Tornare al lavoro dopo le ferie e, in generale, dopo la fine di un periodo dal carico lavorativo meno pesante potrebbe rivelarsi complesso.
Vediamo alcuni modi per gestire lo stress e riprendere i ritmi lavorativi nel migliore dei modi.
9 consigli per un rientro al lavoro meno traumatico
In un articolo su Wondermind riguardo allo stress generato dalla routine lavorativa vengono forniti degli spunti utili per cercare di non farsi sopraffare, con i pareri di Minaa B., assistente sociale ed educatrice, e Lisette Sanchez, psicologa e mental coach.
Suddividere il tempo in maniera efficace
La frammentazione eccessiva delle attività lavorative, tipica del multitasking, può generare stress e ridurre la produttività.
Per migliorare la concentrazione e l'efficienza, si suggerisce di adottare una strategia di gestione del tempo basata sulla suddivisione della giornata in blocchi dedicati a compiti specifici.
Questa tecnica, nota come time chunking, permette di focalizzare l'attenzione su un'attività alla volta, evitando distrazioni e aumentando la qualità del lavoro svolto.
Pianificare le pause
È ormai nota l'importanza delle pause regolari per mantenere alta l'efficienza e il buon umore.
Ad esempio, la Pomodoro technique, suggerita da Sanchez, può facilitare l'implementazione di tali pause, suddividendo il lavoro in intervalli e alternando periodi di attività a momenti di riposo.
L'idea di base è molto semplice: si divide il lavoro in intervalli di tempo prestabiliti, solitamente di 25 minuti, chiamati "pomodori": ogni pomodoro è seguito da una breve pausa di 5 minuti e dopo quattro pomodori si fa una pausa più lunga, di circa 15-30 minuti.
Sfruttare al massimo i break dal lavoro
Le pause lavorative dovrebbero essere concepite come momenti di interruzione intenzionale dei processi cognitivi.
È sconsigliato l'utilizzo di piattaforme social durante le pause, in quanto queste tendono a stimolare eccessivamente il sistema nervoso centrale.
Si suggerisce invece di predisporre una serie di attività di rilassamento, come esercizi di respirazione o visualizzazione, facilmente accessibili attraverso una playlist personalizzata fruibile sulle varie app di streaming di video e musica.
Bloccare le distrazioni
Le distrazioni digitali, come notifiche e messaggi istantanei, possono inficiare significativamente la produttività.
Si suggerisce pertanto di disattivare le notifiche non essenziali durante lo svolgimento di compiti che richiedono un alto livello di concentrazione.
Questa pratica, pur non eliminando la necessità di rispondere alle comunicazioni, consente di ottimizzare il tempo dedicato a ciascuna attività.
Dare importanza alla respirazione
La dottoressa Sanchez sottolinea come il conflitto interpersonale sul luogo di lavoro sia una delle principali cause di stress: le tensioni sociali, infatti, possono generare ansia, dubbi e una sensazione generale di disagio.
Per contrastare questi effetti, la specialista suggerisce di riconnettersi con il proprio corpo attraverso esercizi di respirazione.
La respirazione diaframmatica, in particolare, può aiutare a ritrovare la calma e la lucidità necessarie per affrontare le situazioni stressanti: consiste nell'inspirare profondamente fino a gonfiare l'addome e poi espirare lentamente.
Usare il tempo nel modo giusto
La gestione efficace del tempo è fondamentale per aumentare la produttività e la matrice di Eisenhower potrebbe rappresentare una tecnica semplice ma efficace per stabilire le priorità.
Questa matrice prevede la suddivisione delle attività in quattro quadranti: urgente e importante (da svolgere immediatamente), importante ma non urgente (da pianificare), urgente ma non importante (da delegare) e né urgente né importante (da eliminare).
Prima di iniziare a classificare le attività, è consigliabile dedicare qualche minuto a un esercizio di rilassamento per favorire la concentrazione e la chiarezza mentale; in questo modo, sarà più facile identificare le azioni più importanti e organizzare il proprio lavoro in modo ottimale.
Celebrare i traguardi raggiunti
In momenti di incertezza o di bassa autostima legati al proprio lavoro può essere utile tenere un diario dei successi professionali.
Questo strumento consente di documentare le proprie realizzazioni, dai progetti completati con successo ai riconoscimenti ricevuti, passando per i feedback positivi dei colleghi.
Rileggere periodicamente questo diario può aiutare a rafforzare la propria fiducia nelle proprie capacità e a mantenere una prospettiva positiva, anche nei periodi più impegnativi.
Smartworking: definire i confini
Per chi lavora da casa o in modalità ibrida, definire uno spazio di lavoro dedicato è fondamentale per mantenere un equilibrio sano tra vita professionale e privata.
La condivisione degli stessi ambienti per lavoro e svago può, infatti, generare confusione e difficoltà nel disconnettere dalla sfera lavorativa.
È consigliabile individuare un'area specifica della casa destinata esclusivamente al lavoro e evitarne l'utilizzo per altre attività; così facendo, lo spazio fisico diventa un chiaro segnale visivo che delimita i confini tra lavoro e vita privata.
Parlare apertamente delle proprie difficoltà
È fondamentale comunicare chiaramente i propri limiti e le proprie esigenze nel contesto lavorativo, poiché la tendenza a procrastinare e a lavorare oltre le proprie capacità, unita alla paura di chiedere aiuto, può aggravare ulteriormente la situazione.
È importante comprendere che chiedere supporto non è un segno di debolezza, ma piuttosto una dimostrazione di consapevolezza dei propri limiti e di proattività nella gestione del lavoro.
In caso di sovraccarico, è consigliabile comunicare apertamente con il proprio superiore, esprimendo le proprie difficoltà e proponendo soluzioni flessibili, come ad esempio una rimodulazione dei tempi di consegna o un'assegnazione differente delle attività.