I piatti tipici dell'Emilia Romagna più famosi

Anna Nascimben | Editor

Ultimo aggiornamento – 31 Ottobre, 2024

Dei tortellini in brodo

L'Emilia Romagna è una Regione italiana che vanta una rinomata e gustosa tradizione culinaria, ma quali sono i piatti emiliani e romagnoli da conoscere assolutamente?

In questo viaggio attraverso i sapori della gastronomia dell'Emilia Romagna andremo alla scoperta di tante specialità da non lasciarsi sfuggire assolutamente.

I piatti dell'Emilia Romagna più tipici e conosciuti

La cucina dell'Emilia Romagna può vantare innumerevoli specialità: dalla pasta fresca alla piadina, passando per piatti di carne, per il celebre ragù alla bolognese o per i dolci, ecco cinque preparazioni che hanno reso famosa la tradizione culinaria di questa Regione d'Italia.

Cosa mangiare in Emilia Romagna: i primi

Ecco una carrellata di primi da mangiare in Emilia Romagna.

Anolini

Gli anolini sono una tipologia di pasta all’uovo ripiena che è tipica dell'area emiliana, le cui origini sono antichissime. Sembra infatti che gli anolini venissero consumati già nel dodicesimo secolo.

La loro origine è contesa tra città, Parma e Piacenza, e in genere questo caposaldo dei primi piatti emiliani viene consumato in occasione del pranzo di Natale, accompagnato da un brodo di cappone o di gallina.

Tortellini in brodo

In questa panoramica dedicata alla cucina regionale, non possono mancare i tortellini in brodo. Questo primo piatto tipico emiliano viene preparato farcendo la pasta all'uovo con un ripieno a base di prosciutto crudo, mortadella, Parmigiano Reggiano e carne.

I tortellini si servono, appunto, in brodo, e sembra che la loro nascita sia da attribuire alla piccola cittadina di Castelfranco Emilia.

Passatelli

Un altro emblema della cucina tipica dell'Emilia Romagna sono i passatelli, ovvero piccoli gnocchetti composti da uova, pangrattato, Parmigiano Reggiano, scorza di limone e noce moscata.

Essi vengono grattugiati direttamente all'interno del brodo e costituiscono una vera prelibatezza.

Tagliatelle

Le tagliatelle appartengono di diritto alla categoria dei piatti tipici emiliani che hanno reso celebre la cucina di questa Regione.

Si preparano solamente con acqua e farina: la sfoglia che ne deriva viene poi tirata con il mattarello e in seguito cotta in acqua bollente.

Prodotti e piatti tipici dell'Emilia Romagna

Il cibo emiliano romagnolo include una varietà incredibile di ricette e di preparazioni tradizionali.

Alcuni ingredienti fondamentali per la loro riuscita sono prodotti tipici della Regione, come ad esempio l'aceto balsamico o i salumi, i quali hanno ottenuto, nel corso degli anni, anche il riconoscimento delle loro origine protetta.

Ragù

Il ragù, detto "alla bolognese" per distinguerlo dalla variante napoletana, è probabilmente il sugo di carne più famoso in tutta Italia. Viene utilizzato per condire la pasta (soprattutto le celebri tagliatelle all'uovo) e le lasagne.

Quella del ragù è una ricetta talmente iconica che fin dal 1972 è stata oggetto di codifica presso la Camera di Commercio di Bologna.

Parmigiano Reggiano

La cucina tradizionale emiliana non sarebbe la stessa senza il celeberrimo formaggio Parmigiano Reggiano, che viene utilizzato abbondantemente sia per insaporire il brodo, sia come ripieno per la pasta fresca, i tortelli o le lasagne.

Spoja lorda

La spoja lorda è una preparazione tipica della zona del ravennate che veniva cucinata in occasione delle feste o di eventi speciali.


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I piccoli involucri di pasta all'uovo vengono farciti con un composto a base di formaggio, uova e sale e poi serviti in brodo o conditi con del ragù bianco.

Tagliere di salumi

Il cibo dell'Emilia Romagna si compone di numerose ricette a base di salumi e affettati, tuttavia essi possono anche essere consumati da soli, magari disposti in bella vista in un tagliere.

Non possono mancare, oltre al pane ritorto tipico della zona di Ferrara, anche il Culatello di Zibello Dop, il Prosciutto di Parma Dop, il Prosciutto di Modena Dop, la Coppa Piacentina Dop, il Salame Felino Igp e, infine, il Salame Piacentino Dop.

Aceto balsamico

Pur non essendo un piatto tipico emiliano, l'aceto balsamico di Modena Igp non può mancare in un viaggio gastronomico tra i sapori di questa Regione.

Per realizzarlo vengono utilizzate solamente uvaggi specifici (fra cui Trebbiano, Lambruschi Spergola e Berzemino), i quali vengono poi fatti invecchiare all'interno di botti di legno per conferire all'aceto quel sapore caratteristico che l'ha reso celebre.

5 specialità emiliane da provare

Quali sono i cibi emiliani della tradizione più apprezzati sia fuori, che all'interno della Regione?

Scopriamo quali sono le preparazioni che non possono assolutamente mancare in un menù tipico emiliano.

Erbazzone

L'Erbazzone è una delle specialità alimentari dell'Emilia più apprezzate. Originario proprio della città di Reggio Emilia, è composto da una sfoglia a base di farina e strutto ripiena di erbette spontanee (bieta, tarassaco, borragine), formaggio, grattugiato e lardo.

Ne esiste anche una versione che contiene il riso, cucinata soprattutto nell'area dell'Appennino.

Maltagliati

I maltagliati sono una pasta tipica emiliana che un tempo veniva preparata con i ritagli di pasta avanzati dalle tagliatelle. Hanno una tipica forma a rombo e solitamente vengono cucinati insieme a un brodo di verdure e legumi.

Pinza bolognese

La pinza bolognese è un dolce che, come dice il nome, viene preparato a Bologna. Si tratta di una pasta frolla ripiena di marmellata o di mostarda bolognese (ovvero una marmellata a base di mele cotogne, pere e arance) che poi veniva ripiegata su sé stessa.

Spongata

Tra i dolci della cucina tipica emiliana non può mancare la spongata, il cui nome (che significa "spugna"), richiama la forma irregolare della sua superficie.

L'origine del dolce è addirittura medioevale, mentre gli ingredienti includono spezie varie (chiodi di garofano, cannella), uvetta, buccia d'arancia, pinoli, miele, vino bianco, amaretti e zucchero.

Stracotto piacentino

L'Emilia Romagna è una zona d'Italia in cui a farla da padrone sono sicuramente i primi piatti, con tutta la tradizione della pasta fresca ripiena e dei tortelli, tuttavia anche i secondi a base di carne si distinguono per la loro golosità.

Ne è un esempio lo stracotto piacentino, ovvero un taglio di manzo cotto a fuoco basso per almeno cinque ore e impreziosito da erbe aromatiche.

Anna Nascimben | Editor
Scritto da Anna Nascimben | Editor

Con una formazione in Storia dell'Arte e un successivo approfondimento nello studio del Digital Marketing, mi occupo da anni di creare contenuti web. In passato ho collaborato con diversi magazine online scrivendo soprattutto di sport, vita outdoor e alimentazione, tuttavia nel corso del tempo ho sviluppato sempre più attenzione nei confronti di temi come il benessere mentale e la crescita interiore.

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