La salvia è un'erba aromatica ampiamente utilizzata in cucina che presenta anche numerose proprietà terapeutiche. Scopriamo come utilizzarla, quali sono i suoi benefici e le sue eventuali controindicazioni.
Le proprietà della salvia
La salvia, il cui nome scientifico è Salvia officinalis, è una specie vegetale sempreverde appartenente alla famiglia delle Lamiaceae. Diffusa in tutta la zona del Mediterraneo, essa è ampiamente utilizzata in cucina in virtù del suo aroma intenso e penetrante, tuttavia trova largo impiego anche in ambito erboristico.
In natura esistono centinaia e centinaia di varietà di salvia, tuttavia sia in cucina che in fitoterapia, quelle che più sfruttate sono la Salvia officinalis, la Salvia sclarea e la Salvia lavandulifolia.
Oltre che come erba aromatica, la salvia può essere usata per preparare tisane, infusi, decotti, estratti e un olio essenziale dalle spiccate proprietà antibatteriche.
Dal punto di vista chimico esso contiene flavonoidi derivati dall'acido caffeico (fra cui luteonina, apigenina, quercetina), tannini, triterpeni, diterpeni, canfora, pinene, chetoni e acetato di borneolo, che contribuiscono a caratterizzare le foglie con il tipico odore pungente.
Le proprietà benefiche della salvia sono numerose, a cominciare dal fatto che essa esercita un'azione antifungina, antivirale e astringente. Grazie ai composti volatili che la contraddistinguono può essere usata come tonico e stimolante, mentre altre sostanze contenute al suo interno sono le responsabili della sua capacità di essere un antimicotico, antiallergico, antisettico e antinfiammatorio.
Diversi studi hanno dimostrato che i benefici della salvia comprendono anche la sua azione coleretica, antidiabetica (sembra che la pianta contribuisca a mantenere stabile la glicemia nel sangue) e digestiva. Quest'erba aromatica favorisce le secrezioni intestinali e stimola la comparsa dell'appetito, mentre contemporaneamente esercita una notevole azione antibatterica.
Quali sono le proprietà curative della salvia?
La salvia presenta proprietà terapeutiche ampiamente dimostrate. Fra queste le più importanti sono:
- proprietà antisudorifera. La salvia ha la capacità di contrastare l'eccessiva sudorazione, soprattutto se assunta per uso interno;
- proprietà digestiva. La salvia è un ottimo rimedio contro l'eccesso di gas intestinale, inoltre aiuta a regolarizzare il transito intestinale;
- proprietà antibatteriche e antisettiche. La salvia medicinale viene sfruttata per migliorare la infiammazioni, in particolare quelle del cavo orale. Si può utilizzare per praticare degli sciacqui o dei gargarismi per donare sollievo alle mucose e per contrastare la presenza di batteri, non a caso è consigliata in caso di stomatiti, laringiti e faringiti;
- proprietà cicatrizzante;
- proprietà purificante. La salvia viene spesso usata nella formulazione di prodotti per la detersione della cute grassa o del cuoio capelluto con forfora in virtù della sua azione antibatterica;
- proprietà colagoga. La salvia contribuisce ad aumentare la produzione (e il deflusso) della bile;
- proprietà espettorante e mucolitica. L'olio essenziale di salvia opportunamente formulato può essere utilizzato con successo per contrastare l'eccesso di muco e per fornire sollievo alle vie respiratorie in presenza di bronchiti e sinusiti;
- proprietà sbiancante. Sembra che le foglie della salvia officinale riescano a mantenere i denti puliti e bianchi grazie alla presenza di attivi disinfettanti contenuti al loro interno;
- proprietà antispastica. Un tempo questa pianta veniva usata per alleviare il fastidio causato dai crampi mestruali, sembra inoltre che essa fornisca un valido supporto per le donne in menopausa, grazie alla sua capacità di alleviare le vampate di calore.
Proprietà nutrizionali della salvia
Quali sono le sostanze contenute all'interno della salvia officinalis e quali sono le sue proprietà nutrizionali? La pianta è una buona fonte di antiossidanti, di vitamine e di sali minerali; essa contiene infatti beta-carotene, beta-criptoxantina, luteina, oltre che oli essenziali volatili e composti chimici come l'acido caffeico, l'acido clorogenico e il cineolo.
Un cucchiaino di salvia, pari circa a 2 grammi di prodotto, apporta:
- 0,16 grammi di acqua;
- 0,21 grammi di proteine;
- 0,26 grammi di lipidi;
- 1,21 grammi di carboidrati;
- 118 UI di vitamina A;
- 0,6 mg di vitamina C;
- 0,15 mg di vitamina E;
- 0,114 mg di niacina;
- 0,054 mg di vitamina B6;
- 0,015 mg di tiamina;
- 0,007 mg di riboflavina;
- 34,3 µg di vitamina K;
- 5 µg di folati;
- 33 mg di calcio;
- 21 mg di potassio;
- 2 mg di fosforo;
- 0,56 mg di ferro.
A cosa serve la salvia e come utilizzarla
L'utilizzo della salvia risale all'età antica: già in epica egizia e romana, infatti, tale pianta veniva sfruttata come rimedio per alleviare le infiammazioni e per favorire la digestione e la cicatrizzazione della pelle. Secondo la medicinale tradizionale cinese e quella indiana, la salvia è a tutti gli effetti una pianta medicinale, considerata un vero e proprio rimedio universale e un aiuto per la longevità.
Non stupisce, quindi, che l'uso della salvia si sia mantenuto costante nei secoli: ancora oggi le foglie dell'arbusto vengono sfruttate per preparare numerosi rimedi erboristici e per insaporire le pietanze.
La salvia si usa sia fresca che secca e con le sue foglie si possono produrre vari tipi di preparato, come ad esempio l'olio essenziale (che si ottiene mediante la distillazione in corrente di vapore delle foglie), la tintura madre, l'estratto, l'idrolato (usato soprattutto nel campo della cosmesi) e l'oleolito, che prevede la macerazione delle foglie all'interno di un olio vegetale.
L'olio essenziale ricavato dalla salvia officinale va utilizzato con attenzione infatti, pur presentando numerose proprietà benefiche, ad alte dosi può risultare tossico. Esso si ricava dalle foglie e dalle sommità fiorite della salvia officinale (la quale contiene circa dal 4,5% al 6,3% di composti attivi) e va sempre diluito.
Inoltre, prima di assumerlo è opportuno chiedere consiglio al proprio medico e verificare si non essere allergici, in quanto può dare luogo a pericolose reazioni avverse.
Per uso esterno la salvia può essere usata sotto forma di soluzione idroalcolica: 50-60 gocce di prodotto sciolte in acqua si possono bere fino a due volte al giorno; in alternativa è anche possibile preparare un infuso utilizzando le foglie fresche (o secche).
In questo caso basterà porre in infusione circa un cucchiaio di foglie in una tazza di acqua bollente, far riposare per circa dieci minuti, filtrare il tutto e infine bere (fino a un massimo di tre tazze al giorno).
L'idrolato di salvia viene invece proposto soprattutto in ambito cosmetico per ridurre gli inestetismi della pelle grassa. Applicato sulla cute riesce infatti a combattere i pori dilatati e le impurità dovute all'eccesso di batteri; esso inoltre viene sfruttato per produrre deodoranti, dentifrici e shampoo per i capelli, sempre in virtù della sua capacità di purificante e astringente.
L'oleolito di salvia presenta vantaggi legati alla sua azione cicatrizzante, purificante e normalizzante, non a caso è ideale per il cuoio capelluto grasso o con forfora, oltre che per favorire la scomparsa di pieghe e irritazioni della pelle.
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Salvia: effetti collaterali e controindicazioni
La salvia officinalis presenta numerose proprietà curative, non a caso è un rimedio i cui effetti benefici sono noti da secoli, tuttavia occorre comunque prestare attenzione a qualche possibile controindicazione. Essa potrebbe infatti interferire con l'assunzione di farmaci sedativi, anticonvulsivanti e antidiabetici, pertanto prima di utilizzare preparati fitoterapici a base di questa specie vegetale è opportuno chiedere consiglio al proprio medico.
Se assunta in dosi contenute, la salvia ad uso alimentare è sicura praticamente in ogni situazione, mentre l'olio essenziale non va usato per periodi prolungati, se si è in stato di gravidanza, in presenza di diabete, convulsioni, squilibri pressori, interventi chirurgici ese si sta allattando al seno o nei bambini al di sotto dei dodici anni.
Quantità eccessive di salvia potrebbero poi dare luogo a reazioni avverse quali vampate di calore, tachicardia, vertigini e convulsioni.
La salvia che si utilizza in cucina oppure che si assume sotto forma di tisana o di tintura madre non presenta particolari problemi, al contrario di quanto avviene se si decide di assumere l'olio essenziale.
Gli effetti avversi della salvia sono legati principalmente proprio a questo prodotto: esso contiene, infatti, dei particolari composti, fra cui la canfora e il tujone, che hanno conseguenze tossiche se assunti in grande quantità.
Il tujone è una sostanza che in dosi eccessive può risultare tossica: secondo l'EMA (ovvero l'Agenzia Europea dei Medicinali), la dose massima di tujone che è possibile ingerire giornalmente se non si vogliono rischiare delle reazioni avverse è pari a un massimo di 5 mg.
L'olio essenziale di salvia officinale quindi, pur presentano notevoli proprietà terapeutiche, si caratterizza anche per alcune controindicazioni, le quali sono associate proprio alla presenza del tujone. Esso può avere un effetto neurotossico e abortivo, pertanto l'olio essenziale è sconsigliato a donne incinte o che stanno allattando, oltre che ai bambini e ai soggetti che soffrono di epilessia o ipertensione.