Il boreout, o sindrome da noia lavorativa, è un fenomeno sempre più diffuso, soprattutto nelle società moderne altamente tecnologiche.
A differenza del burnout, caratterizzato da un eccesso di lavoro e stress, si manifesta quando un lavoratore si sente sotto-stimolato, demotivato e annoiato dal proprio lavoro.
L'altra faccia del burnout: facciamo chiarezza
Il concetto di boreout è stato introdotto per la prima volta nel 2007 da due autori svizzeri, Philippe Rothlin, consulente aziendale, e Peter R. Werder, filosofo.
Nel loro libro Diagnose Boreout. Warum Unterforderung im Job krank macht ("Diagnosi di boreout. Perché essere poco stimolati sul lavoro ci fa ammalare"), i due autori hanno definito il boreout come una condizione di insoddisfazione e demotivazione causata da un carico di lavoro eccessivamente ridotto o da compiti troppo ripetitivi, che non consentono di esprimere le proprie potenzialità e di crescere professionalmente.
Quali sono le cause del boreout? Vediamole:
- mancanza di sfide: quando le attività lavorative diventano troppo ripetitive e monotone, senza la possibilità di apprendere nuove competenze o di affrontare nuove sfide, il lavoratore può provare un senso di noia e frustrazione;
- sottovalutazione delle proprie capacità: se un dipendente sente di non essere valorizzato o di non poter esprimere appieno il proprio potenziale, può sviluppare un senso di insoddisfazione e demotivazione;
- ambienti di lavoro poco stimolanti: un ambiente di lavoro poco coeso, con colleghi poco collaborativi o un clima generale di apatia, può contribuire allo sviluppo del boreout;
- mancanza di autonomia: se un lavoratore non ha la possibilità di prendere decisioni o di organizzare autonomamente il proprio lavoro, può sentirsi frustrato e demotivato.
Una recente ricerca di Wiley Workplace Intelligence ha svelato un dato allarmante: il 25% dei dipendenti non dirigenti afferma di provare noia sul lavoro almeno due volte a settimana, quasi il doppio rispetto ai manager.
Si tratta di una disparità significativa che è attribuibile a una combinazione di fattori, tra cui la carenza di sfide intellettuali, la limitata libertà decisionale e la monotonia delle attività quotidiane.
Potrebbe interessarti anche:
- Test: potresti essere a rischio burnout?
- Sindrome del Burnout: gli effetti negativi dello stress per i caregiver
Lo studio ha evidenziato anche un grave problema: è presente una netta divergenza tra la percezione dei manager e quella dei dipendenti in merito alla stimolazione lavorativa.
Questo divario, con il 90% dei manager che si ritiene soddisfacente e solo il 33% dei dipendenti che concorda, potrebbe innescare demotivazione e un calo della produttività.
Quali sono i sintomi del boreout? Vediamoli di seguito:
- diminuzione della produttività: la noia e la demotivazione possono portare a una riduzione dell'efficienza e della qualità del lavoro;
- procrastinazione: i lavoratori affetti da boreout tendono a rimandare le attività lavorative, cercando di evitare situazioni che li annoiano;
- aumento degli errori: la mancanza di concentrazione e motivazione può portare a un aumento degli errori commessi;
- problemi di salute: può avere ripercussioni sulla salute fisica e mentale, manifestandosi con sintomi come stanchezza cronica, disturbi del sonno, ansia e depressione.
Boreout: è possibile contrastarlo
Il boreout è un problema serio che può avere conseguenze negative sia per i singoli individui che per le aziende; ecco perché riconoscere i sintomi e adottare le misure preventive appropriate è fondamentale per garantire il benessere dei dipendenti e migliorare la produttività dell'azienda.
La comunicazione chiara e costante tra manager e dipendenti è un pilastro fondamentale per garantire che tutti si sentano valorizzati e motivati.
Ecco alcune strategie per prevenire il boreout:
- valorizzare le risorse umane: è importante riconoscere e valorizzare le competenze e il potenziale di ogni dipendente, offrendo opportunità di crescita professionale,
- promuovere la formazione continua: investire nella formazione dei dipendenti permette di mantenere alta la motivazione e di sviluppare nuove competenze;
- delegare le responsabilità: concedere maggiore autonomia ai dipendenti può aumentare il loro senso di responsabilità e di coinvolgimento;
- creare un ambiente di lavoro stimolante: un ambiente di lavoro positivo e collaborativo può favorire la motivazione e la soddisfazione dei dipendenti;
- riconoscere i segnali: è importante prestare attenzione ai primi segnali di boreout nei dipendenti e intervenire tempestivamente.
Investire nello sviluppo delle competenze di leadership dei manager è cruciale per creare un ambiente di lavoro stimolante e inclusivo, in grado di prevenire il rischio di burnout e aumentare la soddisfazione dei dipendenti.
La sindrome del boreout, se non affrontata tempestivamente, può minare profondamente la cultura aziendale e compromettere la produttività; tuttavia, adottando le giuste strategie, è possibile trasformare l'ambiente di lavoro, rendendolo più coeso.
In questo modo, ogni dipendente si sentirà parte integrante dell'azienda, nonché più motivato a dare il proprio contributo.