (anche interiorizzata) e/o odio verso le persone in sovrappeso oppure obese.

Vediamo di seguito un approfondimento in merito.

Cos’è la grassofobia

La grassofobia, o fat phobia, è un atteggiamento sociale discriminatorio basato sul livello di grasso corporeo, e pertanto messo in atto nei confronti di persone grasse, obese o considerate tali da standard di conformità imposti dal contesto sociale e culturale. 

Può assumere diverse forme, tra cui:

  • insulti e commenti offensivi sul peso o l'aspetto fisico di una persona (body shaming);
  • esclusione da attività sociali o eventi;
  • trattamento diverso in contesti lavorativi o scolastici;
  • micro-aggressioni, ovvero commenti o atteggiamenti apparentemente innocui ma che in realtà rafforzano stereotipi negativi sul grasso corporeo.

Cause scatenanti della grassofobia

Le cause della grassofobia sono complesse e radicate in diversi fattori sociali, culturali e storici.

Alcune delle principali cause includono:

  • ideali di bellezza: la nostra società è ossessionata dalla magrezza, un ideale di bellezza spesso promosso tra i principali standard. Questo porta le persone a interiorizzare l'idea che essere grassi sia qualcosa di negativo e indesiderabile, e a giudicare le persone in base al livello di grasso corporeo;
  • stereotipi: esistono molti stereotipi negativi associati alle persone grasse, come la pigrizia, la mancanza di volontà e l'incapacità di prendersi cura di sé. Queste convinzioni vengono spesso rafforzate dai media e dalla diet culture, e possono portare a discriminazione e pregiudizi;
  • mancanza di informazione: c'è molta disinformazione sul peso corporeo e sulla salute. Le persone spesso non sono a conoscenza delle complesse cause dell'obesità e dei potenziali fattori di rischio associati al sovrappeso. Questo può portare a semplificazioni eccessive e a colpevolizzare le persone per il loro peso;
  • insicurezza personale: alcune persone possono sviluppare atteggiamenti grassofobici come proiezione delle proprie insicurezze oppure perché hanno loro stesse in primis problemi con il cibo e il corpo.

È importante sottolineare che avere questo atteggiamento non è solo una colpa individuale, ma il risultato di un complesso sistema di fattori sociali e culturali.

Per contrastarlo è necessario un approccio multiforme che includa l'educazione, l'attivismo e la promozione di una società più inclusiva e rispettosa di tutte le persone, indipendentemente dal loro peso corporeo.


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Quali sono le conseguenze della grassofobia?

Le conseguenze della grassofobia possono essere gravi e a lungo termine per le persone che ne sono vittime.

Vediamole di seguito.

Bassa autostima e immagine di sé negativa

Chi viene discriminato per il proprio peso può arrivare a vergognarsi del proprio corpo e a provare inadeguatezza, con conseguenti bassa autostima, depressione, ansia

Ansia legata all’alimentazione

Le persone che subiscono grassofobia possono vivere in uno stato costante di stress e ansia, temendo di essere giudicate o discriminate per la loro forma corporea.

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Isolamento sociale e senso di solitudine

La vergogna e la paura del giudizio possono portare le persone che subiscono grassofobia a evitare situazioni sociali e a isolarsi dagli altri; si possono sperimentare anche solitudine, depressione e difficoltà a formare e mantenere relazioni.

Studi recenti hanno dimostrato una correlazione diretta tra l'esperienza di stigma del peso in ambito familiare e lavorativo e l'aumento dell'auto-colpevolizzazione, un fenomeno che può portare all'adozione di comportamenti alimentari malsani e a un ulteriore aumento di peso.

Salute fisica

La vergogna e la pressione sociale a dimagrire possono portare le persone a sviluppare abitudini alimentari non sane, spesso a causa di diete restrittive.

La ricerca ossessiva della magrezza, infatti, può portare allo sviluppo di disturbi alimentari.

Persone che già potrebbero avere una relazione complessa con il cibo vengono incoraggiate a dimagrire a tutti i costi, anche attraverso comportamenti dannosi che possono avere gravi conseguenze sulla loro salute fisica, tra cui malnutrizione, disidratazione, squilibri elettrolitici, nonché disturbi alimentari come anoressiabulimia e binge eating.

Problemi a svolgere attività fisica

Le persone che subiscono grassofobia potrebbero trovarsi costrette a evitare di fare attività fisica per paura di essere giudicate o perché si sentono a disagio nel loro corpo proprio a causa di questo giudizio. 

Difficoltà nell'accesso alle cure mediche

Le persone che subiscono grassofobia possono avere difficoltà a ricevere cure mediche adeguate perché temono di essere giudicate o discriminate dal loro medico.

Numerose ricerche hanno evidenziato come le persone in sovrappeso o obese siano spesso vittime di un pregiudizio diffuso nel mondo medico, il cosiddetto weight bias.

Questo pregiudizio porta i professionisti della salute a ritenere i pazienti necessariamente pigri, poco attenti alla propria salute e destinati a condurre uno stile di vita scorretto.

Spesso, dunque, vengono sottoposti a visite più superficiali, i loro sintomi vengono attribuiti automaticamente all'eccesso di peso e vengono trascurate altre possibili cause, avendo, dunque, meno probabilità di ricevere diagnosi precoci

Discriminazione sul lavoro

Le persone che subiscono grassofobia potrebbero essere discriminate sul posto di lavoro, ad esempio non essendo assunte oppure ricevendo minori opportunità di avanzamento di carriera perché costantemente giudicate per l’aspetto fisico.

Molestie e violenze

Possono essere vittime di molestie e violenze fisiche e verbali, negli ultimi anni anche online, soprattutto sulle piattaforme social.

Difficoltà nelle relazioni

Le persone che subiscono grassofobia possono riscontrare difficoltà a trovare un partner o a mantenere relazioni sane, o perché non sono a proprio agio con il loro corpo o perché vengono escluse a causa delle discriminazioni. 

Alcuni dati emersi dalla ricerca scientifica

Un dato particolarmente allarmante emerso da una ricerca a cura dell'International Journal of Obesity è l'elevata percentuale di persone che hanno sperimentato lo stigma del peso nelle loro relazioni interpersonali.

In tutti i paesi analizzati tra il 76% e l'88% dei partecipanti ha riportato di aver subito discriminazioni legate al peso da parte dei familiari.

Percentuali simili, seppur leggermente inferiori, sono state rilevate per compagni di classe (tra il 72% e l'81%), medici (tra il 62% e il 73%) e colleghi di lavoro (tra il 54% e il 62%).

Ancora più sorprendente è il fatto che quasi la metà dei partecipanti (tra il 49% e il 66%) ha dichiarato di aver vissuto esperienze negative legate al peso anche da parte degli amici.

Questi dati evidenziano come lo stigma del peso non sia un fenomeno isolato, ma permei molteplici aspetti della vita delle persone che si trovano a fare i conti con questioni legate al peso corporeo. 

È fondamentale, dunque, promuovere una maggiore consapevolezza e comprensione di questo fenomeno complesso, nonché sviluppare interventi mirati per sostenere le persone che ne sono vittime.

Grassofobia: come provare a combatterla

È importante ricordare che la grassofobia non è solo un problema individuale, ma un problema sociale.

Per contrastarla è necessario un approccio sfaccettato che includa l'informazione, l'attivismo e la promozione di una società più inclusiva e rispettosa di tutte le persone che non rientrano in una fisicità considerata conforme allo standard. 

Esistono diverse azioni che possono essere intraprese per impegnarsi a eliminare la grassofobia:

  • promuovere un’educazione al corpo e l'accettazione della diversità di forme con cui può presentarsi (body positivity);
  • sostenere movimenti e iniziative che promuovano l'accettazione della diversità corporea e sfidino gli standard di bellezza imposti dalla società; 
  • impegnarsi ad abbattere gli stereotipi negativi sul peso corporeo nei media e nella cultura popolare;
  • prestare un sostegno concreto alle persone che subiscono discriminazione a causa del loro peso, sia di persona che online; 
  • informarsi sulla grassofobia, sui suoi effetti negativi sulla salute mentale e fisica, nonché sulle sue radici storiche e culturali; 
  • mettere in discussione i propri stereotipi e pregiudizi sul peso e sul corpo, riconoscendo che l'essere in salute non è determinato solamente dall'aspetto fisico
  • evitare di utilizzare termini dispregiativi o di fare commenti negativi sul peso di altre persone e promuovere un linguaggio che valorizzi la diversità corporea
  • accettare il proprio corpo, indipendentemente dalla taglia: un passo che può rivelarsi fondamentale per liberarsi dalla grassofobia interiorizzata.
Arianna Bordi | Editor
Scritto da Arianna Bordi | Editor

Dopo la laurea in Letteratura e Lingue straniere, durante il mio percorso di laurea magistrale mi sono specializzata in Editoria e Comunicazione visiva e digitale. Ho frequentato corsi relativi al giornalismo, alla traduzione, alla scrittura per il web, al copywriting e all'editing di testi.

a cura di Dr. Alberto Galia
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